26.12.07

Immaginando il Villaggio Olimpico

Image: Contrasto Nero - Colori ufficiali claim Passion Lives Here. L'arrivo di Luca nella città Olimpica. Scorcio del Villaggio Olimpico di Torino procedendo verso la stazione ferroviaria del Lingotto. Fonte: archivio Luca, dimensione immagine: 275 kb, medium size.
Image: Contrast Black color - Official color claim Passion Lives Here. Luca comes in the Olympic city. Glimpse of the Olympic Village of Torino go ahead the Lingotto train station. Provenance: Luca's file, picture: immagine: 275 kb, medium size.
Image: Contraste de Noir avec les Colors Officiel du claim Passion Lives Here. L'arrive dans la Ville Olympique de Luca. Vue du Village Olympique de Torino en procédant vers la gare du Lingotto. Source: archives de Luca, dimension image: 275 kb, medium size.

24.12.07

Buon Natale

In questo giorno speciale, un particolare augurio di un Sereno e Felice Natale a tutti voi che navigate nel nostro blog ed alle vostre famiglie.
In this special day, a peculiar wish for Christmas for everybody who visiting this blog and for your family.
Dans ce jour spécial, un heureux Noel pour chaque personne que navigue dans ce blog et à vos familles.
A. & L.

21.12.07

Assoluti di Pattinaggio 2008

Tre anni dopo, i Campionati Italiani Assoluti di Pattinaggio di Figura tornano a Milano, per la loro 87° edizione. Da ieri e fino al 23 dicembre, infatti, lo Stadio del Ghiaccio "Agorà" vivrà nuovamente, offrendo, a tutti gli appassionati di questo sport, uno splendido spettacolo. Una quattro giorni di massima competizione delle discipline di artistico singolo o in coppia, danza su ghiaccio e pattinaggio sincronizzato. Si esibiranno i migliori atleti che rappresenteranno, poi, il nostro Paese nelle competizioni di livello internazionale. Ogni pomeriggio scenderanno in pista i migliori atleti a contendersi applausi e punteggio più alto. Domenica 23, inoltre, alla fine delle gare, tutti gli atleti torneranno sul ghiaccio per il Gran Galà di chiusura, in un'atmosfera più rilassata e gioiosa.

20.12.07

Magie sul Po

Image: "Nulla architectura est architectura sine luce". Torino 2006, magie di luci sul Po. Sullo sfondo del fiume Casa Sassonia. Dimensione immagine: low, 37 kb. Fonte: foto liberamente tratta dalla rete.
Image: "Nulla architectura est architectura sine luce". Torino 2006, play of magic light about the Po River. Off stage of the river Casa Sassonia. Picture: low, 37 kb. Provenance: by network.
Image: "Nulla architectura est architectura sine luce". Torino 2006, magie de lumières sur le Fleuve Po. Dans le fond du Fleuve Casa Sassonia. Image: low, 37 kb. Source: photo en rèseau.

19.12.07

Dal Tempio di Era verso Torino

...La solenne celebrazione avvenuta in Piazza del Quirinale di fronte alle maggiori autorità sportive internazionali e nazionali, e di fronte alle massime cariche dello Stato, ha seguito di pochi giorni l'accensione del sacro fuoco di Prometeo in terra greca. Lì domenica 27 novembre, come la grandiosa e secolare tradizione del protocollo richiede, undici sacerdotesse (impersonate da attrici) hanno acceso la Fiamma Olimpica grazie ad uno specchio parabolico concavo in grado di concentrare i raggi del Sole per poi scaturire in fiamma. Dal tempio di Era, nella piana di Olimpia, 534 tedofori hanno trasportato il sacro fuoco sino allo stadio Olimpico di Atene (Panathinaikon), prima che la delegazione del Toroc, guidata da Valentino Castellani... (stralcio articolo Luca Tittoni)

18.12.07

Zöggeler nella leggenda; secondo posto nello slittino doppio... delusione per lo sci

Fine settimana ricco di impegni per gli azzurri degli sport invernali. Ad Igls, Zöggeler è tornato alla vittoria, su una pista non facile e nel doppio maschile abbiamo conquistato un grandioso secondo posto. Purtroppo però, niente podio per lo sci. Intanto Armin Zöggeler, domenica, ha conquistato il suo 38° successo in carriera, vincendo con 140 millesimi di vantaggio sul tedesco Möller, che detiene il primato in classifica generale a 15 punti di vantaggio dall’azzurro.
Il campione, che ha vinto il primo oro olimpico per l’Italia a “Torino 2006”, ha affilato gli artigli e messo subito i puntini sulle “i” chiudendo entrambe le manches in prima posizione e riprendendosi, di diritto, il podio che il tedesco gli aveva soffiato lo scorso anno per “soli” 7 centesimi. La pista, che precedentemente non aveva portato molto bene a Zöggeler, ha invece visto il suo dominio totale; l’atleta, a fine gara, ha dichiarato: “Ho fatto due manches perfette su una pista che non gradisco particolarmente.” Dopo la pausa delle festività natalizie, ci sono ancora 4 gare in cartellone e 15 punti si possono recuperare facilmente, anche in considerazione del fatto che le piste dove si svolgeranno le prossime gare si adatteranno meglio alle caratteristiche del campione azzurro.
Gli altri italiani si sono così classificati: al 16° posto Willi Huber, Patrick Schwienbacher 20° e David Mair 26°. Questi i risultati della Coppa del Mondo – categoria singolo maschile: 1.
Armin Zöggeler (Ita) 1.37.887... 2. David Möller (Ger) + 0.140... 3. Daniel Pfister (Aut) + 0.208... 4.Stefan Höhener (Svi) + 0.302... 5.Viktor Kneib (Russ) + 0.353...
Nel doppio maschile, Christian Oberstolz/Patrick Gruber, che erano in testa dopo la prima manche, hanno chiuso alle spalle dei tedeschi Leitner/Resch, per “ben” 18 millesimi. Podio rispettato anche per la classifica generale, dove i tedeschi sono in vantaggio di 35 punti sulla coppia azzurra. Fuori dal podio, ma degne di nota, sono altre 2 coppie azzurre: Gerhard Plankensteiner/Oswald Haselrieder che hanno concluso al 6° posto e Hans Peter Fischnaller/Klaus Kofler piazzatisi all'11°posto.
Questi i risultati della Coppa del Mondo – categoria doppio maschile:
1.Patric Leitner/Alexander Resch (Ger) 1:19.238... 2.Christian Oberstolz/Patrick Gruber (Ita) (+0.018)... 3.Andre Florschütz / Torsten Wustlich (Ger) 1:19.371 (+0.133)... 4.Tobias Schiegl/Markus Schiegl (Aut) 1:19.380 (+0.142)... 5.Andreas Linger/Wolfgang Linger (Aut) 1:19.434 (+0.196)
Sci: Nessun podio né in Gigante né in Slalom per gli azzurri impegnati sulla Gran Risa, in Alta Badia. Domenica, il sogno azzurro, si è fermato al 6° posto di Manfred Moelgg, che, nonostante la quarta posizione dopo la prima manche e nonostante abbia dato il tutto per tutto, non è riuscito ad accaparrarsi il podio. Max Blardone è risalito di parecchie posizioni: dopo sole due porte della prima manche, ha commesso un grave errore che l’ha portato a chiudere al 29° posto; nella seconda manche è riuscito a risalire, disputando una grande gara e chiudere in ottava posizione, guadagnando, così, punti importanti per la coppa di specialità. Altri piazzamenti azzurri di rilevo sono il 16° posto di Davide Simoncelli, il 24° di Florian Eisath ed il 26° di Akberto Schieppati. Manfred Moelgg, 6° a metà gara, ha commesso un errore dopo poche porte ed ha perso tempo prezioso, che l’ha relegato al 20° posto.
Ordine di arrivo del gigante della Gran Risa:
1.Kalle Palander (Fin) in 2’30’’92... 2.Benjamin Raich (Aut) a 0"42... 3.Marc Berthod (Svi) a 0’’45 ... 4.John Kuceca (Can) a 0’’54 ... 5.Ted Ligety (Usa) a 0’’58
Francia, Germania, Stati Uniti: questo il podio alla fine dello Slalom disputato lunedì in Alta Badia.
Niente podio, nonostante quattro nostri atleti abbiano chiuso la gara entro i primi 20 nello Slalom in Alta Badia. Miglior piazzamento azzurro per Christian Deville, 11°, davanti al compagno Patrick Thaler. Giorgio Rocca, al rientro alle gare, ha ottenuto il 17° posto; mentre Manfred Moelgg ha chiuso al 20° posto.
Questo l’ordine di arrivo dello Slalom maschile di Alta Badia:
1.Jean Baptiste Grange (Fra) in 1’36’’12... 2.Felix Neureuther (Ger) a 0’’74... 3.Ted Ligety (Usa) a 1’’40... 4.Reinfried Herbst (Aut) a 1’’92... 5.Bernard Vajdic (Slo) a 2’’02

17.12.07

Il Logo di "Torino 2006"

Image: Logo di "Torino 2006" in Piazza Carlo Felice. Fonte: Archivio. "La Mole Antonelliana stilizzata". Questa la prima cosa che mi è affiorata alla mente vedendo il Logo dei XX Giochi Olimpici Invernali, nel giungo 2004 quando ho inoltrato la domanda per entrare a far parte del gruppo di volontari "Noi 2006".
A distanza di neanche due anni ecco quel logo che "troneggia" su Piazza Carlo Felice, all'uscita dalla Stazione di Porta Nuova. Lì, come a voler dare il "Benvenuto" a quanti si recavano nella Capitale delle Alpi per vivere l'Olimpiade. Questa foto è la prima che ho scattato appena arrivata a Torino nel gennaio 2006. Il Logo, la scritta "Torino 2006", mi hanno subito fatto respirare un'aria particolare, carica di emozioni e sensazioni che mi avrebbero accompagnato nel quotidiano della mia esperienza olimpica e che, ad oggi, ancora rivivo ogni qualvolta ripenso alla magnifica e indimenticabile esperienza.

14.12.07

Lo sci arriva in Italia

xxolympicwintergames.blogspot.com_Article di Antonella B
Finalmente si arriva in Italia! La Coppa del Mondo maschile di sci approda questo fine settimana nelle nostre montagna: 4 giorni intensi che vedono come protagoniste le piste di Val Gardena ed Alta Badia. Tutto ha preso il via questa mattina, a Saslong di Santa Cristina, dove si è disputato Super-G, si prosegue domani con la Discesa Libera, per approdare, domenica e lunedì, al Gran Risa di La Villa con Gigante e Slalom.
La Saslong Ski Coppa del Mondo di Sci fa risplendere la Val Gardena: essa, infatti, è un evento che richiama, annualmente, molti appassionati degli sport sulla neve, che giungono da ogni dove per tifare i loro campioni. Tutta la vallata lega il suo nome e la sua importanza proprio alla pista Saslong e alla Gara di Coppa del Mondo. Questo perché Saslong è una pista che fa parte del famoso circuito Dolomiti Superski, ovvero un unico e gigantesco complesso: 12 zone sciistiche con ben 1.200 km di piste tra la natura. La Saslong, durante l’inverno, è la protagonista dello sci: la pista, infatti, permette di raggiungere velocità estreme dagli esperti della neve, in gare che alternano emozioni a brividi durante la discesa libera.
Tutta la 4 giorni di sport è però contornata da 4 giorni di festa! Ieri, lo Skiman Party ha dato il via alle feste che animeranno la valle ladina. Per questo pomeriggio è prevista la festa per i 40 anni della Coppa del Mondo in Val Gardena: è dal lontano 1969, infatti, che si organizza la Coppa del Mondo in Val Gardena. In questi anni, la Saslong è stata protagonista di ben 62 gare disputate, compresi i Campionati Mondiali del 1970, vedendo scendere tutti i migliori atleti del mondo. I suoi “primi 40 anni” li festeggerà oggi, con uno spettacolo suggestivo e, al contempo, inedito per la tradizionale cornice culturale ladina.
Il Super-G di questa mattina, è stato la terza gara dell’attuale stagione in questa disciplina, dopo Lake Louise (vinta dal norvegese Aksel Lund Svindal, che non potrà difendere la Coppa del Mondo in quanto infortunatosi in Colorado) e dopo Beaver Creeek (vinta dall’austriaco Hannes Reichelt).
Questa mattina, il migliore degli italiani, Patrick Staudacher, si è piazzato al sesto posto, staccato di soli 29 centesimi dal primo, lo svizzero Didier Cuche. Secondo posto, a soli 2/100, per lo statunitense Bode Miller e medaglia di bronzo, con un distacco di 4/100, per Marco Buechel, proveniente dal Liechtenstein.
Staudacher ha poi detto: "Sono abbastanza soddisfatto, durante la gara mi sono sentito bene anche se ho commesso qualche errore di linea. Il rendimento sta salendo, sono tranquillo e penso solo a lavorare. Spero di arrivare nelle primissime posizioni al più presto". Fra i protagonisti va menzionato anche il quindicesimo posto del vicentino Walter Girardi, che ha migliorato il diciottesimo piazzamento ottenuto la settimana scorsa a Beaver Creek e che ha così commentato: "Potevo fare qualcosina meglio. Sono arrivato a meno di 1" dal vincitore, voglio insistere per limare ulteriormente il mio distacco dai migliori".
Dopo Norvegia, con Aksel Lund Svindal, ed Austria, con Hannes Reichelt, va dunque alla Svizzera, con Cuche, il terzo Super-G della stagione.
Questi i piazzamenti degli azzurri:
6. Patrick Staudacher a 0"29
15. Walter Girardi a 0"97
20. Christoph Innerhofer a 1"29
21. Peter Fill a 1"32
26. Werner Heel a 2"20
28. Alex Happacher a 2"54
34. Kurt Sulzenbacher a 2"63
37. Michael Gufler a 2"84
44. Silvano Varettoni a 3"80

Domani, sempre sulla Sasslong di Santa Cristina, è in programma la discesa libera maschile.

13.12.07

Dicembre intenso per i ragazzi del nuoto

L’agenda dell’Italia del nuoto è carica di impegni: in dieci giorni, infatti, si svolgeranno i Campionati Europei di nuoto in vasca corta (dal 13 al 16 dicembre) e gli Assoluti Invernali (dal 18 al 22). Due importanti appuntamenti in vista degli Europei di Eindhoven e poi dei Giochi Olimpici di Pechino che si svolgeranno nel primo semestre del prossimo anno. Da oggi al 16, si svolgeranno i Campionati Europei di nuoto in vasca corta (25 metri), Ungheria, precisamente a Debrecen. L’Italia si presenta ai blocchi di partenza con 17 atleti, tra cui spiccano nomi come Boggiatto, Brembilla, Magnini, Marin, Rosolino, Filippi e Pellegrini. Questi i risultati degli Azzurri durante le prime gare del mattino:

50 rana femminili

1. Janne Shaefer (Ger) 30.79.

La nostra Roberta Panara con 31.89 è stata eliminata

200 misti maschili


1. Laszlo Cseh (Ung) 1.55.00

8°il nostro Alessio Boggiatto con 1.59.05 e in finale


200 dorso maschili


1. Markus Rogan (Aut) 1.52.92


solo 19° Luca Marin con 1.57.60 e 24° Mirco Di Tora con 1.58.60. Entrambi gli azzurri sono stati eliminati.

100 rana maschili


1° Igor Borysik (Ucr) 58.66


4° Alessandro Terrin con 59.53 tempo valido per un'ottima semifinale


400 stile libero maschili


1° Paul Biedermann (Ger) 3.41.45


mentre 2° è giunto il nostro Federico Colbertaldo con 3.41.94 tempo che vale la finale. Ottimo anche il 6° posto di Massimiliano Rosolino con 3.42.60 anch'egli in finale. Solo 17° Nicola Cassio con 3.47.89 a sua volta eliminato.

Nel pomeriggio, invece, si svolgono altre gare. Di seguito i qualificati alle finali e semifinali di questo pomeriggio:


400 stile libero maschili. Record Italiano, Massimiliano Rosolino, con 3.39.55, 4/02/2006, ad East Meadow con in gara anche Federico Colbertaldo (pers. 3.41.52).


100 rana maschili. Record Italiano, Alessandro Terrin, con 58.79, 22/04/2006, a Mestre. In gara per questa specialità: Alessandro Terrin

200 misti maschili. Record Italiano, Alessio Boggiatto, con 1.55.55, 27/11/2005, a Trieste . In gare per questa specialità: Alessio Boggiatto

Il Ct Alberto Castagnetti, prima dell’inizio dei Campionati affermava: "Gli Europei sono un passaggio importante, un'occasione per verificare il nucleo della squadra dopo la prima fase di lavoro. Quest'anno mi aspetto un riscontro positivo. Mi interessano soprattutto i tempi, al di là delle medaglie e dei piazzamenti che comunque vogliamo ottenere”. Le medaglie appunto. Il bottino dei nostri azzurri è molto ricco: arriviamo in Ungheria con 9 medaglie vinte (4 d'oro, 3 d'argento e 2 di bronzo) ed otto record italiani, tutti stabiliti l'anno scorso a Helsinki. Ciò portò fortuna ai Mondiali di Melbourne e speriamo porti fortuna anche a questi Europei.

10.12.07

L'Austria si tinge di azzurro

In una settimana la fortuna può girare. Domenica scorsa, a Beaver Creck, il secondo posto di Blardone ed il terzo di Moelgg alla fine della prima manche avevano fatto sperare nel podio. Ma la ruota non è girata: nessun podio dopo la seconda manche.
Ieri, a Bad Kleinkircheim, nonostante le posizioni invertite, la prima manche aveva fatto sperare ancora e … così è stato! La fortuna ha “travolto” gli azzurri.
I nostri ragazzi, sulle piste austriache, sono stati protagonisti di due discese da urlo, piazzando Max Blardone sul gradino più alto del podio e Manfred Moelgg al secondo posto.
Lo slalom di ieri, a livello tecnico, non sembrava molto semplice: difficile, tortuoso e molto veloce.
La seconda manche è stata spettacolare: Blardone ha aggredito la pista, è sceso incattivito, come una scheggia, ha, come si dice in gergo, “mollato” gli sci. Moelgg, nonostante un piccolo errore, è sceso come se sapesse che bisognava correre sul filo del rasoio per ottenere il podio, cercando di recuperare.
Per Max Blardone si tratta della quarta vittoria in carriera. Ma il piemontese ha fatto un gesto che potrebbe costargli una multa: lo sciatore azzurro, infatti, ha estratto un cioccolatino dal pettorale, forse come gesto di scaramanzia e lo ha mostrato alla telecamera che lo ha inquadrato in primo piano dopo aver tagliato il traguardo.
L'ultima doppietta azzurra prima di Bad risale alla stagione 2005/2006 quando Blardone e Simoncelli si imposero nel gigante di Yong Pyong, in Corea.
Con l'uno-due messo a segno da Massimiliano Blardone e Manfred Moelgg, salgono inoltre a tredici le doppiette degli sciatori italiani nella Coppa del mondo maschile di sci alpino.
Ecco la graduatoria dei vincitori italiani: 50 vittorie Alberto Tomba (35 in Slalom Speciale, 15 in Slalom Gigante); 24 Gustavo Thoeni (11 in Slalom Gigante, 8 in Slalom Speciale, 4 K, 1 P); 13 Kristian Ghedina (12 in Discesa Libera, 1 in Super G); 12 Piero Gros (7 in Slalom Gigante, 5 in Slalom Speciale); 11 Giorgio Rocca (11 in Slalom Speciale); 5 Herbert Plank (5 in Discesa Libera); 4 Massimiliano Blardone (4 in Slalom Gigante).
Il doppio podio azzurro conferma il buon lavoro della squadra azzurra guidata magistralmente da Ravetto ed è il miglior biglietto da visita per il weekend dell'Alta Badia, dove i nostri stavolta si presenteranno da favoriti.
“E adesso andiamo in Alta Badia, sulle nevi di casa mia, con uno slalom gigante e uno speciale. In quelle due gare sparerò tutte le mie cartucce. Adesso mi manca solo la vittoria”. E’ un Manfred Moelgg felice e combattivo quello che lascia Bad Kleinkirchheim. In Austria l’altoatesino in due giorni ha collezionato un secondo ed un terzo posto.È stato, per Mölgg, anche l’ottavo podio in carriera compreso il titolo di vice campione di slalom speciale conquistato nel febbraio scorso ad Aare in Svezia. Classe 1982, ladino di San Vigilio di Marebbe, 1,79 per 78 chili, biondo con gli occhi verdi, un fisico asciutto e scattante: questo è Manfred Moelgg, la più grande rivelazione dello sci azzurro che vede la Federsci italiana alle prese con continui problemi finanziari ma gli atleti primeggiare. “Nella prima manche per la prima volta in carriera sono partito con il pettorale 1. Ho stentato - racconta - - ha trovare il ritmo sul primo muro e ci ho lasciato tre decimi. Poi è andato tutto bene. Nella seconda manche ho tirato al massimo. Però devo dire che in allenamento vado ancora meglio e questo significa che ho ancora buoni margini da far fruttare. Spero di riuscirci in Alta Badia, o in gigante o in slalom. Per me fa lo stesso. Ora voglio la vittoria e sarebbe magnifico riuscirci proprio in Alta Badia”.Poi da Mölgg arrivano complimenti per gli altri due azzurri che oggi hanno sfiorato il podio: Patrick Thaler quarto, dopo essere stato 28/o alla fine della prima manche, e Cristian Deville quinto, dopo aver occupato la 12/a posizione nella prima discesa.“Oggi - spiega Patrick Thaler, altoatesino di Sarentino, mi è riuscita la gara giusta con una seconda manche perfetta ed il miglior tempo assoluto. Per un attimo ho sognato il podio, io che ci sono sempre rimasto ai piedi, e l’ho sognato per tutti e tre noi azzurri. Ma va bene così. Giornate come quella di oggi ti fanno amare lo sci ancora di più. Per me c’era il rischio di finire addirittura oltre i 30 e fuori squadra....”.Dunque non c’è nemmeno il tempo per festeggiare per gigantisti e slalomisti azzurri dopo i tre podi conquistati nel week-end di Bad Kleinkirchheim. Da domani, infatti, inizia una settimana di intenso lavoro per lo staff guidato da Cludio Ravetto con il prezioso supporto di Matteo Guadagnini e Max Carca. Lo squadrone azzurro farà base in Alta Badia e si allenerà sia sulle piste della stessa Badia che su quelle di San Vigilio, patria di Mölgg. Blardone, Simoncelli e Schieppati faranno solo gigante con Matteo Guadagnini, anche se Simoncelli farà almeno una giornata di slalom, mentre Manfred Mölgg alternerà il gigante allo slalom con Max Carca e il gruppo degli slalomisti: Cristian Deville, Patrick Thaler, Giuliano Razzoli. Giorgio Rocca si allenerà con gli slalomisti.

8.12.07

8 dicembre 2005...

...Il presidente della Repubbica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, "celebrava" il ritorno del sacro fuoco di Olimpia dopo ben quarantacinque anni. La Fiamma Olimpica saggiamente scortata da Stefano Baldini (primo tedoforo) accendeva le vie della capitale prima di intraprendere il suo lungo viaggio alla volta della Torino olimpica.
Image: Fiamma Olimpica su via della Conciliazione, Roma. Sullo sfondo la basilica di San Pietro. Fonte: archivio.
P.s. Un sincero ringraziamento a Fabrizio (www.torinodailyphoto.blogspot.com) per i preziosi consigli e per il supporto fornito nel dare immediata visibilità a questo sito.

The Idea

Image: Stadio Olimpico - Grande Torino. 10 febbraio 2006, cerimonia di apertura delle XX Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Yuri Chechi guru metropolitano. Fonte: archivio.
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L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.

7.12.07

Frammenti di Torino 2006, le cerimonie

Image: Stadio Olimpico - Grande Torino. Fasi finali della cerimonia di chiusura delle XX Olimpiadi Invernali di Torino 2006, 26 febbraio 2006. Catena umana tra volontari. Fonte: immagine liberamente tratta dalla rete

6.12.07

Frammenti di Torino 2006, l'Ovt

Image: L'ingresso del Villaggio Olimpico di Torino fotografato da Via Giordano Bruno. In primo piano l'Area Internazionale, sullo sfondo l'arco Ovt - Lingotto. Fonte: immagine liberamente tratta dalla rete.

5.12.07

Verso l'8 dicembre

Image: Tedoforo ad Albano Laziale, Corso Giacomo Matteotti, Roma. Fonte: Archivio.
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Sono le due di notte quando di ritorno da Torino, entrando in casa stanco ma entusiasta come un bambino a cui hanno regalato un sogno, noto sulla mia scrivania un plico. Osservo subito il logo e noto la Mole stilizzata. Sorridendo ironicamente, mi sussurro che quella Mole l’avevo vista sino a qualche ora prima, ed ora “all’ombra del Colosseo”, mi ritrovo una comunicazione che magari potevano dirmi quando ero là. La stanchezza è enorme, ma la curiosità è ancora più forte. Non riesco a trattenermi, leggo una riga e mi fermo, è come se avessi letto tutto.
Mentre ero a Torino ricevevo la comunicazione con la quale ero tra i 10.001 tedofori designati, per fare da alfiere alla Fiamma Olimpica, e proseguire tra le “mie” strade una tradizione secolare. Preso dalle emozioni non c’è alcun intermezzo, la mia mente è assolta a quel nove Dicembre che sarà, ricordando che rappresenterò materialmente e storicamente coloro che son venuti prima, e che farò da ponte per coloro che verranno dopo. Uno dei pochi, tutti che puntualmente ritrovo a Genzano, luogo scelto per questa prima vera tappa della fiamma Olimpica in Italia, il tutto dopo quarantacinque anni. Il tempo è pessimo, la pubblicità per svariati motivi non è stata molta e soprattutto nel periodo immediatamente antecedente all’evento.
So di come l’italiano un po’ sbarazzino, non sia a conoscenza fino ad un’ora prima dell’evento; ma di come sia in grado un’ora dopo, di appassionarsi fortemente al tutto. Questo lo so, lo avverto, è insito in noi. Lo comprendo in modo indelebile quando partendo, vedo i primi tedofori che vengono abbracciati e salutati. Dal pulmann dell’organizzazione vedo i ragazzi che corrono; tutto accanto, automoblilisti bloccati dal traffico e dalla polizia. Scendono, salutano, molti nonostante l’acqua scattano foto con ogni mezzo possibile, dalle macchinette fotografiche ai moderni telefonini. E’ un’emozione unica.
Nello stordimento emotivo mi guardo attorno. Tra coloro che sono seduti accanto a me non conosco nessuno. Dopo qualche istante è come se li conoscessi da tempo. Chiedo la provenienza di molti e tutti rispondono: Roma, Rieti, Civitavecchia, finchè un signore guardandomi, sorrideva ma non rispondeva. Chiedo da dove provenisse, ma lui scuotendo la testa mi domanda gentilmente di parlare inglese. Una, due, tre domande, dopo qualche attimo il nostro fraseggio telegrafato è vero e proprio dialogo. Veniva dall’Austria.
In quel momento ho capito la mia fortuna, il mio privilegio. Io ero a cinque minuti da casa, lui aveva fatto 1200 chilometri per realizzare un sogno. Ironia della sorte, è toccato proprio a lui portare la Fiamma Olimpica nel paese in cui vivo. Lui venuto dall’Austria a camminare nel centro di Albano, io di Albano, designato per qualche chilometro più in là. E’ la magia di Olimpia, un “rito” che da secoli si compie con un fortissimo senso dell’uomo e per l’uomo, una tradizione ancestrale che porta alle radici dei sentimenti umani di progresso, fratellanza, civiltà e pace. Superiamo il centro di Albano tra una risata ed un incoraggiamento. Gli impeccabili ragazzi dell’organizzazione mi sollecitano a prepararmi, rispolverando nel frattempo gli ultimi preziosi consigli. Tocca a me, il pulmann si ferma e scendo in strada. Attendo l’arrivo della Polizia e nel frattempo la mia mente va. Penso a cosa posso scrivere per il giornale, penso se correre o camminare, penso.
Quando d’improvviso vedo il tedoforo che mi precedeva sbucare da una curva, d’impatto “torno sulla terra” e mi catalizzo su quella fiamma, che accesa viene verso di me. Per non rimanere bloccato dall’emozione penso a quel fuoco come se non provenisse dalla Grecia, come se non avesse migliaia di chilometri alle spalle e migliaia ancora da compiere, penso semplicemente che viene da Piazza Mazzini. Un sorriso… ci siamo; si ferma, ci stringiamo la mano per le indimenticabili foto di rito e via di corsa.
La mia torcia si accende e va verso il prossimo tedoforo, idealmente è qualche passo in meno verso Torino, verso quel 10 Febbraio, quando rivedendola entrare nello stadio Olimpico, assaporerò nuovamente il mio piccolo ma indimenticabile contributo; massima aspirazione di ogni sportivo che ama lo sport ed i suoi valori.