27.4.08

"Ferrari, sei forte"

Passion_Still_Lives_Here_Article Racingworld & Luca Tittoni
I cilindri della Formula 1 tornano finalmente a scoppiettare nel Vecchio Continente: Circuit de Catalunya "meglio" conosciuto come Montmelò. Tutte le scuderie girano a menadito grazie agli innumerevoli test compiuti durante l'arco della stagione. Al muretto Ferrari c'è anche kaiser Schumi che oltre ai sette mondiali vinti fu autore, proprio qui al Montmelò, di un botto pauroso per fortuna senza conseguenze. Schumacher quanto a risultati stimola l'erede (di sedile) che con humor quasi più latino del tedesco (in fondo non occorre poi molto) fa capire le sue buone intenzioni già dal venerdi. Week end d'oro per Kimi che a suon di Emilia sfoggia sorrisi fino a pochi mesi fa del tutto inpronosticabili. Il campione del mondo migliora costantemente nel post gara e... non solo, soprattutto in pista, laddove cerca una perfezione quasi divina. Il finlandese vola nelle libere per poi prendersi senza troppi patemi d'animo la pole del sabato. Dietro di lui un rinato Alonso a cui fa bene l'aria di casa ma a cui fa benissimo la poca benzina imbarcata per volontà ferrea del suo ingegnere. Alle spalle dell'asturiano il ferrarista Felipe Massa, nuovamente in bilico, più indietro le due McLaren assieme a Robert Kubica. Kimi va primo in griglia dopo aver regalato sorrisi e giro veloce, addormentadosi con un messaggio chiaro che dato il personaggio lascia stupiti i più: "Ferrari, sei forte". Partenza regolare nonostante la vicinanza di Fernando Alonso a Felipe Massa, nota non secondaria dati i precedenti e considerato il loro possibile futuro a sedili potenzialmente quasi invertiti. Raikkonen muove bene, Fernando più scarico fatica ad avere grip ed è superato da Massa che insinua all'esterno anche il campione del mondo. Niente schermaglie tra i ferraristi mentre Domenicali guarda il monitor senza preoccuparsi di fare, al termine dei 66 giri, ramanzine da padre di famiglia. Felipe si mette in coda e Kimi prende pian piano il largo. Primo e secondo al curvone dopo il via, il cavallino di Baracca chiude subito il gran premio e si torna virtualmente a Maranello.
Schermaglie continue nelle retrovie e mille detriti in pista (nove ritirati), dove Alonso arranca ma pur di non mollare la terza posizione spreme la sua Renault e rompe il propulsore. Hamilton (questa volta) parte discretamente e recupera sino alla terza posizione, grazie anche e soprattutto ai ritiri dei piloti che lo precedono, su tutti, appunto, Fernando Alonso. Formula noia dipinta di rosso rubino che sancisce la superiorità Ferrari neppure interrotta dai due ingressi della safety car; il primo a causa di un tamponamento poco dopo il via tra Sutil e Vettel, il secondo a causa della spaventosa uscita di pista di Heikki Kovalainen. All'ingresso della curva Campsa la spalla del pneumatico anteriore sinistro della McLaren Mercedes perde pressione sino a sgonfiarsi, macchina inguidabile che parte per la tangente. Al pilota di Ron Dennis non resta che aggrapparsi ai freni e togliere le mani dal volante per prepararsi al botto. La vettura si infila per metà nelle gomme (ancora non sostituite dalle apposite barriere a ritenuta progressiva progettate dal lontano 1995 ma costosissime) che delimitano la via di fuga rendendo molto difficile l'estrazione del pilota che uscirà poco dopo in barella ma fortunatamente pressochè illeso. Incidente simile a quello di Michael Schumacher nel 1999 a Silverstone (avaria impianto frenante) e che riapre la questione affidabilità in casa McLaren dopo il botto di Hamilton della scorsa stagione (sempre per via delle gomme). Nota di merito per i piloti italiani anche se in ombra: Trulli chiude all'ottavo posto, mentre Fisichella arriverà al traguardo come primo dei doppiati.
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Tutto facile per la Ferrari al Montmelò: Kimi Raikkonen e Felipe Massa, dopo una partenza in cui agevolmente hanno preso la testa della gara, hanno tenuto un ritmo inarrivabile per gli avversari chiudendo in quest'ordine alla bandiera a scacchi dopo sessantasei giri del Gran Premio di Spagna 2008. Una gara senza problemi, anche se interrotta da due periodi di Safety Car, che ha portato i Ferraristi a segnare un'autorevole doppietta nel Gran Premio di Spagna, la seconda consecutiva dopo quella ottenuta in Bahrain. Terzo e primo degli "altri" è stato Lewis Hamilton, che con una gara molto regolare ha approfittato del ritiro per la rottura del motore di Fernando Alonso conquistando la medaglia di bronzo con un piccolo vantaggio sulla BMW di Robert Kubica, quarto e penalizzato da una partenza non perfetta che gli ha fatto perdere qualche posizione. Il polacco ha chiuso abbondamente davanti a Mark Webber, quinto, e a Jenson Button, che con il sesto posto odierno regala i primi punti della stagione alla Honda. Due punti anche per la Williams, grazie al settimo posto di Nakajima, e un punto per la Toyota, con Jarno Trulli che ha chiuso in ottava piazza. Solo nono Nick Heidfeld, penalizzato con uno Stop&Go per aver rifornito in regime di Safety Car quando la pit-lane era ancora chiusa. Il tedesco, quindi, è sprofondato in classifica riuscendo comunque a chiudere a pieni giri. Primo dei doppiati, invece, l'italiano Giancarlo Fisichella, che ha sfiorato l'arrivo in zona punti con la Force India: Fisichella è giunto al traguardo davanti a Timo Glock e David Coulthard, protagonisti di un duello che ha danneggiato l'ala anteriore del pilota Toyota e dechappato il pneumatico posteriore sinistro della Red Bull. Un incidente che sarà investigato dai commissari a fine gara e che potrebbe portare delle penalità nel prossimo Gran premio di Turchia. Coulthard, nel finale, è riuscito comunque ad avere la meglio su Takuma Sato, ultimo al traguardo con il muso della sua Super Aguri danneggiato da un contatto rimediato durante la gara. Il pilota Super Aguri è l'ultimo classificato nel Gran Premio odierno. Momenti di paura al ventiduesimo giro: all'esterno della curva Campsa, infatti, le immagini televisive rivelano la McLaren-Mercedes di Kovalainen piantata nelle gomme della via di fuga. Il pilota finlandese, per l'esplosione dello pneumatico anteriore sinistro, è finito fuori pista impattando frontalmente nelle barriere. Dopo lunghe operazioni di recupero, con l'auto sommersa nella via di fuga, Kovalainen è stato estratto apparentemente indenne dalla sua monoposto distrutta ma con la cellula di sopravvivenza intatta. La dinamica del guasto tecnico occorso a Kovalainen è sembrata del tutto simile a quella che, nella passata stagione, costò un pesante incidente a Lewis Hamilton nelle qualifiche del Gran Premio di Germania. Quello di Kovalainen, però, non è stato l'unico incidente della giornata: un primo periodo di Safety Car, infatti, era stato richiesto già alla partenza, quando un incidente tra Sutil e Vettel aveva costretto entrambi ad un prematuro ritiro. Il pilota della Toro Rosso, incolpevole nel contatto, è stato poi raggiunto al box dal suo compagno di squadra Bourdais, anch'esso costretto al ritiro per un incidente in cui è stato parte lesa: il francese, infatti, è stato tamponato da un Piquet in evidente difficoltà.Il pilota brasiliano, infatti, era reduce da un fuorispita pochi giri prima che lo aveva fatto scalare in fondo alla classifica.Un problema tecnico, invece, ha costretto Rubens Barrichello al ritiro dopo che, nel periodo di Safety Car indotto dall'incidente di Kovalainen, era stato protagonista di un curioso avvenimento: all'uscita dal suo secondo pit-stop, infatti, il brasiliano si è ritrovato con l'ala anteriore incagliata sotto la monoposto dopo un contatto con Giancarlo Fisichella. Costretto a compiere un intero giro di pista con questo pesante handicap, Barrichello è stato poi costretto al ritiro per i danni che la sua monoposto ha riportato nei deflettori e, sopratutto, nel fondo piatto.Aver raccolto detriti in pista, alcuni dei quali hanno forato il radiatore della sua Super Aguri, ha costretto al ritiro anche Anthony Davidson.Problemi di motore, come detto, hanno eliminato dalla gara l'idolo locale Fernando Alonso. Destino simile anche per il pilota della Williams Nico Rosberg.L'appuntamento con la Formula 1 è tra due settimane, a Istanbul, per il Gran Premio di Turchia 2008.


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24.4.08

La Fiamma Olimpica varca l'Australia

xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Agenzia ANSA & Gazzetta.it
Si è conclusa senza gravi incidenti e con pochi arresti a Canberra l'unica tappa australiana della staffetta della fiamma olimpica, lungo un percorso di 16 km protetto da barriere metalliche e da un massiccio schieramento di polizia. Ultimo degli 80 tedofori il nuotatore Ian Thorpe, cinque volte medaglia d'oro olimpica, che ha acceso un braciere davanti a una gran folla che sventolava bandiere cinesi. Dopo un concerto di celebrazione il braciere è stato spento e la lanterna con la fiamma olimpica è stata trasportata direttamente in aeroporto da dove ripartirà per il Giappone. La capitale, normalmente semideserta, era inondata da molte migliaia di spettatori e di manifestanti, in massima parte pro Cina, giunti durante la notte in decine di pullman da Sydney e da Melbourne. Poche centinaia i manifestanti pro Tibet e pro Birmania. Il dispiegamento di polizia, che ha tenuto a qualche distanza dalla fiaccola, anche con qualche spintone, i controversi agenti paramilitari cinesi in tuta biancoazzurra, e riuscito a tenere separati i dimostranti dei due schieramenti, che si sono lanciati a vicenda bottigliette d'acqua e altri oggetti. Vi sono stati brevi scontri nell' area di arrivo e almeno sette persone sono state arrestate, fra cui un uomo che aveva dato fuoco a una bandiera cinese. Alcune centinaia di persone hanno preso parte davanti al parlamento federale ad un raduno di protesta contro gli abusi dei diritti umani in Tibet. Fra gli oratori il leader dei Verdi Bob Brown e la cantante canadese Kd Lang, di religione buddista, giunta da Melbourne dove si esibisce in tournee. Sul cielo della capitale si librava una mongolfiera con uno striscione con su scritto "Non infiammate il Tibet", e un aereo portava la scritta "Tibet libero".
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"Solo" sette arresti e nessun grave incidente. E' questo il bilancio della tappa australiana della fiaccola olimpica, andata in scena a Canberra tra robustissime misure di sicurezza. Perchè, oltre a migliaia di spettatori accorsi per assistere al passaggio della torcia dei Giochi, si fronteggiavano 15 mila manifestanti pro-Cina e qualche centinaio di attivisti pro-Tibet. Per questo motivo il percorso di 16 km era protetto da barriere. L'ultimo degli 80 tedofori è stato il nuotatore Ian Thorpe, cinque volte medaglia d'oro olimpica, che ha acceso un braciere davanti a una gran folla che sventolava bandiere cinesi. Dopo un concerto di celebrazione, il braciere è stato poi spento e la lanterna con la fiamma olimpica trasportata direttamente in aeroporto da dove riparte oggi (verso mezzogiorno ora italiana) alla volta del Giappone. Il dispiegamento di polizia, che ha tenuto a qualche distanza dalla fiaccola i controversi agenti paramilitari cinesi in tuta, è riuscito per lo più a tenere separati i dimostranti dei due schieramenti, che si sono lanciati a vicenda bottigliette d'acqua e altri oggetti. Vi sono stati brevi scontri nell'area di arrivo in cui i cinesi patriotticì hanno avuto la meglio strappando bandiere tibetane. Sette persone sono state arrestate, cinque pro Cina e due pro Tibet, fra cui un uomo che aveva dato fuoco a una bandiera cinese. Alcune centinaia di persone hanno preso parte, davanti al parlamento federale, a un raduno di protesta contro gli abusi dei diritti umani in Tibet. Fra gli oratori il leader dei Verdi, Bob Brown, e la cantante canadese Kd Lang, di religione buddista, giunta da Melbourne dove si esibisce in tournee.


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21.4.08

Cunego vince l'Amstel Gold Race


xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Il Sole 24 Ore
Classiche leggendarie come la Rubaix o prestigiose come l'Amstel. Ben figurano, da sempre e storicamente i nostri colori. Sarà per una certa predilezione del nostro movimento verso le gare in linea, sarà perchè a stretto giro di posta è destinata ad iniziare la corsa Rosa. Cunego dopo tre stagioni piuttosto in ombra sembra esser tornato il Damiano scattante, agile ed aggressivo di "un tempo". Il ciclista che quando scatta sa far male alle gambe. Tra poche settimane il Giro d'Italia, il veronese sarà sicuramente tra i protagonisti.
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Forse è la volta buona. Non diciamolo troppo forte, anzi meglio toccar ferro: però i segnali buoni ci sono tutti. Damiano Cunego, 26 anni, l'ex golden boy del ciclismo italiano, non è più boy ma è tornato ad essere un campione.Lo si è visto ieri alla Amstel Golde Race, la classica olandese che ha aperto la settimana delle Ardenne nel segno dell'Italia. Cunego, che veniva dai successi spagnoli, vince alla grande dopo 256 chilometri di strappi e muri, di curve spericolate e di un mare di folla (50mila tifosi negli ultimi mille metri) che neanche il Tour de France.L'unico a resistergli, una volta saltato il campione di Spagna Joaquin Rodriguez, è Franck Schleck, il lussemburghese magro come un'acciuga che al Tour 2006 l'aveva staccato sull'Alpe d'Huez. Ma questa volta è un'altra storia. Nel senso che non c'è storia. Cunego ha una marcia in più: e ai 200 metri, quando Schleck s'ingobbisce facendo boccacce, se lo scrolla di dosso come una mosca fastidiosa. Che vuoi? Pussia via, sembra dire il capitano della Lampre che si prende anche il gusto di voltarsi indietro prima di tagliare il traguardo. «Inebriante», commenterà poi Cunego con un pizzico di narcisismo. Buon segno anche questo. Perchè Damiano non è mai stato un ragazzo modesto, come si può ricordare quando nel 2004, al Giro d'Italia, sfilò da sotto il naso a Simoni, suo capitano, la maglia rosa. E se torna a fare lo spaccone, vuol dire che la strada è tornata a sorridergli come in quel magico 2004 in cui tutto gli andava bene ma che poi pagò con un lungo periodo di purgatorio che forse ha definitivamente scontato.Cunego in questi anni ha fatto tante cose. Ha cambiato squadra, diventando capitano della Lampre. Poi è diventato padre di una bella bimba che si chiama Ludovica, e si è anche sposato con Margherita. Insomma, meno grilli e più responsabilità. Meno auto da 200 all'ora e più orari da rispettare. Meno Jim Morrison, il suo idolo dei Doors, e più ninne nanne e carrelli della spesa. La cosa curiosa è che Cunego era venuto alla Amstel Gold Race solo per prepararsi alla Liegi-Bastogne-Liegi, la "Doyenne", la corsa che a Damiano piace di più. «Pace, meglio così», dice. «Intanto ho messo un po' di fieno in cascina. Vincere la Liegi ora sarà più dura. Però intanto vado a letto tranquilllo. Battere anche Valverde mi dà più sicurezza per il futuro. Comunque non cambio i miei piani. Quest'anno, oltre a qualche classica, voglio puntare al Tour de France. Penso che sia l'anno giusto per me, l'importante è che non mi faccia prendere dalla voglia di strafare».Insomma, un Cunego brillante che mette la sua ipoteca anche sulla Liegi. Anche se è meglio non contarci troppo perchè, dopo questo exploit, il veronese sarà uno dei controllati a vista. Chi può dare qualche soddisfazione, tra gli italiani, potrebbe anche essere il vecchio Davide Rebellin che ieri, per la cronaca, è arrivato quarto dietro allo spagnolo Valverde. Rebellin sta molto bene e nel 2004 l'ha già vinta una volta. Ma si vedrà. Ora godiamoci la Freccia Vallone con l'arrivo in salita sul Muro di Huy. E' una splendida classica che ha sempre portato fortuna agli italiani che da queste parti sono quasi più numerosi dei belgi.


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19.4.08

Oro per il fioretto maschile a squadre

xxolympicwintergames.blogspot.com_Article La Stampa di Torino
L’Italia del fioretto maschile è tornata d’oro. Gli azzurri hanno esordito nel modo migliore ai campionati del mondo di scherma a squadre in corso a Pechino: Andrea Baldini, Salvatore Sanzo, Andrea Cassarà e Stefano Barrera hanno infatti conquistato la medaglia d’oro superando in finale con il punteggio di 45-35 la Germania del tre volte campione del mondo Peter Joppich e del bronzo ai recenti Mondiali di San Pietroburgo, Benjamin Kleibrink. Il team azzurro ha superato al primo turno il Brasile, poi è stata la volta del successo ai quarti sui padroni di casa della Cina: in semifinale vittoria per 45-38 sulla Polonia. Nella finale per il titolo, gli azzurri hanno imposto la loro miglior scherma tornando sul gradino più alto del podio dopo cinque anni. L’ultimo successo è datato l’Avana 2003 (in quella squadra c’erano Sanzo e Cassarà). Il bronzo è andato alla Polonia vittoriosa 44-43 sulla Russia. Domani la prova di spada femminile, gara nella quale le azzurre affronteranno al primo turno la Svizzera.Grande soddisfazione per il Ct Stefano Cerioni: «Una giornata esaltante nella quale i ragazzi hanno tirato tutti e quattro molto bene, mettendo in pedana una scherma di grande livello. La vittoria sulla Cina, incitata a gran voce dal proprio pubblico, ci ha dato grande carica per i successivi assalti. C’è anche un pò di rammarico, visto che su questo podio tra qualche mese saranno assegnate le medaglie olimpiche e non esserci dopo la prova di oggi dispiace».

Italy of the masculine foil has returned of gold. The blues have begun in the best way to the championships of the world of fencing to teams in progress to Peking: Andrew Baldini, Savior Sanzo, Andrew Cassarà and Stephen Barrera have in fact conquered the gold medal overcoming in final with the score of 45-35 Germany of the three times champion of the world Peter Joppich and of the bronze to the recent World of St. Pietroburgo, Benjamin Kleibrink. The blue team has overcome to the first turn Brazil, then has been the time of the success to the quarters on the landlords of China: in semifinal victory for 45-38 on Poland. In the ending for the title, the blues have imposed their good fencing returning on the tallest step of the platform after five years. Last success is dated the Havana 2003 (in that team there were Sanzo and Cassarà). The bronze has gone to victorious Poland 44-43 on Russia. Tomorrow the test of female sword, competition in which the blue ones will face to the first turn Switzerland. Great satisfaction for the Ct Stephen Cerioni: «A thrilling day in which the boys have thrown very well all and four putting in platform a fencing of great level. The victory on China, incited to big voice by own public, has given us great position for the following assaults. There is also a pò of regret, considering that on this platform among a few months the Olympic medals will be assigned and not to be us after today's test is sorry».

L'Italie du voeu masculin est revenue d'or. Les bleu ont commencé de la manière meilleure aux championnats du monde d'escrime aux équipes en cours à Pékin: Andrea Baldini, Sauveur Sanzo, Andrea Cassarà et Stefano Barrera ont en effet conquis la médaille d'or en dépassant en fin avec le score de 45-35 l'Allemagne des trois fois championnes du monde Peter Joppich et du bronze aux récents Mondiaux de Saint Pietroburgo, Benjamin Kleibrink. Le team bleu a dépassé au tour premier le Brésil, puis elle a été la fois du succès aux quarts sur les propriétaires de la Chine: en demi-finale victoire pour 45-38 sur la Pologne. Dans le finale pour le titre, les bleu ont imposé leur meilleure escrime en revenant après sur la marche la plus haute du podium cinq ans. Le dernier succès est daté la Havane 2003, dans cette équipe il y avait Sanzo et Cassarà. Le bronze est allé à la Pologne victorieuse 44-43 sur la Russie. Demain la preuve d'épée féminine, compétition en laquelle affronteront au tour premier la Suisse. Grande satisfaction pour le Ct Stefano Cerioni: "Une journée exaltante en laquelle ont très bien tiré tous et quatre en mettant en estrade une escrime de grand niveau. La victoire sur la Chine incitée à la grande voix du propre public, il a donné grand nous charge pour les assauts suivants. Il y a aussi un pò de regret, vu que sur ce podium entre quelque mois les médailles olympiques seront assignées et ne pas être nous après la preuve d'aujourd'hui regrette."



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Ovt - Olympic Village Turin


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Prima dell'articolo sul Villaggio Olimpico di Torino una bella serie di notizie riguardanti gli sport disabili. Clicca qui, qui, qui, qui e qui.


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Il progetto del Villaggio Olimpico, coordinato dall’Architetto Benedetto Camerana, propone il rifacimento della struttura storica dei Mercati Generali, realizzati nel 1934 da Umberto Cuzzi. Gli edifici residenziali, capaci di ospitare 2600 persone, e il corpo centrale degli ex Mercati Generali, si sviluppano su un’area di centomila metri quadrati. La struttura è collegata al vicino Lingotto attraverso l’Arco: la passerella pedonale sopraelevata che scavalca la sede ferroviaria, struttura hi-tech diventata simbolo dei Giochi Olimpici di Torino. Il vero obiettivo era quello di progettare una nuova parte di città, articolata e varia, pensata non solo per ospitare atleti e giornalisti durante i Giochi, ma soprattutto per dare vita a diverse funzioni urbane dopo il marzo 2006. Il Villaggio degli atleti sarà infatti riconvertito in complesso residenziale permanente, con case di civile abitazione e foresterie universitarie. Frutto del lavoro di un team di professionisti internazionali coordinati dall’Architetto Benedetto Camerana, il progetto nasce nel rispetto del patrimonio architettonico esistente e secondo i principi della sostenibilità, i cui fattori principali sono la rigenerazione dell’area e degli edifici del MOI, un forte progetto paesaggistico, l’uso dell’energia solare, la bassa energia dei materiali, il recupero delle acque e l’esclusione dai nuovi isolati della circolazione dei veicoli. Primo obiettivo delle scelte architettoniche è la qualità bioclimatica che, nell’ottica del risparmio energetico e della diminuzione delle emissioni inquinanti, garantisce le migliori condizioni di comfort ambientale agli utenti. Gli edifici sono stati equipaggiati di una rete di teleriscaldamento, pannelli solari e serre applicate (corpi aggiuntivi in vetro con la doppia funzione di immagazzinare calore in inverno e aumentare la ventilazione in estate) e attrezzati per il recupero delle acque piovane per l’irrigazione delle aree verdi. Il Villaggio degli Atleti è un nuovo quartiere residenziale di disegno ortogonale costituito da una quarantina di palazzi disposti in modo più denso e continuo sul fronte urbano e in modo più aperto, integrati nel disegno dei giardini, verso la sede ferroviaria e il Lingotto. Gli elementi del complesso residenziale presentano un’identica impronta rettangolare e si differenziano per le facciate: di differenti colori e progettate da diversi architetti. A nord dell’ex MOI, trova spazio il Villaggio Media, una struttura architettonica più compatta destinata ad ospitare i circa mille giornalisti che seguiranno i Giochi Olimpici. L’ex MOI, i vecchi Mercati Ortofrutticoli all’Ingrosso da poco dismessi, è stato recuperato e trasformato in 25.000 metri quadri di spazio di incontro e di servizi destinato agli atleti e al sistema olimpico in genere, con ristorante, palestra, policlinico, negozi, banca ma anche centro per gli accrediti dei giornalisti, sale conferenza e zone riservate al personale del villaggio. Image: archivio Luca, size 1,30 Mb, high.

The project of the Olympic Village, coordinated by the architect Benedetto Camerana, it proposes the remaking of the historical structure of the General Markets, realized in 1934 by Umberto Cuzzi. The residential buildings, able to entertain 2600 people and the central body of the ex General Markets, develop him on an area of 100.000 square meters. The structure is connected to the near Ingot through the arc: the pedestrian gangway that climbs over the railway center, structure hi-tech become symbol of the Olympic Games in Turin. The true objective was that to plan a new part of city, articulated and it varies, not only thought for entertaining athletes and journalists during the Games, but above all to give life to different urban functions after March 2006. The Village of the athletes will be reconverted in fact in permanent residential complex, with houses of civilian residence and university guesthouses. Fruit of the job of a team of international professionals coordinated by the architect Benedetto Camerana, the project is born in the respect of the existing architectural patrimony and according to the principles of the sustainability, whose principal factors are the regeneration of the area and the buildings of the MOI, a strong landscape project, the use of the solar energy, the low energy of the materials, the recovery of the waters and the exclusion from the new isolated of the circulation of the vehicles. First objective of the architectural choices is the quality bioclimatic that, in the optics of the energetic saving and the diminution of the polluting issues, it guarantees the best conditions of environmental comfort to the consumers. The buildings have been equipped of a net of solar panels and applied greenhouses (additional bodies in glass with the double function to store heat in winter and to increase the ventilation in the summer) and equipped for the recovery of the waters rain for the irrigation of the green areas of it. The Village of the Athletes is a new residential district of sketch ortogonale constituted by about forty buildings prepared in denser and continuous way on the urban front and in more open way, integrated in the sketch of the gardens, toward the railway center and the Ingot. The elements of the residential complex introduce an identical rectangular imprint and they differentiate him for the façades: of different colors and planned by different architects. To north of the ex MOI, it finds space the Village Middle, a more compact architectural structure destined to entertain the around thousand journalists that will follow the Olympic Games. The ex MOI, the old Markets to thicken him from little, has been recovered and turned into 25.000 meters you square of space of meeting and services generally destined to the athletes and the Olympic system, with restaurant, gym, policlinico, shops, bank but also center for you accredit him some journalists, salt lecture and zones reserved to the personnel of the village. Image: file of Luca's Archive, size 1,30 Mb, high.

Le projet du Village Olympique, coordonné par l'architecte Benedetto Camerana, il propose le remaniement de la structure historique des Marchés Généraux, réalisé en 1934 d'Umberto Cuzzi. Les bâtiments résidentiels, capables de recevoir 2600 gens et le corps central des anciens Marchés Généraux, ils se développent sur une zone de cent-mille mètres carrés. La structure est réunie au voisin Lingot à travers l'arc: la passerelle piéton surélevée qu'il saute le siège ferroviaire, structure hi-tech symbole devenu des Jeux Olympiques de Turin. Le vrai objectif était ce de projeter une nouvelle partie de ville, articulée et différente, non seulement pensée pour recevoir athlètes et journalistes pendant les Jeux, mais surtout pour donner vie aux différentes fonctions urbaines après le mars 2006. Le Village des athlètes sera reconverti en effet en complexe permanente résidentielle, avec des maisons d'habitation civile et hôtelleries universitaires. Fruit du travail d'un team de professionnels internationaux coordonné par l'architecte Benedetto Camerana, le projet naît dans le respect du patrimoine architectural existant et selon les débuts du sostenibilitées les lequel facteurs principaux sont la régénération de la zone et des bâtiments du MOI, un projet paysager fort, l'usage de l'énergie solaire, la basse énergie des matériels, le recouvrement des eaux et l'exclusion isolés par les nouveaux de la circulation des véhicules. Objectif premier des choix architecturaux est la qualité bioclimatique que, dans l'optique de l'épargne énergétique et de la diminution des émissions polluantes, il garantit les meilleures conditions de comfort ambiant aux utilisateurs. Les bâtiments ont été équipés d'un réseau de teleriscaldament, panneaux solaires et serres appliquées, corps additionnels en verre avec la fonction double d'emmagasiner chaleur en hiver et augmenter la ventilation en été, et équipé pour le recouvrement des eaux de pluie pour l'irrigation des zones vertes. Le Village des Athlètes est un nouveau quartier résidentiel de dessin ortogonale constitué disposée par une quarantaine d'immeubles de manière plus dense et continue sur le front urbain et de manière plus ouverte, intégrés dans le dessin des jardins, vers le siège ferroviaire et le Lingot. Les éléments du complexe résidentiel présentent une empreinte rectangulaire identique et ils se différencient pour les façades: de couleurs différentes et vous projetées par différents architectes. Au nord de l'ancien MOI, il trouve place le Village il S'interpose, une structure architecturale compacte plus destinée à recevoir les environ mille journalistes qu'ils suivront les Jeux Olympiques. L'ancien MOI, les vieux Marchés d'ortofruit à le grossis de peu de dismes, il a été récupéré et transformé en 25.000 mètres tu corresponds de place de rencontre et de services d'une façon générale destinés aux athlètes et au système olympique, avec restaurant, gymnase, policlinique, magasins, banque mais aussi centre pour tu lui accrédites des journalistes, sel conférence et zones réservées au personnel du village. Image: archive de Luca, size 1,30 Mb, high.

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17.4.08

Islamabad e Nuova Delhi: il viaggio della Fiamma continua


xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Antonella
Staffetta blindatissima per la fiaccola olimpica giunta a Islamabad. la tappa pakistana non ha nemmeno avuto come teatro la capitale Islamabad ma soltanto il principale impianto sportivo della citta', lo stadio 'Jinnah' , dove 66 tedofori hanno percorso un paio di chilometri senza pubblico. Per evitare disordini, il governo pakistano infatti ha deciso di non far svolgere per le strade della capitale la tradizionale staffetta, ed ha chiuso la manifestazione al pubblico, riservando gli inviti solo ad autorità e media.
E' stato il presidente Pervez Musharraf, insieme al primo ministro Yousuf Raza Gillani, a consegnare la torcia al primo tedoforo, l'ex capitano della nazionale di hockey, Samiullah Khan. Dopo aver fatto il suo giro nello stadio, Khan ha passato la fiaccola a Shabana Akhtar, la prima atleta donna ad aver rappresentato il Pakistan alle Olimpiadi.
Erano anni, dal 1984, che non si svolgeva una staffetta della fiaccola olimpica senza pubblico.
Poi la fiaccola è ripartita nuovamente, per giungere in India, a Nuova Delhi (nella foto), dove oggi ha superato indenne anche la decima tappa. 84 minuti ci hanno messo i 40 tedofori per completare un percorso di due chilometri e trecento metri, ridotto dai 9 chilometri iniziali. Completamente isolati dal resto della città.
La torcia è atterrata ieri notte, verso le due, in uno scalo secondario di Delhi, accolta dal capo della Federazione olimpica indiana, Suresh Kalmadi ed è stata subito trasferita, sotto una nutrita scorta, all'hotel Meridien. Da qui è uscita solo nel pomeriggio.
Il corteo di sei autobus, tutti uguali, i vetri oscurati, la bandiera delle Olimpiadi di Pechino 2008 fissata sulle fiancate, ha attraversato il centro della città completamente deserto e senza traffico.
La cerimonia vera e propria è iniziata nel maestoso piazzale di Rashtrapati Bhavan, ex residenza del vicerè britannico e si è conclusa poco lontano, sotto l'arco dell'India gate.
Cinquanta atleti, artisti e star dello spettacolo, si sono alternati ogni cinquanta metri in una corsa nervosa, agitata.
I tedofori hanno cercato di rendere più allegro il rito della maratona, ma solo un gruppo di cittadini cinesi ha potuto assistere da vicino al passaggio della torcia. Hanno agitato le bandiere rosse a cinque stelle e hanno applaudito ritmando slogan e lanciando grida di approvazione.
Alle 16. 24, con la banda che intonava gli inni indiani e cinesi, tutto era già finito.
Il grande braciere sotto l'India Gate è stato acceso e i sorrisi degli atleti hanno fatto da cornice ad un crescente imbarazzo.
In serata partirà per Bangkok, undicesima tappa del suo lungo e tormentato passaggio. Mentre la città, obbligata ad un giorno di festa imprevisto, ha ripreso, lentamente, a vivere.
Armored relay race for the torch Olympic junta to Islamabad. She has not even had as theater the capital Islamabad but only the principal sporting plant of the city', the stadium 'Jinnah', where 66 tedoforis have crossed a pair of kilometers without public. To avoid disorders, the government pakistan in fact has decided not to make to develop for the roads of the capital the traditional relay race, and he has closed the demonstration to the public, reserving the invitations authority solo and average.
And is the president Pervez Musharraf, together with the Prime Minister Yousuf Raza Gillani, to deliver the torch to the first tedoforo, the ex captain of the national one of hockey, Samiullah Khan. After having made his turn in the stadium, Khan has passed the torch to Shabana Akhtar, the first athlete woman to have represented Pakistan to the Olympiads.
They were years from 1984, that a relay race of the Olympic torch didn't develop him without public.
Then the torch again leaves again, to come in India, to New Delhi (in the photo), where today she has overcome uninjured also the tithe it covers. 84 minutes have put us the 40 tedoforis to complete a run of two kilometers and three hundred meters, reduced by the 9 initial kilometers. Completely isolated by the rest of the city.
The torch is landed night yesterday, toward the two, in a secondary port in Delhi, welcomed by the head of the Indian Olympic Federation, Suresh Kalmadi and she has immediately been transferred, under one fed escort, to the hotel Meridien. From she has gone out only here in the afternoon.
The procession of six buses, all equal ones, the darkened glasses, the flag of the Olympiads in Peking 2008 fixed on the broadsides, have crossed the completely desert center of the city and without traffic.
The real ceremony is initiated in the stately square of Rashtrapati Bhavan, ex residence of the British viceroy and it is concluded a little far, under the arc of India gate.
Fifty athletes, artists and star of the show, every fifty meters are alternated in a nervous run, shaken. The tedoforis have looked for some rite of the marathon to make happier, but only a group of Chinese citizens has been able to assist from next to the passage of the torch. They have shaken the red flags to five stars and they have applauded slogan and launching cries of approval.
To the 16.24, with the gang that tuned up the Indian hymns and Chinese, all was already ended.
The great brazier under India Gate has been turned on and the smiles of the athletes have served as frame to an increasing embarrassment.
In evening it will depart for Bangkok, eleventh covers of his long and tormented passage. While the city, forced to one day of party unexpected, has taken back, slowly, to live.
Relais blindé pour le flambeau olympique assemble à Islamabad. L'étape pakistanaise n'a pas eu comme théâtre non plus le capital Islamabad mais seulement la principale installation sportive de la ville', le stade 'Jinnah', où 66 tedofori ont parcouru une paire de kilomètres sans public. Pour éviter désordres, le gouvernement pakistanais en effet il a décidé de ne pas faire dérouler pour les rues de la capitale le relais traditionnel, et il a fermé la manifestation au public, en réservant seulement les invitations à autorité et moyenne.
Ce a été le président Pervez Musharraf, avec le premier ministre Yousuf Raza Gillani, à remettre la torche au premier tedoforo, le capitaine ancien de l'équipe de hockey, Samiullah Khan. Après avoir fait son tour dans le stade, Khan a passé le flambeau au Shabana Akhtar, le premier athlète femme à avoir représenté le Pakistan aux Olympiades.
Ils étaient an, depuis 1984, qu'il ne se déroulait pas un relais du flambeau olympique sans public. Puis le flambeau est reparti de nouveau, pour joindre en Inde, à New Delhi (dans la photo), où aujourd'hui elle a dépassé indemne aussi la dîme il bouche. 84 minutes nous ont mis les 40 tedofori pour compléter un parcours de deux kilomètres et trois-cents mètres, réduit par les 9 kilomètres initiaux. Complètement isolé par le reste de la ville.
La torche est atterrée hier nuit, vers deux heures, dans une escale secondaire de Delhi, accueillie par le chef de la Fédération olympique indienne, Suresh Kalmadi et tout de suite elle a été transférée, sous une escorte nourrie, à l'hôtel Meridien. D'elle est sortie ici seulement dans l'après-midi.
Le cortège de six autobus, égaux tout, les verres assombris, le drapeau des Olympiades de Pékin 2008 fixée sur les côtés, il a traversé le centre de la ville complètement déserte et sans trafic.
La cérémonie véritable est commencée dans l'esplanade majestueuse de Rashtrapati Bhavan, résidence ancienne du vice-roi britannique et elle s'est peu loin terminée, sous l'arc de l'Inde gate.
Cinquante athlètes, artistes et star du spectacle, ils ont alterné chaques cinquante mètres dans une corse énervée, troublée.
Les tedofori ont cherché du rite du marathon rendre plus gai, mais un groupe de Chinoises citadin a pu seulement assister au passage de la torche de près. Ils ont agité les drapeaux rouges aux cinq étoiles et ils ont applaudi en rythmant disloquer et en poussant cris d'approbation.
À heures 16.24, avec la fanfare qui entonnait les hymnes indiens et chinois, tout était déjà fini. Le grand brasier sous l'Inde Gate a été allumé et les sourires des athlètes ont fait au cadre à un embarras croissant.
Dans la soirée il partira pour Bangkok, étape onzième de son le long d'et passage tourmenté. Pendant que la ville, obligée à un jour de fête imprévu, il a repris, lentement, à vivre.

15.4.08

8° e 9° tappa del viaggio della Fiamma Olimpica


xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Antonella

E' passata indenne e molto rapidamente. La Fiaccola Olimpica ha fatto tappa in Africa: ha compiuto una staffetta di soli cinque chilometri per le strade di Dar es Salaam, capitale economica della Tanzania.
Appena mezz'ora di percorso nelle mani di ottanta tedofori, applaudita da migliaia di persone. La pioggia battente ha accompagnato il passaggio della torcia ed è stata la ragione ufficiale addotta dalle autorità per la riduzione del percorso da 25 a 5 chilometri.
Unico neo, l'assenza, preannunciata, della più celebre tedofora che avrebbe dovuto partecipare alla staffetta, il Premio Nobel per la pace 2004, la kenyana Wangari Maathai.
Il via alla cerimonia è stato dato dal vicepresidente della Tanzania, Mohamed Shein che ha acceso la torcia per poi consegnarla nelle mani del ministro dell'Unione tanzaniana, Seif Khatib.
Il vicepresidente della Tanzania, che faceva le veci del capo di stato, ha affermato: "Sono fiero che la Tanzania sia l'unico Paese Africano ad accogliere la fiaccola. E' un'opportunità eccezionale per il nostro Paese".
Ultima tedofora, la responsabile dell'organizzazione delle Nazioni unite per le abitazioni (Habitat), Anna Tibaijuka (nella foto) fiera del passaggio della fiamma nel suo paese. "Si tratta di un momento di solidarietà per la Tanzania, l'Africa e il mondo intero, nello spirito delle Olimpiadi", ha dichiarato alla fine della corsa, che si è conclusa in uno stadio costruito dalla Cina.
La torcia ha quindi lasciato il Paese, per dirigersi all’aeroporto di Mascate, capitale del Sultanato dell'Oman, nona tappa del giro della fiaccola ed unica nel mondo arabo.
La Fiamma Olimpica, ieri, ha attraversato la capitale dell'Oman dando il via alla lunga staffetta asiatica verso Pechino.
Il percorso di 20 km, dal centro della città fino alla riserva naturale di Qurum, lungo le strette strade di Mascate, ha visto un alternarsi di 80 tedofori sportivi locali ed il loro passaggio è stato salutato da migliaia di cittadini scesi in strada per assistere all'evento.
I 20 chilometri sono stati percorsi in serata (con inizio alle ore 17), per evitare che i tedofori corressero sotto il sole cocente del giorno, quando le temperature superano i 40 gradi.
Quella in Oman era l`unica tappa mediorientale della torcia olimpica, che questa mattina proseguira` il suo viaggio atterrando ad Islamabad, capitale del Pakistan. Domani la fiaccola percorrera` le vie di Nuova Delhi e Bombay.
Inoltre, nei giorni scorsi, è stata confermata anche la tappa in Tibet, prevista per il 19-21 giugno.




And' passed uninjured and very quickly. The Olympic torch has done it covers in Africa: she has completed a relay race of solos five kilometers for the roads to Give es Salaam, economic capital of Tanzania. Hardly half time of run in the hands of about eighty tedofori, applauded by thousand of people. The beating rain has accompanied the passage of the torch and that has been the official reason alleged by the authorities for the reduction of the run from 25 to 5 kilometers. Only mole, absence, preannounced, of the most famous tedofora that would have had to participate in the relay race, the Nobel Prize for the peace 2004, the kenyana Wangari Maathai. The away to the ceremony has been given by the vice-president of Tanzania, Mohamed Shein that he has turned on the torch for then to deliver it in the hands of the minister of the union Tanzania, Seif Khatib. The vice-president of Tanzania, that the places of the head of state did, has affirmed: "I am fierce that Tanzania is the only African Country to welcome the torch. And' an exceptional opportunity for our Country." Last tedofora, the person responsible of the organization of the united Nations for the residences (Habitat), Ann Tibaijuka (in the photo) fair of the passage of the flame in her country. "It deals with a moment of solidarity for Tanzania, Africa and the whole world, in the spirit of the Olympiads", she has declared at the end of the run, that is concluded in a stadium built from China. The torch has left therefore the Country, to go to the airport of Mascate, capital of the Sultanate of the Oman, ninth covers some turn of the torch and only in the Arabic world. The Olympic torch, has crossed yesterday the capital of the Oman starting the long Asian relay race toward Peking. The run of 20 kms, from the center of the city up to the natural reserve of Qurum, along the holds roads of Mascate, have seen an alternate themselves of 80 local sporting tedoforis and their passage has been greeted by citizens' thousand gone down in the street to assist to the event. The 20 kilometers have been crossed in evening (with beginning at 5 pm), to avoid that the tedoforis corrected under the scorching sun of the day, when the temperatures overcome the 40 degrees. That in Oman was the only one it oriental covers of the Olympic torch, that this morning will continue, its trip landing to Islamabad capital of Pakistan. Tomorrow the torch will cross the streets of New Delhi and Bombay. Besides, in the last days, has been confirmed it also covers in Tibet, anticipated for June 19-21.


Elle est passée indemne et très rapidement. Le flambeau olympique a fait étape en Afrique: il a accompli un relais de seuls cinq kilomètres pour les rues de Donner es Salaam, capital économique de la Tanzanie. À peine demi-heure de parcours dans les mains d'un environ quatre-vingts de tedofori, applaudie par milliers de gens. La pluie battant a accompagné le passage de la torche et elle a été la raison officielle alléguée par les autorités pour la réduction du parcours de 25 à 5 kilomètres. Grain de beauté unique, l'absence annoncée, de tedofora le plus célèbre qu'il aurait dû participer au relais, le Prix Nobel pour la paix 2004, le kenyana Wangari Maathai. Le feu vert à la cérémonie a été donné par le vice-président de la Tanzanie, Mohamed Shein qu'il a allumé la torche pour puis la remettre dans les mains du ministre de l'union tanzanienne, Seif Khatib. Le vice-président de la Tanzanie qui faisait les places de la tête d'état a affirmé: "Je suis fier que la Tanzanie soit le seul Pays Africain à accueillir le flambeau. Et une opportunité exceptionnelle pour notre Pays." Derniers tedofora, la responsable de l'organisation des Nations unies pour les habitations (Habitat), Anna Tibaijuka, dans la photo, foire du passage de la flamme dans son pays. Il s'agit d'un moment de solidarité pour la Tanzanie, l'Afrique et le monde entier, dans l'esprit des Olympiades", il a déclaré à la fin de la course qui s'est terminée dans un stade construit par la Chine. La torche a laissé donc le Pays, pour se diriger à l'aéroport de Mascate, capital du Sultanat de l'Oman, neuvième étape du tour du flambeau et seule dans le monde arabe. Le flambeau olympique a traversé hier la capitale de l'Oman en donnant le feu vert au long relais asiatique vers Pékin. Le parcours de 20 kms, du centre de la ville jusqu'à la la réserve naturelle de Qurum, le long des rues étroites de Mascate, il a vu un se succéder de 80 tedofori pièces sportives et leur passage il a été salué par milliers de citoyens descendus en rue pour assister à l'événement. Dans la soirée les 20 kilomètres ont été parcourus, avec début à 17 heures, pour éviter que les tedofori corrigèrent sous le soleil brûlant du jour, quand les températures dépassent les 40 degrés. Celle-là à l'Oman était l'unique bouche médiorientale de la torche olympique, que ce matin continuera son voyage qui en atterre à l'Islamabad capitale du Pakistan. Le flambeau parcourra demain les voies de New Delhi et Bombay. En outre, dans les jours derniers, l'étape a aussi été confirmée au Tibet, prévue pour le 19-21 juin.

14.4.08

Boonen re della Roubaix

Passion_Still_Lives_Here_Article La Stampa di Torino
Non fa la differenza la Foresta di Arenberg, dove naufragano sul nascere i sogni Liquigas di Pippo Pozzato e Manuel Quinziato, e nemmeno il Carrefour de l’Arbre, il trampolino di lancio nel 2006 di Fabian Cancellara. L’edizione 106 della Parigi-Roubaix, la classica del pavè di 259,5 con partenza da Compiegne e arrivo nel velodromo di Roubaix, si decide a 30 chilometri dalla fine, dopo le sparate di luogotenenti di lusso come il campione nazionale belga Stjin Devolder e l’australiano Stuart ÒGrady, al lavoro per i rispettivi capitani Tom Boonen e Fabian Cancellara, gli artefici della fuga decisiva in compagnia del nostro Alessandro Ballan.Non due portaborse qualunque, visto che il primo è reduce dal successo al Giro delle Fiandre e il secondo ha il numero 1 in qualità di campione in carica. Quick Step e Csc, però avevano scelto strada facendo le loro punte, Boonen e Cancellara, che avevano onorato l’albo d’oro rispettivamente nel 2005 e 2006. Questo per dire come la Roubaix abbia offerto il massimo sotto il profilo tecnico e per dare qualche alibi in più al ’terzo incomodò Alessandro Ballan, un "Fiandre" nel cassetto e sul podio dopo la volata del Velodromo vinta a mani basse da Boonen.Proprio nel 2006, l’anno della fuga solitaria di Cancellara, il trevigiano della Lampre finì terzo grazie alla squalifica di tre corridori giunti davanti a lui, rei di aver attraversato un passaggio a livello chiuso. Stavolta Ballan non ha avuto nulla di regalato dal destino, anche se poteva sicuramente fare di più per evitare un arrivo così scontato. Dà troppi cambi e, in tattica, meriterebbe un bel quattro perchè fa il grosso del lavoro anche nei metri finali, mettendosi allo scoperto e agevolando lo spunto prepotente di Boonen, che in pratica vince per distacco. Ballan non mette la ruota davanti nemmeno a Cancellara ed è terzo.«Nel finale ero stanco e cominciavo ad avere i crampi - racconta il ventottenne di Castelfranco Veneto - Sono contento della mia corsa e del podio, ho provato a fare qualcosa ma Boonen e Cancellara erano superiori, quando scattavano facevano veramente molto male. Stavolta il podio me lo sono meritato tutto, così non si parlerà più di quello "del treno". Ma una cosa è sicura: tornerò qui per vincere». Dovrà farlo anche Pozzato, messo ko da una caduta che ha coinvolto anche un altro favorito della vigilia come lo spagnolo Juan Antonio Flecha. Per il resto, la Roubaix se la sono giocata gli uomini più forti e c’è poco spazio alle recriminazioni altrui. L’Italbici si consola anche per il decimo posto dell’eterno Fabio Baldato, alla sua 14esima e ultima Roubaix, e per il tredicesimo di Quinziato. (Foto tratta dal sito ufficiale di Tom Boonen).
It doesn't do the difference the Forest of Arenberg, where they are shipwrecked on to be born the dreams Liquigas of Pippo Pozzato and Manuel Quinziato, and not even the Carrefour de the Arbre, the spring board of throwing in the 2006 of Fabian Cancellara. The edition 106 of the Paris-Roubaix, the classical one of the pavè of 259,5 with departure from Compiegne and arrival in the velodromo of Roubaix, 30 kilometers it is decided to from the end, later you shoots her of lieutenants of luxury as the Belgian national champion Stjin Devolder and the Australian Stuart ÒGrady, to the job for the respective captains Tom Boonen and Fabian Cancellara, the craftsmen of the decisive escape together with our Alexander Ballan. Not two any portaborses, considering that the first one is legionary from the success to the Turn of the Flanders and the second it has the number 1 as reigning champion. Quick Step and Csc, however they had chosen road making their points, Boonen and Cancellara, that the gold bulletin-board had respectively honored in 2005 and 2006. This to say as the Roubaix has offered the maximum bottom the technical profile and to give some alibis in more to the third one it inconvenienced Alexander Ballan, a "Flanders" in the drawer and on the platform after the flight of the Velodromo won to low hands by Boonen. Just in 2006, the year of the solitary escape of Cancellara, the Lampre ended third thanks to the disqualification of three running joints in front of him, guilty to have crossed a passage to closed level. This time Ballan has not had anything of given by the destiny, even if he could do more surely for avoiding an arrival so discounted. It gives too many changes and, in tactic, it would deserve a beautiful four because ago the big one of the job also in the final meters, putting himself to the open one and facilitating I sprout him bossy of Boonen, that wins for separation in practice. Ballan doesn't put even the wheel before to Cancellara and is third. «In the end I was tired and I started to have the cramps - it tells the sportman of Castelfranco Veneto - I am happy of my run and of the platform, I have tried to make something but Boonen and Cancellara they were superior, when they went off they did really very bad. This time the platform he are deserved him to me everything, so it won't speak more than that "of the train". But a thing is sure: I will return here for winning». it will Have to also make it Pozzato, put ko by a fall that he has also involved another favorite of the eve as the Spaniard Juan Anthony Flecha. For the rest, the Roubaix if the strongest men are played it and there are little space to other people's recriminations. The Italbici also consoles him for the tenth place of the eternity Fabio Baldato, to the its 14esima and last Roubaix, and for the thirteenth one of Quinziato. (Photo drawn by the official site of Tom Boonen).
Il ne fait pas la différence la Forêt d'Arenberg, où ils naufragent sur le naître les rêves Liquigas de Pippo Pozzato et Manuel Quinziato, et non plus le Carrefour de l'Arbre, le tremplin de jet en le 2006 de Fabian Cancellara. L'édition 106 de la Paris-Roubaix, la classique du pavè de 259,5 avec départ de Compiegne et j'arrive dans le vélodrome de Roubaix, il se décide à 30 kilomètres de la fin, vous lui tirez après de lieutenants de luxe comme le champion national belge Stjin Devolder et l'Australien Stuart ÒGrady, au travail pour les capitaines Tom Boonen respectifs et Fabian Cancellara, les auteurs de la fuite décisive en compagnie de notre Alessandro Ballan.Non deux portaborse quelconque, vu que le premier est rescapé du succès au Tour des Flandres et la seconde il a le numéro 1 en qualité de champion en charge. Quick Step et Csc, mais ils avaient choisi rue en faisant leurs pointes, Boonen et Cancellara, qu'ils avaient respectivement honoré le tableau d'or en 2005 et 2006. Cela pour dire comme le Roubaix ait offert le meilleur dessous le profil technique et pour donner quelques alibis en plus au troisième Alessandro Ballan dérangea, un "Flandres" dans le tiroir et sur le podium après le saut du Vélodrome gagné aux basses mains de Boonen.Proprio en 2006, l'an de la fuite solitaire de Cancellara, le trevigiano du Lampre finit troisième grâce à la disqualification de trois joints coureur devant lui, mauvais d'avoir traversé un passage au niveau fermé. Cette fois-ci Ballan n'a rien eu d'offert par la destinée, même s'il pouvait faire sûrement de plus pour éviter une arrivée si escompté. Il donne trop d'échanges et, en tactique, il mériterait un beaux quatre parce qu'il fait le gros du travail aussi dans les mètres finals, en les mettant au découvert et en le facilitant j'épointe tyrannique de Boonen, qu'en pratique il gagne pour détachement. Ballan ne met pas la roue devant non plus au Cancellara et il est troisième. "Dans la fin j'étais fatigué et je commençais à avoir les crampes - il raconte le ventottenne de Castelfranco Vénétie - je Suis content de ma course et du podium, j'ai essayé de faire quelque chose mais Boonen et Cancellara ils étaient supérieurs, quand ils se déclenchaient ils faisaient vraiment beaucoup mal. Cette fois-ci le podium je me le suis mérité tout, si il ne se parlera pas plus que ce "de train". Mais une chose est sûre: je reviendrai ici pour gagner". il Devra le faire aussi Pozzato, ko mis d'une chute qu'il a aussi impliqué un autre préféré de la veille comme l'Espagnol Juan Antonio Flecha. Pour le reste, le Roubaix si les hommes les plus forts la sont jouée et il y a peu de place aux récriminations d'autrui. L'Italbici se console pour le dixième mis de l'éternité Fabius Baldato aussi, à la sienne 14esima et derniers Roubaix, et pour le treizième de Quinziato. (Photo tirée par l'officier situé de Tom Boonen).


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13.4.08

Lorenzo: che prima!

xxolyimpicwintergames.blogspot.com_Article Luca e Corriere.it
La casa dei tre Diapason torna al successo, ma per noi italiani è il numero "sbagliato". Ti aspetti finalmente il 46 giallo simbolo di leggenda sportiva ed esce il 48 rosso. Altro che ruota di Venezia e numero mancante. Scommessa prevedile e pagata pochissimo. Jorge Giorgio Lorenzo vince nel circuito portoghese di Estoril il suo primo gran premio classe Moto Gp dopo aver dominato l'intero week end. Festa spagnola alle stelle per uno degli assi della scuola motociclistica iberica che continua a forgiare promesse a ritmo da qualifica. Lo spagnolo brucia il semaforo e parte bene, ma Pedrosa e Rossi non sono da meno e girano tranquilli alla prima curva. Timide schermaglie iniziali in cui non figura la Ducati.
Tra i primi quattro nei primi giri si affaccia anche il nostro Andrea Dovizioso, talento cristallino della bassa emiliana, che pur di tenere il passo dei primi cerca di domare la sua nervosissima Honda. Davanti scappano, Dovizioso forse chiede troppo e cade.
Rossi monta gomme più soffici, sta un po' con i primi poi supera Lorenzo e prova a fare il vuoto. Il ritmo però non è da Rossifumi ed il passo sul giro rimane alla portata. Da dietro i due iberici amministrano lo svantaggio e, per la legge dell'elastico, perdono qualche decimo sul pesarese per poi recuperarlo magicamente. Non c'è più pericolo di pioggia, esile speranza Bridgestone. Rossi finisce le gomme, Lorenzo rosicchia quel secondo di distacco in due soli giri, lo infila e se ne va. Pedrosa salito a rimorchio salta anche lui il sette volte campione del mondo. Finisce così sino al traguardo, con i toreri scatenati ed un Rossi che dovrebbe (speriamo) aver finito i tracciati ostici alla Bridgestone. Il fenomeno di Tavullia può consolarsi con la statistica: Vale resta primo anche quando le cose non girano. Primo pilota gommato Michelin a giungere sul traguardo l'anno passato, quando la rossa di Borgo Panigale gommata Bridgestone divorava l'asfalto. Quest'anno (sino ad ora) stessa identica situazione ma a ruoli invertiti: primo pilota gommato Bridgestone a giungere sul traguardo dopo gli sviluppi Michelin. Speriamo che Valentino trovi in fretta le specifiche e gli sviluppi giusti, vederlo impossibilitato a lottare è uno smacco a questo sport. A margine un'altra nota di cuore: sesta la Ducati del campione del mondo Casey Stoner anch'egli gommato Bridgestone ed anch'egli spaventosamente in ombra negli ultimi due gran premi.
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Al traguardo come in griglia di partenza. Lo spagnolo Jorge Lorenzo su Yamaha gommata Michelin, ha vinto il Gran Premio del Portogallo all'Estoril, precedendo Daniel Pedrosa su Honda Repsol e Valentino Rossi su Yamaha gommata Bridgestone. Sesto il campione del mondo Casey Stoner su Ducati. Nono Loris Capirossi su Suzuki, tredicesimo Marco Melandri su Ducati. Nella classifica del campionato ora Lorenzo, con 61 punti, appaia Dani Pedrosa. seguono Valentino Rossi con 47 e Casey Stoner con 40
PRIMA VITTORIA - Per Jorge Lorenzo è la prima vittoria in MotoGp, ancora più «saporita» perchè conquistata davanti al tradizionale avversario di casa Daniel Pedrosa. «Sono al settimo cielo» ha detto Lorenzo al termine della gara . «Il casco rosso mi porta fortuna., lo indosserò tutte le gare», ha scherzato il centauro della Yamaha, che ha chiesto scusa anche a Valentino Rossi per «una manovra rischiosa». Unica nota dolente il problema al braccio. «Fa molto male, forse domani farò l'operazione», ha annunciato lo spagnolo. ROSSI: «MI SONO DIFESO» - «Ci ho provato all'inizio, poi però mi sono dovuto solo difendere» ha spiegato Valentino Rossi commentadno il suo terzo posto. Rossi ha provato a stare in testa, ma poi ha dovuto cedere il passo a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. «È stata una gara dura. Adesso aspettiamo piste più adatte a noi». «Sono comunque salito sul podio -conclude Rossi- che era la cosa più importante».
CLASSE 250 - Nella classe 250 vittoria dello spagnolo Alvaro Bautista su Aprilia, davanti a Marco Simoncelli su Gilera e al finldandese Mika Kallio su KTM. In classifica Kallio (57 punti) scavalca Pasini (45) al comando. Segue al terzo posto l'iberico Hector Barbera a 39.
CLASSE 125 - Nella classe 125 ancora una vittoria dell'italiano Simone Corsi su Aprilia, davanti agli spagnoli Joan Olive (Derbi) e Nicolas Terol (Aprilia). In classifica Corsi primo a 59 punti, Terol secondo a 42 e Olive terzo staccato di soli due punti.


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12.4.08

La Fiamma Olimpica a Buenos Aires

xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Antonella
La fiaccola olimpica di Pechino 2008 è arrivata a Buenos Aires giovedì sera, unica tappa sudamericana del tour mondiale. Ieri la staffetta tra la "fiesta" nelle strade grazie agli 80 tedofori che hanno portato la fiaccola olimpica attraverso le vie di Buenos Aires non c'era Diego Armando Maradona. L'ex calciatore ha fatto sapere che "sarebbe stato contentissimo" di essere stato il primo tedoforo, ma aveva già un impegno in Messico, dove il club Nexaca (conosciuto come "I fulmini") gli tributerà oggi un omaggio alla carriera. Tra i tedofori doveva esserci anche l’ex centravanti della nazionale argentina, della Fiorentina e della Roma, Gabriel Omar Batistuta, che non si è però presentato all’appuntamento con la Fiaccola.
La capitale argentina è l'unica città latino-americana scelta per il passaggio della torcia simbolo delle Olimpiadi di Pechino 2008.
Dopo l'esecuzione degli inni nazionali, prima quello argentino, poi quello cinese e, quindi, dell'inno olimpico, i messaggi del presidente del Comitato Olimpico Internazionale e del governatore di Buenos Aires, Mauricio Macri. A quel punto il velista Carlos Espinola ha ricevuto la fiaccola per percorrere il primo tratto della manifestazione nel quartiere di Puerto Madero.
Per alcuni minuti, mentre transitava per il centro di Buenos Aires, anche se non per l'azione di persone esterne, ma per motivi tecnici, la torcia si è spenta. L'incidente è avvenuto nella zona della Diagonale Norte, dopo che il corteo era uscito dalla Plaza de Mayo.
L'operazione per riaccendere la torcia con la fiamma di riserva è durata qualche minuto, dopo di che la staffetta è proseguita.
Ad accompagnare la torcia, in tutto il suo percorso in territorio argentino, molti componenti della numerosa comunita' cinese.
L'ultimo degli 80 tedofori previsti era la ex tennista argentina Gabriela Sabatini che è entrata, dopo il completamento di un percorso di 13,5 chilometri, nel Club Ippico Argentino, a pochi metri dallo stadio del River Plate.
Lì le cerimonie finali e poi il trasferimento della Fiaccola in Tanzania, ottava tappa del tour mondiale della Fiamma di Beijing 2008.
The Olympic torch of the Games in Peking 2008 have arrived to Buenos Aires Thursday evening, only it covers south America of the world tour. Yesterday the relay race among her "fiesta" in the roads.
Among the 80 tedoforis that have they bring the Olympic torch through the streets in Buenos Aires there was no Diego Armando Maradona. The ex soccer player has made to know that "he would have been happy" to have been the first tedoforo, but he already had an appointment in Mexico, where the club Nexaca (known as The lightnings) a homage will render him to the career today. Among the tedoforis it had to be also us the ex center forward of the national Argentinian, of the Florentine and of the Rome, Gabriel Batistuta, that him however he is not introduced to the appointment with the Torch.
The Argentinian capital is the only city Latin American choice for the passage of the torch symbol of the Olympiads in Peking 2008.
After the execution of the hymns national Argentinian and Chinese and of the Olympic hymn, and after a message of the president of the International Olympic Committee and words of regard of the governor of Buenos Aires, Mauricio Macri, the velis Carlos Espinola has received the torch to cross the first line of the demonstration in the district of Puerto Madero.
For some minutes, while it was transiting for the center in Buenos Aires, even if not for the action of external people, but for technical motives, the torch is extinguished. The accident has happened in the zone of the Diagonal Norte, after the procession had gone out of the Plaza de Mayo. The operation to relight the torch with the backup flame has lasted a few minutes, after that the relay race is continued.
To accompany the torch, in all of his run in Argentinian territory, many components of the numerous community Chinese.
The last of the 80 anticipated tedoforis was the ex Argentinian tennis player Gabriela Sabatini that she has entered, after the completion of a run of 13,5 kilometers, in the Club Ippico Silvers, to few meters from the stadium of the River Club. There the final ceremonies and then the transfer of the Torch in Tanzania, octave covers some world tour of the Flame of Beijing 2008.
Le flambeau olympique des Jeux de Pékin 2008 est arrivé à Buenos Aires jeudi soir, étape unique Sud-américaine de la tour mondiale. Hier le relais entre le "fiesta" dans les rues.
Entre les 80 tedofori qu'ils ont ils portent le flambeau olympique à travers les voies de Buenos Aires il y n'avait pas Diego Armando Maradona. Le footballeur ancien a fait savoir qu'il aurait été content" d'avoir été le premier tedoforo, mais il avait déjà un engagement au Mexique, où le club Nexaca (connu comme Les foudres) aujourd'hui il lui rendra un hommage à la carrière. Entre les tedofori il devait être nous aussi l'avant-centre ancien de l'Argentine nationale, de la Florentine et de la Rome, Gabriel Batistuta que lui cependant il n'est pas présenté au rendez-vous avec le Flambeau.
L'Argentine capitale est la seule ville latinoamericana choisi pour le passage de la torche symbole des Olympiades de Pékin 2008.
Après l'exécution des hymnes nationaux argentins et Chinoise et de l'hymne olympique, et après un message du président du Comité olympique international, avec les et mots de salut du gouverneur de Buenos Aires, Mauricio Macri, le veliste Carlos Espinola a reçu le flambeau pour parcourir les premiéres metre de la manifestation dans le quartier de Porto Madero.
Pour quelques minutes, pendant qu'il passait pour le centre de Buenos Aires, même si pas pour l'action de gens extérieurs, mais pour motifs techniques, la torche s'est éteinte. L'accident est arrivé dans la zone du Diagonal Norte, après que le cortège était sorti du Plaza de Mayo. L'opération pour rallumer la torche avec la flamme de réserve a duré quelque minute, après de que le relais est continué.
Pour accompagner la torche, en tout son parcours en territoire argentin, beaucoup de composants de la nombreuse communauté' chinoise.
Le dernier des 80 tedofori prévus était le tennista ancien argentin Gabriela Sabatini qu'il est il entre ta, après l'achèvement d'un parcours de 13,5 kilomètres, dans le Club Hippique Argentin, à peu mètres du stade du River Club. Là les cérémonies finales et puis le déplacement du Flambeau en Tanzanie, huitain étape de la tour mondiale de la Flamme de Beijing 2008.


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11.4.08

Funamboli e acrobati olimpici

xxolympicwintergames.blogspot.com_Scatti Olimpici
Al centro di una piazza in cui si alterna la storia di un'Italia medioevale, dei comuni e di tutti gli altri periodi storici che l'hanno contraddistinta. Si vola alla velocità della luce tra passato e presente, con un fantastico Roberto Bolle a disegnar geometrie della nuova era elettronica. Nel mezzo funamboli e acrobati issano a mezz'aria e con un gioco di pesi i cinque cerchi, ispirando leggerezza e forza. Gli stessi simboli che accesi a giorno lanceranno i primi impulsi di passione olimpica. Image: archivio Luca, size 5,52 Mb, High.
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Con Antonella abbiamo pensato di ricalcare a 360° un vero e proprio sito che facesse fede ai protocolli olimpici. Per questo, ad oggi (anche su segnalazione di Fabrizio) la rarità di news riguardanti gli sport per diversamente abili sarà colmata (entro le nostre possibilità) con la stessa passione e voglia di tutte le altre tematiche, ma soprattutto... con apposite notizie! Segnaleremo a margine di ogni post o con appositi articoli i principali eventi rimandando ad uno specifico link, in pratica come in questo caso: Clicca qui!
To the center of a plaza in which the history of Italy medioevale alternates him of the communes and of all the other historical periods that have countersigned her. You flies to the speed of the light between past and present, with a fantastic Roberto Bolle to draw geometries of the new one was electronic. In the half acrobats they hoist to half air and with a game of weights the five you look for, inspiring lightness and strength. The same symbols that turned on to day will launch the first impulses of Olympic passion. Image: I file Luca, size 5,52 Mb, High.
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With Antonella we have thought about tracing to 360° a real site that did faith to the Olympic protocols. For this, to today (also on signaling of Fabrizio) the rarity of news that otherwise concern the sports for skilled will be filled (within our possibilities) with the same passion and desire of all the others thematic, but above all... with special news! We will signal the principal events to border of every post or with special articles postponing to a specific link, in practice as in this case: Click here!
Au centre d'une place dans lequel il alterne l'histoire d'une Italie medioéval, des communes et de toutes les autres périodes historiques qui l'ont marquée. Volez-les à la vitesse de la lumière entre passé et présent, avec un fantastique Roberto Bolle à dessiner géométries de la nouvelle elle était électronique. Dans les demi acrobates ils hissent au demi air et avec un jeu de poids les cinq cercles, en inspirant légèreté et force. Les mêmes symboles qu'allumé au jour ils lanceront les premières poussées de passion olympique. Image: archive de Luca, size 5,52 Mb, High.
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Avec Antonella nous avons pensé décalquer à 360° un site véritable qu'il fît foi aux protocoles olympiques. Pour celui-ci, à aujourd'hui (aussi sur communication de Fabrizio), la rareté de news concernant les sports pour différemment adroits elle sera remplie (entre nos possibilités) avec la même passion et envie de toutes les autres thématiques, mais surtout... avec nouvelles spéciales! Nous signalerons à la marge de chaque post ou avec articles spéciaux les principaux événements en renvoyant à un link spécifique, en pratique comme dans ce cas: Clique ici!


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10.4.08

San Francisco e la Fiamma Olimpica


xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Antonella
E anche la sesta tappa del viaggio della torcia di “Beijing 2008” è passato indenne.
Alle 13 ore locali (ore 20 di Greenwich) ha preso il via la staffetta della fiaccola olimpica, nell’unica tappa americana. La prima tedofora era la campionessa olimpica di nuoto Lin Li (nella foto): ha iniziato la sua corsa portando in alto la torcia, tra due ali di folla che la incoraggiavano.
Il programma iniziale, che prevedeva 10 km di staffetta, è stato, all’ultimo momento e per l’ennesima volta, modificato, il tutto per sicurezza.
Le autorità di San Francisco hanno anche annullato la prevista cerimonia di chiusura organizzata nella Baia, sostituita da un'altra all'aeroporto, prima della partenza per Buenos Aires, settima tappa in programma domani.
La staffetta americana si è svolta lontano dal centro. Il percorso, tenuto segreto, é stato modificato e accorciato, la fiaccola a un certo momento é scomparsa in un magazzino per poi ricomparire successivamente non nelle zone storiche della città ma dirottata in quartieri periferici e semideserti, costantemente protetta.
Partita da piazza Nazioni Unite, è giunta fino alla sede del Consolato cinese, per proseguire poi per l’aeroporto. Mentre sul lungomare di San Francisco attendevano da ore migliaia di manifestanti, nella zona di Chinatown la comunità cinese, la più grande d'America, festeggiava l'unica tappa americana della fiaccola di Pechino.
And also the sixth one covers some trip of the torch of "Beijing 2008" it'is passed uninjured.
To the 13 local hours (times 20 in Greenwich) he has taken the by the relay race of the Olympic torch, in the only one it covers American. The first tedofora was the Olympic champion of swimming Lin Li (in the photo): she has begun its run bringing aloft the torch among two wings of crowd that encouraged her.
The initial program, that foresaw 10 kms of relay race, has been, to the last moment and for the nth time, modified, the everything for safety. The authorities in San Francisco have also annulled the anticipated ceremony of closing organized in the Bay, replaced by another the airport, before the departure for Buenos Aires, seventh covers scheduled tomorrow.
The American relay race is developed away from the center. The run, kept secret, has been modified and shortened, the torch to a certain moment has disappeared in a store for then to reappear not subsequently in the historical zones of the city but hijacked in peripheral and almost empty districts, constantly protected.
Departed by plaza United Nations, she has come up to the center of the Chinese Consulate to continue then for the airport.
While on the waterfront in San Francisco they had been attending for times thousand of demonstrators, in the zone in Chinatown the Chinese community, the greatest of America, celebrated the only one it covers American of the torch in Peking.
Et aussi la sixième étape du voyage de la torche de "Beijing" 2008 est passé indemne.
Par 13 heures locales (heures 20 de Greenwich) il a pris le feu vert le relais du flambeau olympique, dans l'étape unique Américaine. Le premier tedofora était la championne olympique de natation Lin Li (dans la photo): elle a commencé sa course en portant en haut la torche, entre deux ailes de foule qu'ils l'encourageaient.
Le programme initial, qu'il prévoyait 10 kms de relais, il a été, au dernier moment et pour la fois énième, modifié, le tout pour sûreté. Les autorités de San Francisco ont aussi annulé la cérémonie prévue de fermeture organisée dans la Baie, remplacée par une autre l'aéroport, premier du départ pour Buenos Aires, septième étape en programme demain.
Le relais américain s'est déroulé loin du centre. Le parcours, secret tenu a été modifié et raccourci, le flambeau à un certain moment a disparu dans un magasin pour puis réapparaître pas successivement dans les zones historiques de la ville mais déroutée en quartiers périphériques et semideserti, constamment protégée.
Partie de place Nations Unies, elle est parvenue jusqu'à le le siège du Consulat chinois pour puis continuer pour l'aéroport.
Pendant que sur la promenade de San Francisco ils attendaient depuis heures milliers de manifestants, dans la zone de Chinatown la communauté chinoise, le plus grand de l'Amérique, il fêtait l'étape unique Américaine du flambeau de Pékin.