31.7.08

La favola di Sheila

Torino 2006_Gazzetta dello Sport
News circa gli sport per diversamente abili in attesa delle Paralimpiadi. Clicca qui, qui, qui e qui.
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Cambia disciplina olimpica e decide di affrontare -a 39 anni- una nuova edizione dei Giochi arrivando a vendere la casa per pagarsi le lezioni. E' incredibile come la passione possa spingere l'essere umano verso limiti a volte ritenuti impensabili.
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Nessuno incarna lo spirito olimpico come Sheila Taormina. A Pechino questa 39enne americana conquisterà un singolare record, diventando la prima donna della storia a partecipare a quattro Olimpiadi in tre sport diversi. Dopo nuoto (Atlanta '96) e triathlon (Sydney 2000 e Atene '04), in Cina sarà in gara nel pentathlon moderno. E per amore della competizione ha dimostrato di essere pronta a rinunciare a tutto. La prima esperienza olimpica di Sheila, nata nel Michigan, ma laureata alla University of Georgia, è di quelle da ricordare: ad Atlanta '96 sale sul gradino più alto del podio con la staffetta 4x200 stile libero americana, che in finale batte la Germania di Franziska Van Almsick e l'Australia. A Sydney 2000 sceglie il triathlon, sport al debutto, e conclude sesta. Nel 2004 si presenta ad Atene dopo aver vinto il titolo mondiale, ma in Grecia incappa in una cocente delusione finendo al 23° posto. A 35 anni, dopo tre Olimpiadi, potrebbe anche bastare così. La Taormina invece non solo non si ritira, ma decide anche di cambiare sport dopo essersi innamorata del pentathlon, disciplina creata da Pierre De Coubertin (proprio lui, il padre delle Olimpiadi moderne, ndr) che mette insieme equitazione, nuoto, scherma, tiro a segno e corsa. L'atleta Usa, inserita dalla rivista Time Magazine al 21° posto fra le 100 stelle dei Giochi di Pechino, non sa però nulla di equitazione, scherma e tiro a segno, e per pagarsi le lezioni di questi sport (circa 60mila dollari l'anno) nel 2006 arriva addirittura a vendere la casa. "L'ho venduta ad un prezzo molto più basso di quanto mi aspettassi - spiega Sheila nel suo blog -, ma questo è il tipo di decisone che devi prendere quando insegui un obiettivo più grande. Il mio è quello di andare a Pechino, divertirmi come feci la prima volta alle Olimpiadi, ma soprattutto vincere". Sheila preferisce concentrarsi sul suo nuovo sport, il pentathlon moderno. Nella squadra americana farà un po' da mamma, visto che la sua compagna, Margaux Isaksen, ha 16 anni. "Io sono vecchia e stanca - ha scherzato la Taormina -, lei giovane e piena di energie. Ho l'età di sua madre. Comunque vada a Pechino parte della mia missione l'ho già realizzata: volevo rompere la convinzione che a 39 anni una persona è troppo vecchia per imparare un nuovo sport, e quella secondo cui ci vogliono almeno dieci anni per apprendere una disciplina. Ora mi sto allenando per migliorare quel tanto che basta per avere una chance per il podio. Potrei vincere, ma anche arrivare ultima. In fondo questo è lo sport". Il barone De Coubertin sarebbe fiero di lei.

29.7.08

Da icona a scatolone: il Villaggio olimpico

Torino 2006_Roberto Beccantini
L'inaugurazione di un villaggio olimpico è una festa senza eguali. Antonella ha avuto la fortuna di viverla in prima persona, io purtroppo, ero ancora in viaggio pronto a sbarcare nella città olimpica; nella fattispecie Torino 2006. A Torino sentendo chi vi partecipò fu una fucina di emozioni, figurarsi "la prima" di un Villaggio olimpico nell' Olimpiade estiva. A Pechino più fattori si condensano tra di loro: Olimpiade quindi sport, politica, "trade" e inquinamento. Il bello ed il brutto anche se, raccontando i Giochi, si vorrebbe sempre parlare soltanto del fascino Olimpico. In tal caso più di altre volte resta maggiormente difficile, ma ciò non toglie la grande festa in cui la città di Pechino è spettatrice e, soprattutto, artefice. L'Olimpiade cinese nel bene e nel male è e sarà tutto questo. A sintetizzarla, a ricordare il Villaggio olimpico tra presente e passato uno splendido articolo di Roberto Beccantini. Buona lettura.
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In principio sì, era un villaggio. Oggi è molto di più, uno scatolone di mondo, come quello che la Cina ha inaugurato ieri, a Pechino, per annunciare a tutti che ormai ci siamo, e l’8 agosto, finalmente, si comincia. Sorge nel cuore del cuore dei Giochi, non lontano dal Nido d’uccello, lo stadio per l’atletica, e il Cubo d’Acqua, l’impianto del nuoto. Ospiterà 16.800 fra atleti e dirigenti; l’apertura ha sempre l’aria solenne di un varo, solo che il bastimento non si muove, resterà lì, immobile, a vader passare il mare della vita e dello sport. Sono stati i campioni cinesi Yao Ming (basket) e Liu Xiang (110 ostacoli) a battezzarne gli umori e i sapori, nessuno in smoking ma tutti in smog, data la foschia che gravava sulla cerimonia, roba appiccicosa e infìda, argomento che ha scatenato dibattiti e promosso crociate, ma si sa come vanno a finire queste cose: esattamente come cominciano. Un gran ballo in mascherina.Il villaggio olimpico non è più una cartolina dall’Olimpiade come una volta, quando appese alle porte non c’erano nemmeno le guardie; o se c’erano, facevano cucu. Uno dei primi risale a Londra 1908, i Paesi in lizza erano ventitré e gli atleti, duemila: numeri da albergo, per noi condomini del terzo millennio. Ad Amsterdam, gli organizzatori non si preoccuparono di costruirlo e così italiani e statunitensi alloggiarono sulla nave che li aveva condotti in Olanda. Altra musica, nel 1932 a Los Angeles. Sono i Giochi di Luigi Beccali, medaglia d’oro nei 1500 metri. A mano a mano che la tecnologia scarta e ingoia il romanticume decoubertiniano, ecco il tocco da Hollywood di un villaggio maliziosamente abbinato allo spazio e al tempo, oltre cinquecento villette in stile coloniale spagnolo sui pendii di Baldwin Hills.Adesso, entri e trovi poli-chiese, poli-ristoranti, palestre spaziali e sale giochi non meno sofisticate della cabina di controllo a Houston. E se c’è un problema, basta pigiare il mouse: Internet, e così sia. Allora, era come andare sulla luna e fare picnic tutti insieme, i protagonisti e i guardoni. Per gli americani, l’Olimpiade più bella è stata quella di Roma. La guerra aveva lasciato macerie e divisioni, l’Italia si era messa a correre verso il boom. Vinse, come ha ricordato Giampiero Boniperti, lo spirito di solidarietà. Poveri, ma belli. Il «presepe» sorse nel quartiere Flaminio. I villaggi sono palestre e talami, e già all’epoca favorivano la libera circolazione delle idee, oltre che dei baci. Nulla puzzava di filo spinato o di metal detector; c’erano confini, non dogane. Livio Berruti e Wilma Rudolph non potevano giocare ai fidanzatini di Peynet se non dentro quell’aura magica, lieve ed elegante come la loro falcata.Bei tempi. Bellissimi. Purtroppo, altri tempi. La cesura fra com’era (il villaggio) e cosa sarebbe diventato, la soffrimmo, tutti, a Monaco di Baviera. Sulla carta, e non solo, la Germania Ovest li aveva fortemente voluti, i Giochi, per lucidare l’immagine. Patti chiari e ordine, tassativo, di chiudere un occhio di fronte a quegli atleti che di notte, dopo un po’ di birre o un po’ di sesso, scavalcavano la rete di recinzione pur di scansare i canonici check-point. I volontari addetti alla sorveglianza erano equipaggiati solo con una radio ricetrasmittente. Sino alle 4,30 del mattino del 5 settembre 1972. L’irruzione del commando di fedayn di «Settembre Nero»; obiettivo, la palazzina d’Israele, al numero 31 di Connollystrasse. Scoppia l’apocalisse. Fra l’assedio, l’inseguimento all’aeroporto, le trattative e l’epilogo, sanguinoso, i morti ammazzati saranno in tutto diciassette: undici israeliani (due dei quali al villaggio), cinque terroristi e un agente di polizia. Punto e a capo. Da quel giorno, e da quel bilancio, il villaggio è diventato un’altra cosa, un altro mondo. Un «atletificio» sempre più di lusso ma sempre più isolato. Accessibile se non al prezzo di spogliarelli elettronici e code barbare. La memoria corre un po’ qui e un po’ là, alle caste dolcezze fra Emil Zatopek e la sua Dana cacciatrice (giavellotto), conosciuta a Helsinki 1952, e alle conferenze improvvisate a ridosso di una delle finestre-oblò che, generose, gonfiavano i fogli dei taccuini. I gavettoni, beati loro, non moriranno mai. E così le gaffe, gli scherzi, la promiscuità della meglio gioventù. Le polemiche, anche. La più classica coinvolgeva i nostri calciatori, troppo snob per accettare la caotica anarchia di quel formicaio. C’è chi ricorda, con emozione, i corvi e le biciclette di Tokyo e chi, con realismo, gli arresti domiciliari ai quali da Barcellona 1992 si è sottoposto di sua spontanea volontà il Dream Team del basket Usa, purché il carcere fosse il più lussuoso hotel della città. In albergo andrà anche Roger Federer. Non si vive di solo cemento armato. Di solito, al villaggio si ritira il presidente del Cio, Jacques Rogge. Basterà girare attorno a uno dei quarantadue blocchi per finire sotto controllo se non, addirittura, sotto tiro. L’aria dei villaggi d’antan, lo smog di Pechino. A modo suo, una parabola e una metafora. L’abito non farà il monaco, ma Monaco ha di sicuro e per sempre sfatto un rapporto che era, soprattutto, d’amicizia, fra noi e loro, e di complicità fra noi e «lui».

25.7.08

Colui che vinse e perse la vittoria

Torino 2006_ Memorandom
Grazie a Paola per averci permesso di riprendere questo post direttamente dal suo blog.
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Quel giorno
di cento anni fa - 24 luglio 1908 - allo stadio di White City, a Londra, c’era l’arrivo della
maratona.Un maratoneta italiano, Dorando Pietri, garzone di una pasticceria di Carpi , con il numero 19, entrò per primo nello stadio.Aveva fatto il vuoto dietro di sé, poiché l’avversario più vicino, lo statunitense John Hayes, era circa 10 minuti di distanza. Quando mancavano pochi di chilometri all'arrivo Pietri si trovò a fare i conti con l'enorme dispendio di energie e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada.I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma faticava a reggersi in piedi da solo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo.Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l'arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto.Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella.Il suo tempo finale fu di 2h54'46"4 su 42,195 km. Carlo Monti racconta dopo aver parlato con lo stesso Pietri "... Dopo un primo collasso, in un eccesso di scrupolo, il primo impulso dei commissari inglesi fu sottrarre la regina allo spettacolo più traumatico, la morte , a terra, dell’atleta. Poi, come riporta correttamente il rapporto ufficiale, prevalse l‘idea che ad un atleta che tanto soffriva non si potesse negare di toccare un traguardo praticamente raggiunto....” . Link qui. La storia qui e qui; la foto piu' famosa qui e lo splendido filmato dell'arrivo qui. Link del centenario, qui.

24.7.08

Varata la delegazione azzurra

Passion Still Lives Here_CONI
L’Italia per Pechino è fatta, con una percentuale record di donne (il 39%) e un numero di atleti, 347 (215 maschi e 132 femmine), che non è quello record di Atene 2004 solo perchè manca all’appello qualche squadra (quella di basket su tutti). La Giunta Nazionale del Coni, al termine della riunione di oggi, ha formalizzato le candidature delle varie federazioni senza soprese particolari: per l’atletica, ad esempio, sono stati inseriti in squadra quattro dei cinque considerati in sospeso (l’ostacolista Micol Cattaneo, il marciatore Jean Jacques Nkouloukidi, i maratoneti Ottavio Andriani e Ruggero Pertile), mentre non ha trovato conferma la candidatura dell’ostacolista dei 400 Benedetta Ceccarelli, così come quella dell’ottocentista Lukas Rifesser (quest’ultima maturata come evoluzione delle gare della seconda giornata degli Assoluti). Proprio l’atletica, con 49 azzurri (27 uomini e 22 donne) ha il numero più alto di rappresentanti in Cina, davanti al nuoto (33, 21+12) ed il canottaggio (23, 20+3). Segue poi il calcio (22), la ginnastica (29, 7+12), la vela (18, 11+7), il ciclismo (12+5), la canoa (16, 10+6), la scherma (16, 10+6), la pallanuoto maschile e femminile (13), la pallavolo maschile e femminile (12) e via elencando, fino al badminton con la sola Agnese Allegrini.Questa la lista dei 347 atleti italiani che prenderanno parte alle gare delle Olimpiadi di Pechino 2008. Ne fanno parte 12 riserve che, in quattro sport (calcio, canottaggio, ciclismo e scherma) viaggiano al seguito delle squadre, e un’atleta, Nadia Cortassa del triathlon, ancora in attesa dell’idoneità agonistica (temporaneamente sospesa):

ATLETICA (49): Uomini (27): Ottavio Andriani (maratona), Stefano Baldini (maratona), Andrea Bettinelli (alto), Ivano Brugnetti (marcia), Diego Cafagna (marcia), Filippo Campioli (alto), Fabio Cerutti (100 e 4X100), Maurizio Checcucci (4X100), Simone Collio (100 e 4X100), Marco De Luca (marcia), Emanuele Di Gregorio (4X100), Massimiliano Donati (4X100), Fabrizio Donato (triplo), Giuseppe Gibilisco (asta), Andrew Howe (lungo), Hannes Kirchler (disco), Claudio Licciardello (400), Marco Lingua (martello), Jean Jacques Nkouloukidi (marcia), Christian Obrist (1500), Ruggero Pertile (maratona), Jacques Riparelli (4X100), Giorgio Rubino (marcia), Alex Schwazer (marcia), Alessandro Talotti (alto), Matteo Villani (3000 siepi); - Donne (22): Audrey Alloh (4X100), Giulia Arcioni (4X100), Zahra Bani (giavellotto), Vincenza Calì (200 e 4X100), Micol Cattaneo (100 hs.), Clarissa Claretti (martello), Elisa Cusma Piccione (800), Antonietta Di Martino (alto), Bruna Genovese (maratona), Martina Giovanetti (4X100), Libania Grenot (400), Manuela Grillo (4X100), Anna Incerti (maratona), Assunta Legnante (peso), Magdelin Martinez (triplo), Anita Pistone (100 e 4X100), Elisa Rigaudo (marcia), Elena Romagnolo (3000 siepi), Chiara Rosa (peso), Silvia Salis (martello), Vincenza Sicari (maratona), Silvia Weissteiner (5000);


BADMINTON (1): Donne (1): Agnese Allegrini;


CALCIO (18) + 4 riserve: Uomini (18) + 4 riserve: Ignazio Abate, Robert Acquafresca, Salvatore Bocchetti, Luca Cigarini, Andrea Coda, Andrea Consigli, Domenico Criscito, Paolo De Ceglie, Lorenzo De Silvestri, Daniele Dessena, Sebastian Giovinco, Claudio Marchisio, Riccardo Montolivo, Marco Motta, Antonio Nocerino, Tommaso Rocchi, Giuseppe Rossi, Emiliano Viviano; Riserve: Antonio Candreva, Andrea Ranocchia, Andrea Russotto, Salvatore Sirigu;


CANOA KAYAK (16): Uomini (10): Franco Benedini (velocità), Andrea Facchin (velocità), Luca Piemonte (velocità), Alberto Ricchetti (velocità), Antonio Rossi (velocità), Antonio Massimiliano Scaduto (velocità), Michele Zerial (velocità), Andrea Benetti (slalom), Erik Masoero (velocità), Daniele Molmenti (velocità); Donne (6): Stefania Cicali (velocità), Alessandra Galiotto (velocità), Alice Fagioli (velocità), Josefa Idem (velocità), Fabiana Sgroi (velocità), Maria Cristina Giai Pron (slalom);


CANOTTAGGIO (19) + 4 riserve: Uomini (16) + 4 riserve: Luca Agamennoni, Catello Amarante, Salvatore Amitrano, Alberto Carboncini, Giuseppe De Vita, Rossano Galtarossa, Raffaello Loenardo, Elia Luini, Bruno Mascarenhas, Marcello Miani, Carlo Mornati, Niccolò Mornati, Simone Raineri, Alessio Sartori, Simone Venier, Jiri Vlcek; Riserve: Lorenzo Bertini, Dario Dentale, Luca Ghezzi, Daniele Gilardoni; - Donne (3): Gabriella Bascelli, Elisabetta Sancassani, Laura Schiavone;


CICLISMO (16) + 1 riserva: Uomini (11) + 1 riserva: Paolo Bettini (strada), Marzio Bruseghin (strada), Damiano Cunego (strada), Franco Pellizotti (strada), Davide Rebellin (strada), Marco Aurelio Fontana (cross country), Yader Zoli (cross country), Roberto Chiappa (pista), Angelo Ciccone (pista), Fabio Masotti (pista), Manuel De Vecchi (BMX); Riserva: Vincenzo Nibali (strada); Donne (5): Marta Bastianelli (strada), Noemi Cantele (strada), Tatiana Guderzo (strada), Eva Lechner (cross country), Vera Carrara (pista);


GINNASTICA (19): Uomini (7): Matteo Angioletti (artistica), Alberto Busnari (artistica), Igor Cassina (artistica), Andrea Coppolino (artistica), Matteo Morandi (artistica), Enrico Pozzo (artistica), Flavio Cannone (trampolino); Donne (12): Francesca Benolli (artistica), Monica Bergamelli (artistica), Sara Bradaschia (artistica), Vanessa Ferrari (artistica), Carlotta Giovannini (artistica), Lia Parolari (artistica), Elisa Blanchi (ritmica), Fabrizia D’Ottavio (ritmica), Marinella Falca (ritmica), Daniela Masseroni (ritmica), Elisa Santoni (ritmica), Anzhelika Savrayuk (ritmica);


JUDO LOTTA KARATE (10): Uomini (6): Paolo Bianchessi (judo), Giovanni Nicola Casale (judo), Giuseppe Maddaloni (judo), Roberto Meloni (judo), Andrea Minguzzi (lotta greco-romana), Daigoro Timoncini (lotta greco-romana); Donne (4): Lucia Morico (judo), Giulia Quintavalle (judo), Ylenia Scapin (judo), Michela Torrenti (judo);


NUOTO (33): Uomini (21): Mattia Aversa, Marco Belotti, Niccolò Beni, Alessio Boggiatto, Paolo Bossini, Emiliano Brembilla, Alessandro Calvi, Nicola Cassio, Federico Colbertaldo, Mirco Di Tora, Loris Facci, Christian Galenda, Damiano Lestingi, Filippo Magnini, Luca Marin, Mattia Nalesso, Matteo Pelliciari, Samuel Pizzetti, Massimiliano Rosolino, Michele Santucci, Alessandro Terrin; Donne (12): Romina Armellini, Ilaria Bianchi, Alice Carpanese, Paola Cavallino, Cristina Chiuso, Erika Ferraioli, Alessia Filippi, Roberta Panara, Federica Pellegrini, Maria Laura Simonetto, Renata Spagnolo, Flavia Zoccari


NUOTO SINCRONIZZATO (2) Donne (2): Beatrice Adelizzi, Giulia Lapi;


TUFFI (8) Uomini (3): Francesco Dell’Uomo, Nicola Marconi, Tommaso Marconi; Donne (5): Noemi Batki, Tania Cagnotto, Francesca Dallapè, Maria Elisabetta Marconi, Valentina Marocchi;


NUOTO DI FONDO (2): Uomini (1): Valerio Cleri; Donne (1): Martina Grimaldi;


PALLANUOTO (26): Uomini (13): Alberto Angelini, Fabio Bencivenga, Leonardo Binchi, Fabrizio Buonocore, Alessandro Calcaterra, Luigi Di Costanzo, Maurizio Felugo, Valentino Gallo, Andrea Mangiante, Federico Mistrangelo, Leonardo Sottani, Stefano Tempesti, Fabio Violetti; Donne (13): Silvia Bosurgi, Chiara Brancati, Elisa Casanova, Tania Di Mario, Teresa Frassinetti, Elena Gigli, Martina Miceli, Maddalena Musumeci, Francesca Pavan, Cinzia Ragusa, Federica Rocco, Erzsebet Valkai, Manuela Zanchi;


PALLAVOLO (24): Uomini (12): Emanuele Birarelli, Vigor Bovolenta, Alberto Cisolla, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Mauro Gavotto, Matteo Martino, Luigi Mastrangelo, Marco Meoni, Alessandro Paparoni, Valerio Vermiglio, Hristo Zlatanov; Donne (12): Taismary Aguero, Jenny Barazza, Paola Cardullo, Nadia Centoni, Paola Croce, Francesca Ferretti, Simona Gioli, Martina Guiggi, Eleonora Lo Bianco, Serena Ortolani, Francesca Piccinini, Manuela Secolo;


BEACH VOLLEY (2) Uomini (2): Eugenio Amore, Riccardo Lione;


PENTATHLON MODERNO (4): Uomini (2): Nicola Benedetti, Andrea Valentini; Donne (2): Sara Bertoli, Claudia Corsini; PESISTICA (4): Uomini (3): Moreno Boer, Giorgio De Luca, Vito Dellino Donne (1): Jenny Pagliaro;


PUGILATO (6): Uomini (6): Roberto Cammarelle, Alessio Di Savino, Jahyn Vittorio Parrinello, Vincenzo Picardi, Clemente Russo, Domenico Valentino;


SCHERMA (13) + 3 riserve: Uomini (8) + 2 riserve: Andrea Baldini (fioretto), Diego Confalonieri (spada), Aldo Montano (sciabola), Andrea Occhiuzzi (sciabola), Alfredo Rota (spada), Salvatore Sanzo (fioretto), Matteo Tagliariol (spada), Luigi Tarantino (sciabola); Riserve: Stefano Carozzo, Giampiero Pastore; Donne (5) + 1 riserva: Ilaria Bianco (sciabola), Margherita Granbassi (fioretto), Gioia Marzocca (sciabola), Giovanna Trillini (fioretto), Valentina Vezzali (fioretto); Riserva: Ilaria Salvatori;


SPORT EQUESTRI (6): Uomini (5): Pier Luigi Sangiorgi (dressage), Stefano Brecciaroli (completo), Juan Carlos Garcia (completo), Fabio Magni (completo), Roberto Rotatori (completo); Donne (1): Vittoria Panizzon (completo);


TAEKWONDO (3): Uomini (2): Leonardo Basile, Mauro Sarmiento; Donne (1): Veronica Calabrese;


TENNIS (8): Uomini (3): Simone Bolelli, Andreas Seppi, Potito Starace; Donne (5): Sara Errani, Flavia Pennetta, Mara Santangelo, Francesca Schiavone, Roberta Vinci;


TENNISTAVOLO (3): Uomini (1): Mihai Bobocica; Donne (2): Nikoleta Stefanova, Wen Ling Tan Monfardini;


TIRO A SEGNO (7): Uomini (5): Mauro Badaracchi (pistola), Francesco Bruno (pistola), Niccolò Campriani (carabina), Marco De Nicolo (carabina), Vigilio Fait (pistola);Donne (2): Maura Genovesi (pistola), Valentina Turisini (carabina);


TIRO A VOLO (8): Uomini (6): Andrea Benelli (skeet), Francesco D’Aniello (double trap), Daniele Di Spigno (double trap), Ennio Falco (skeet), Erminio Frasca (fossa), Giovanni Pellielo (fossa); Donne (2): Chiara Cainero (skeet), Deborah Gelisio (fossa);


TIRO CON L’ARCO (6): Uomini (3): Ilario Di Buò, Marco Galiazzo, Mauro Nespoli; Donne (3): Pia Carmen Lionetti, Elena Tonetta, Natalia Valeeva;


TRIATHLON (4): Uomini (2): Emilio D’Aquino, Daniel Fontana; Donne (2): Charlotte Bonin, Nadia CortassaVELA (18): Uomini (11): Edoardo Bianchi, Fabian Heidegger, Francesco Marcolini, Diego Negri, Giorgio Poggi, Diego Romero, Gianfranco Sibello, Piero Sibello, Andrea Trani, Luigi Viale, Gabrio Zandonà; Donne (7): Chiara Calligaris, Giulia Conti, Giovanna Micol, Larissa Nevierov, Giulia Pignolo, Francesca Scognamillo, Alessandra Sensini.

23.7.08

Beijing 2008: calendario delle competizioni

Passion_Still_Lives_Here_ Article Antonella
Tra 15 giorni inizieranno le Olimpiadi di Pechino. Noi di "Passion Still Lives Here" cercheremo, con ogni mezzo, di aggiornare il nostro blog con i risultati delle diverse competizioni in tempo... quasi reale!
Ad aprire questa carovana sulle Olimpiadi, non poteva che essere il calendario delle competizioni, corredato dalle curiosità rispetto ai Giochi di Atene. A poco a poco scopriremo i siti di gara e gli atleti che prenderanno parte ai Giochi. Continuate a seguirci!
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Atletica
Luogo di gara:
National Stadium
Giorni di gara: da venerdì 15 a Domenica 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Introduzione della prova dei 3.000 siepi donne

Badminton
Luogo di gara:
Beijing University of Technology Gymnasium
Giorni di gara: da sabato 9 a domenica 17 agosto
Novità rispetto ad Atene: Ogni incontro verrà disputato col sistema “rally point” (senza cambio volano al servizio) e aggiudicato al meglio dei tre set fino a 21 punti

Baseball
Luogo di gara:
Wukesong Baseball Field
Giorni di gara: dal 13 al 16, dal 18 al 20, il 22 ed il 23 agosto

Beach Volley
Luogo di gara:
Changyang Park Beach Volleyball Ground
Giorni di gara: dal 9 al 22 agosto
Novità rispetto ad Atene: Le 24 squadre (uomini e donne) saranno sorteggiate in 6 gironi da 4. le migliori due di ogni girone e le due migliori terze accederanno agli ottavi. Le altre 4 terze si sfideranno ad eliminazione diretta (accoppiamenti a sorteggio) per qualificare le ultime due che accederanno agli ottavi. Dagli ottavi di finale, eliminazione diretta fino alla finale.

Calcio
Luogo di gara:
National Stadium - Tianjin Olympic Centre Stadium - Qinhuangdao Olympic Sports Centre Stadium - Olympic Sports Centre Stadium - Workers' Stadium - Shenyang Olympic Sports Centre Stadium - Shanghai Stadium
Giorni di gara: 6 e 7, 9 e 10, 15 e 16, 18 e 19, 21, 22 e 23 agosto
Novità rispetto ad Atene: Aumento da 10 a 12 squadre nel torneo donne. Sempre nel torneo donne la formula sarà con un primo turno con 3 gironi da 4 squadre. Passano ai quarti la prima, la seconda e le migliori terze. Dai quarti in poi, eliminazione diretta.

Canoa-Kayak
Luogo di gara:
Giorni di gara: dall’11 al 14 e dal 18 al 23 agosto
Novità rispetto ad Atene: Le gare si svolgeranno al pomeriggio e non al mattino. Il luogo di gara sarà condiviso con le competizioni di nuoto di fondo e, per la canoa slalom, anche con quelle di canottaggio.

Canottaggio
Luogo di gara:
Shunyi Olympic Rowing-Canoeing Park
Giorni di gara: dal 9 al 14, il 16 ed il 17 agosto
Novità rispetto ad Atene: Le gare si svolgeranno al pomeriggio e non al mattino. Il luogo di gara sarà condiviso con le competizioni di canoa slalom e di nuoto di fondo.

Ciclismo
Luogo di gara:
Laoshan Velodrome - Laoshan Mountain Bike Course - Laoshan Bicycle Moto - Ciclismo strada: Yongdingmen-Juyongguan Great Wall Square
Giorni di gara: 9, 10, 13 e dal 15 al 23 agosto
Novità rispetto ad Atene: Eliminate due gare: 500m da fermo donne e 1.000 m da fermo uomini. Nella corsa a punti è cambiato il regolamento tecnico: vengono attribuiti 20 punti di abbuono a chi conquista il giro.

Ginnastica
Luogo di gara:
National Indoor Stadium - Beijing University of Technology Gymnasium
Giorni di gara: 9, 10, dal 12 al 19 e dal 21 al 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Nell’artistica i giorni di gara per le prove individuali sono aumentati da 2 a 3. Le sessioni di gara per le finali di Squadra e Concorso Generale sono state spostate dalla sera alla mattina. Nel trampolino i giorni di gara sono aumentati da 2 a 3. Le finali saranno immediatamente a seguire delle finali individuali di Artistica nello stesso impianto. Nella ritmica aumento di due squadre da 10 a 12 nella prova a squadre. Inoltre il programma individuale prevede un Concorso Generale con prove di nastri, cerchi, clavette e funi (quest’ultime al posto delle palle).

Hockey
Luogo di gara:
Olympic Green Hockey Field
Giorni di gara: dal 10 al 15 e il 22 e 23 agosto
Novità rispetto ad Atene: Aumento da 10 a 12 squadre nel torneo donne. Per le donne sarà usato lo stesso format di gara degli uomini.

Judo
Luogo di gara:
University of Science and Technology Beijing Gymnasium
Giorni di gara: dal 9 al 15 agosto
Novità rispetto ad Atene: L’impianto di gara sarà condiviso con il Taekwondo
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Lotta
Luogo di gara:
China Agriculture University Gymnasium
Giorni di gara: dal 12 al 14, il 16 e 17 e dal 19 al 21 agosto
Novità rispetto ad Atene: Ogni giorno di competizione si concluderà con l’assegnazione di una medaglia e ogni categoria di peso esaurirà la propria gara in una sola giornata anziché in due. Inoltre, per il terzo e quarto posto verranno assegnate due medaglie di bronzo per ogni evento.

Nuoto
Luogo di gara:
National Aquatics Centre
Giorni di gara: dal 9 al 17 agosto
Novità rispetto ad Atene: Le finali si svolgeranno al mattino e non alla sera.

Nuoto di Fondo
Luogo di gara:
Shunyi Olympic Rowing-Canoeing Park
Giorni di gara: il 20 e 21 agosto
Novità rispetto ad Atene: Nuova specialità sulla distanza dei 10 km. per uomini e donne

Nuoto Sincronizzato

Luogo di gara:
National Aquatics Centre
Giorni di gara: dal 17 al 19 ed il 21 e 22 agosto
Novità rispetto ad Atene: Le gare si svolgeranno in una piscina diversa da quella del nuoto anche se nello stesso impianto.

Pallacanestro

Luogo di gara:
Wukesong Indoor Stadium
Giorni di gara: dal 9 al 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Un solo luogo di gara anziché due. Sono stati eliminati gli incontri di classificazione dal 5° al 12° posto.

Pallamano
Luogo di gara:
National Indoor Stadium - Olympic Sports Centre Gymnasium
Giorni di gara: dal 9 al 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Aumento da 10 a 12 squadre nel torneo donne. I due tornei, donne e uomini, adotteranno la stessa formula.

Pallanuoto
Luogo di gara:
Yingdong Natatorium
Giorni di gara: dal 10 al 22 ed il 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Per la prima volta le finali non saranno disputate nell'impianto che ha ospitato le gare di nuoto ma in un impianto separato.

Pallavolo
Luogo di gara:
Beijing Institute of Technology Gymnasium - Capital Indoor Stadium
Giorni di gara: dal 9 al 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Due impianti di gara separati per uomini e donne.

Pentathlon Moderno
Luogo di gara:
Olympic Sports Centre Stadium - Yingdong Natatorium - Fencing Hall
Giorni di gara: il 21 e 22 agosto
Novità rispetto ad Atene: La quota complessiva è stata aumentata di 8 atleti, 4 donne e 4 uomini

Pesi
Luogo di gara:
Beijing University of Aeronautics & Astronautics Gymnasium
Giorni di gara: dal 9 al 13 e dal 15 al 19 agosto

Pugilato
Luogo di gara:
Workers' Indoor Arena
Giorni di gara: dal 9 al 20 e dal 22 al 24 agosto
Novità rispetto ad Atene: Il punteggio sarà reso pubblico nel corso dell’incontro. Un mese prima dei Giochi verrà fatto il sorteggio per gli accoppiamenti. Sarà adottato un sistema automatico di sorteggio sia per i pugili sia per i giudici.

Scherma
Luogo di gara:
Fencing Hall
Giorni di gara: dal 9 al 17 agosto
Novità rispetto ad Atene: Il luogo di gara sarà condiviso con la prova di scherma e di tiro del Pentathlon Moderno. La quota complessiva di atleti è stata aumentata di 12 unità. Il fioretto donne a squadre e la sciabola donne a squadre sostituiscono nel programma il fioretto uomini a squadre e la spada donne a squadre. La moviola a disposizione dei giudici per rivedere le azioni.

Softball
Luogo di gara:
Fengtai Softball Field
Giorni di gara: dal 12 al 18 ed il 20 e 21 agosto

Sport Equestri
Luogo di gara:
Hongkong Equestrian Venues
Giorni di gara: dal 9 al 20 agosto

Taekwondo
Luogo di gara:
University of Science and Technology Beijing Gymnasium
Giorni di gara: dal 20 al 23 agosto
Novità rispetto ad Atene: La quota complessiva è aumentata di 4 atleti, 2 donne e 2 uomini.

Tennis
Luogo di gara:
Peking University Gymnasium - Olympic Green Tennis Centre
Giorni di gara: dal 10 al 17 agosto

Tennistavolo
Luogo di gara:
Peking University Gymnasium
Giorni di gara: dal 13 al 23 agosto
Novità rispetto ad Atene: La prova a squadre sostituisce il doppio. Nuovo format per la gara a squadre: primo turno con 4 gironi da 4, si qualificano ai quarti di finale le prime due di ogni girone. Dai quarti di finale eliminazione diretta.

Tiro a Segno
Luogo di gara:
BJ Shooting Range Hall
Giorni di gara: dal 9 al 17 agosto
Novità rispetto ad Atene: Una gara in meno nel programma: bersaglio mobile uomini 10m. Nelle gare da 25 m. in finale verranno sparati 20 colpi, in 4 serie da 5.

Tiro a Volo
Luogo di gara:
BJ Shooting Range CTF
Giorni di gara: dal 9 al 12 e dal 14 al 16 agosto
Novità rispetto ad Atene: Una gara in meno nel programma: il double trap donne.

Tiro con l'Arco
Luogo di gara:
Olympic Green Archery Field
Giorni di gara: dal 9 al 15 agosto
Novità rispetto ad Atene: L’arciere che supera i 32mi di finale gareggerà immediatamente nei 16mi senza attendere la conclusione generale del girone eliminatorio. L’ordine di tiro sarà dato dalla classifica che emerge dalle gare di qualificazione. Inoltre, il numero di frecce per l’eliminazione individuale è cambiato da 18 a 12 mentre per la prova a squadre il numero di frecce è diminuito da 27 a 24, con 4 serie da 6 frecce.

Triathlon
Luogo di gara:
Changping Triathlon Course - (Bacino di Shisanling)
Giorni di gara: 18 e 19 agosto
Novità rispetto ad Atene: La quota complessiva è aumentata di 10 atleti, di cui 5 donne e 5 uomini.

Tuffi
Luogo di gara:
National Aquatics Centre
Giorni di gara: dal 10 al 13 e dal 15 al 23 agosto

Vela
Luogo di gara:
Qingdao International Marina
Giorni di gara: dal 9 al 21 agosto
Novità rispetto ad Atene: Cinque aeree di competizione, incluso il percorso per la gara finale che assegna le medaglie. Sono state cambiate alcune imbarcazioni nel programma: Neyl Pride (RS:X) sostituisce il Mistral, Laser uomini sostituisce il Finn uomini, Laser Radial donne sostituisce l’Europa donne, il Finn misto sostituisce il Laser misto.

21.7.08

Acuto di Rossi a Laguna Seca

Passion_Still_Lives_Here_Gazzetta dello Sport
Valentino Rossi torna alla vittoria e lo fa nel modo più dolce possibile: sfata il tabù di Laguna Seca, pista sulla quale non aveva mai trionfato prima d'ora, e lo fa battendo Casey Stoner, il suo principale rivale nella lotta per il Mondiale della MotoGP. Il momento decisivo della gara americana è arrivato a 8 giri dalla fine, quando Stoner ha commesso l'errore decisivo mentre era in fuga insieme al "Dottore". L'australiano della Ducati è uscito di pista, andando a finire in terra insieme alla sua moto: si è rialzato e ha difeso la seconda posizione dal possibile ritorno di Vermeulen fino al traguardo, ma ormai Rossi era troppo lontano per tentare una rimonta. Rimonta che si fa più complicata anche nel Mondiale: Stoner, al terzo posto in classifica prima di questa gara, scavalca Pedrosa (fuori causa per via della mano sinistra rotta) al secondo, ma perde altri 5 punti rispetto a Rossi, che ora comanda con 25 lunghezze di vantaggio su Casey. Dopo Pedrosa, in classifica c'è Lorenzo, oggi protagonista dell'ennesima brutta caduta: per lo spagnolo frattura del terzo metatarso del piede sinistro, tornerà comunque in gara a Brno. E al quinto posto nella classifica iridata sale Dovizioso, che sul circuito statunitense ha dato un'altra dimostrazione di talento e maturità arrivando quarto davanti a Hayden. A Laguna Seca è andato in scena uno spettacolo mozzafiato: Rossi e Stoner sono sembrati subito di un altro pianeta, allungando sulla concorrenza già dalle prime battute. Insostenibile per tutti il loro ritmo, più veloce di almeno un secondo e mezzo al giro sui primi inseguitori. Stoner, che nelle prove e anche nel warm-up aveva letteralmente dominato, in gara non è riuscito a sbarazzarsi di Rossi, che anzi si è messo davanti e ha fatto quasi sempre l'andatura. Scintille nei primi giri, con una serie di sorpassi e contro-sorpassi da antologia del motociclismo. E scintille anche dopo il traguardo, visto che Stoner non ha gradito un paio di manovre azzardate dell'italiano. "Quando sono caduto ho sbagliato io - ha detto Stoner a caldo -, ma nei giri precedenti Rossi si è comportato in maniera scorretta. Se avessi fatto io quelle manovre, di sicuro sarei stato penalizzato". La risposta di Rossi, come era prevedibile, non si è fatta attendere: "E' stata una gara fantastica e sono felicissimo di aver vinto qui per la prima volta - sono state le parole del pilota della Yamaha -. Stoner si lamenta? Semmai è lui che mi ha toccato quando ha provato a superarmi, dovrei essere io quello arrabbiato... Comunque le corse sono così e Casey non può pensare che siamo qui a giocare. Nessuno si è mai lamentato". Il duello tra Rossi e Stoner continua, dunque. Per fortuna, non solo a parole.


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18.7.08

Svanisce il sogno olimpico di Pistorius

Passion_Still_Lives_Here_Gazzetta dello Sport
Niente Olimpiade per Oscar Pistorius. L'atleta non sarà convocato neanche per la staffetta 4x400: "Ci sono altri quattro atleti sudafricani che hanno fatto tempi più rapidi", ha dichiarato Leonard Chuene, presidente della federatletica sudafricana. Dopo la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport, che a maggio aveva ribaltato la decisione della Iaaf dando di fatto la possibilità a Pistorius di partecipare all'Olimpiade con i normodotati, l'atleta biamputato è riuscito a migliorare (mercoledì a Lucerna) il primato personale sui 400 portandolo a 46"25, crono non sufficente per ottenere nè il minimo "B" (45"95) nè quello "A", fissato a 45"55. A tenere aggrappato Pistorius al sogno olimpico era la possibilità, dopo la buona prova di Lucerna e il costante miglioramento nell'ultimo mese, di essere inserito nella squadra della staffetta 4x400. Eventualità osteggiata dalla Iaaf, secondo la quale Pistorius avrebbe potuto "causare problemi di incolumità per sé e gli altri atleti". Ma la decisione della federazione sudafricana ha spento sul nascere ogni ulteriore polemica.

17.7.08

Pistorius confida nella staffetta

Torino 2006_Datasport Italia
News circa gli sport diversamente abili qui, qui, qui e qui. Notizie riprese direttamente dal Sito del Comitato Paralimpico Italiano.
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Oscar Pistorius stasera ha mancato a Lucerna l’ultima possibilita` per andare ai Giochi di Pechino, almeno nei 400 metri. Impegnato nel meeting elvetico ha fallito il minimo olimpico `B` realizzando il tempo di 46’’25 con cui ha chiuso al terzo posto. Ancora un passo in avanti rispetto al Golden Gala (dove aveva fermato il crono sul 46’’62) per l’atleta sudafricano che cercava un posto ai prossimi Giochi, pur amputato a entrambi gli arti inferiori, ma non sufficiente per ottenere il 45’’95 necessario. Ora a Pistorius rimane, come unica possibilita` di poter partecipare da protagonista alle Olimpiadi di Pechino, la staffetta della 4x400, con una squadra, quella sudafricana, che comunque verra` resa ufficiale soltanto domenica. Il tempo realizzato da Pistorius e` comunque assolutamente ‘concorrenziale’: almeno uno o due atleti normodotati che ambiscono a un posto nella staffetta non hanno infatti fatto segnare quest’anno un tempo come quello di questa sera di Pistorius.
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5.7.08

Le Tour 2008

Torino 2006_Gazzetta dello Sport & Datasport
Parte oggi da Brest la 95a edizione del Tour de France, la manifestazione ciclistica piu` prestigiosa del mondo. L`obiettivo, da parte di tutti, e` quello di cancellare completamente le ultime edizioni, condizionate dagli scandali che hanno coinvolto i protagonisti (Landis nel 2006, Rasmussen l`anno dopo). Si parte dalla capitale della Bretagna, regione dove 140 anni fa si svolse la prima corsa in bicicletta della storia. E si torna soprattutto in Francia dopo la spettacolare partenza di Londra nel 2007. Quello che prendera` il via sara` il Tour di chi non c`e`: il campione in carica Contador, lo squalificato per doping dopo la vittoria nel 2006 Landis, Basso, Boonen, Ulrich, Vinokourov e il danese Rasmussen, colui che vinceva l`anno scorso fino ad essere trovato positivo a quattro tappe dal termine. La `grand boucle` comunque non perde il fascino, almeno dal punto di vista commerciale: 3.2 milioni di euro di premi, con 20 squadre partecipanti, di cui due italiane (Lampre e Liquigas).Si correra` su un tracciato di 3.559 km, percorso in 23 giorni. Le tappe invece saranno 21: 10 di pianura, 5 di alta montagna, 4 vallonate e 2 crono individuali. Occhi puntati sulle due frazioni italiane, le uniche al di fuori del territorio francese, previste domenica 20 (arrivo a Prato Nevoso) e martedi` 22 luglio in Val d`Aosta e Piemonte. Inoltre da segnalare la tappa del 23, che arriva all`Alpe d`Hez, traguardo storico e leggendario. Propio a questo punta Riccardo Ricco`, che con Damiano Cunego e` la `stella` su cui puntera` il movimento italiano. Proprio il veronese della Lampre cerchera` un posto sul podio, mentre il corridore della Sunier Duvall, dopo un grande giro d`Italia (chiuso al secondo posto), provera` a dare spettacolo con i suoi scatti in salita. Per il resto la cerchia di nomi che puo` arrivare in giallo ai Campi Elisi e` sempre la stessa: Cadel Evans, trentunenne australiano della Silence-Lotto, il pluricampione Alejandro Valverde e il faticatore russo Menchov. Ma occhio anche al nostro Cunego, che ha rinunciato al Giro per l`appuntamento francese. La cosa piu` importante e` che, dopo gli ultimi due tormentati anni, a vincere sia lo sport.
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L’oceano atlantico sullo sfondo, un oceano di gente in mezzo alla strada. Il 95° Tour de France è partito dieci minuti dopo mezzogiorno da Brest con un duplice, affascinante scenario sullo sfondo e un sole finalmente un po’ meno timido in cielo. La prima tappa è la Brest-Plumelec: in linea, come non accadeva da 42 anni. Sono 197,5 chilometri per niente banali, tanto è vero che già dopo 3 chilometri c’è stato il primo attacco, quello del bretone (ti pareva) Jegou: i Gpm di quarta categoria daranno i primi punti per la maglia a pois, mentre gli ultimi 1700 metri al 6,2% ispirano più di una mente. E ci dovrebbe essere un punto chiave ai meno due km: un ponte che restringe la strada con una curva a 90 gradi verso destra. Gli umori, al raduno di partenza, sono sembrati abbastanza sereni. Mark Cavendish raccontava di aver passato dopo il Giro due settimane in Toscana dall’amico Sciandri, ma di non essere riuscito ad andare all’Isola d’Elba come sperava. «Ci andrò dopo il Tour». Riccò è sceso dal pullman del team fischiettando: sulla sella della bici c’era il consueto Cobra. Alla Saunier Duval se la ridevano perché un tifoso ha mostrato una foto di un Piepoli giovanissimo. Il pugliese ha avuto un problema ai denti ed è dovuto ricorrere a un dentista di Brest: la situazione sembra migliorata. In generale, molti pensavano già al finale: il toto-pronostico per oggi (niente abbuoni) chiama Freire, che non ha mai vestito la maglia gialla. Ma anche Pozzato e gli uomini da classifica come Valverde, Kirchen, lo stesso Riccò e, perché no, Cunego. Vedremo. Intanto il veronese ha ricevuto una bella spinta da un mito come Hinault: il fuoriclasse bretone vede Damiano sul podio di Parigi, alle spalle di Evans e Valverde.
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2.7.08

"Difendere il titolo mondiale"

Torino 2006_Gazzetta dello Sport
Dimenticare il passato per tornare a vincere nell'immediato futuro. In bocca al lupo Marcello.
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Abbronzato, un pizzico sovrappeso, entusiasta (e lo ribadisce pià volte) e sicuro di sè. Marcello Lippi si è presentato così da nuovo c.t. dell'Italia, da successore di Donadoni, lui che con l'Italia solo due anni fa ha vinto un Mondiale. In una chiacchierata di oltre un'ora in cui ha spaziato a tutto campo. "Ben ritrovati. Sono molto felice di riprendere da dove ho lasciato. Questo significa però che le cose non sono andate benissimo ai recenti Europei, altrimenti io sarei ancora in spiaggia a Viareggio". "Se questi due anni sono stati persi sia per me che per la Nazionale? Io la Nazionale non l'avrei mai lasciata, ho dovuto farlo per motivi particolari a prescindere dall'esito del Mondiale. Ma questi due anni per la Nazionale non sono andati persi. Quel gruppo campione del mondo è stato integrato con Donadoni da altri giocatori importanti. L'espressione del calcio di una nazione non sono i club, ma la nazionale. Perchè ho deciso di tornare? Per un anno non ho neanche pensato ad andare in panchina, nonostante le tante offerte, anche da altre nazionali. Quando si sono avvicinati gli Europei ho sentito forte il desiderio di riprendere il posto che avevo lasciato e mi sono messo a disposizione nel caso ci fossero state le condizioni per tornare. In qualche maniera mi sentivo in debito con la Federazione. E rifiutare le altre offerte per poi tornare è stato un modo per pagare quel debito. Ma non avevo firmato nessun contratto, devo firmarlo ancora adesso". "Ho avuto la sensazione che alla gente non dispiacesse il mio ritorno in Nazionale, anzi". "Su quale gruppo puntare, i "vecchi" o i "nuovi"? Abbiamo un gruppo di giocatori che due anni fa ha vinto il campionato del mondo, e dobbiamo usare il bilancino. Non bisogna buttare via niente, senza avere debiti di riconoscenza. Non tutti andranno avanti. Bisogna cercare di integrare questo gruppo. Va trovata la giusta miscela". "Calcio all'italiana o calcio più propositivo, sul modello spagnolo che ha trionfato all'Europeo? Gli spagnoli giocano un calcio particolare, molto tecnico. Però hanno ottenuto questo grande risultato attraverso un lungo processo di maturazione passato anche attraverso delle delusioni. La nazionale iberica è l'espressione del calcio spagnolo. Noi faremo un calcio in cui anche le stelle sull'esempio dei Ronaldo, dei Rooney, si mettono a dispozione della squadra. L'Italia non è più quella del catenaccio, ma concretezza e modernità, accompagnate da un pizzico di spregiudicatezza (dimostrata anche nella semifinale mondiale in cui abbiamo per una porzione di gioco messo in campo 4 punte), saranno miscelate. Cercheremo di praticare un calcio aggressivo, propositivo e intraprendente. Una grande squadra deve sapere far tutto: attaccare e difendere". "Bisogna rispettare l'opionione delle persone, in questo caso di giocatori che tanto hanno dato alla Nazionale. Non prendo in considerazione un loro ritorno. Non telefonerò loro per questo motivo. Se chiamassero loro? Valuteremmo insieme. Posso consigliare in generale di non dare mai un addio definitivo alla Nazionale". "Torno per vincere. Per riprovare le sensazioni del passato. Quelle del trionfo, ma anche quelle di unità e compattezza con tutto il gruppo. Non dovremo pensare però che la qualificazione al prossimo Mondiale sia una formalità. Poi penseremo a provare a bissare il successo. I miei compiti? Come in passato mi occuperò di coordinare il lavoro di tutte le nazionali, anche quello delle varie Under". "Non darò consigli agli allenatori di club, anche se collaborerò con loro. In base al mio passato conosco le esigenze delle squadre di club". "Se mi sono imborghesito? Un paio di chili li ho presi, per il resto proprio no. Questo biennio è stato ricco di gratificazioni. Ma ho visto tante partite, ho fatto l'esperienza televisiva con Sky per tenermi aggiornato sul calcio internazionale". "A due anni di distanza cosa penso di Calciopoli? Ne parlo solo a titolo personale. Per ribadire che in quel momento il vedere il nome della mia famiglia inserito in quel contesto senza poter spiegere le proprie posizioni era ingestibile. Adesso le cose sono cambiate. Nel mondo del calcio ci sono state cose non belle, che sono state eliminate. Ma il calcio in Italia resta un vanto, un periodo di tempo brutto non ne condiziona la qualità". "Di test importanti ce ne sono già fissati. A febbraio addirittura in Inghiterra giocheremo con il Brasile". "Tutti i giocatori italiani dai 18 ai 40 anni rientrano nei miei piani. Anche Cassano". E' intervenuto anche il presidente della Figc: "Ringrazio Donadoni e sottolineo le sue qualità personali e professionali. Lippi è l'uomo giusto per intraprendere il cammino verso il Mondiale del Sudafrica nel 2010. La sua scelta è stata esclusivamente tecnica, non di marketing. Con Donadoni rapporto di lealtà reciproca. Il 20 maggio con lui c'era stato un prolungamento con una clausola di rescissione di 900.000 euro lordi. Poi lui il 22 maggio mi disse che voleva fare a meno della clausola di rescissione, tornando alla prima proposta, cioè al rinnovo automatico in caso di semifinali raggiunte all'Europeo. Non c'erano altre situazione precostituite, non avevamo altri contratti con chicchessia. Un rigore segnato (con la Spagna, ndr) avrebbe avviato l'automatismo, non essenso stato segnato ho dovuto fare una scelta tecnica. Ma non c'è stato nessun esonero".


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1.7.08

"No tenemos una manta para mantearte, Luis"

Torino 2006_Gazzetta dello Sport
Protocollo istituzionale per le Furie Rosse. Segnalo As.com e Marca.com circa le news sui neo campioni d'Europa.
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E' ancora tempo di festa per la Spagna, fresca campione d'Europa. Dopo l'accoglienza di ieri notte da parte dei tifosi, le Furie Rosse sono state ricevute oggi nei giardini della Zarzuela dai sovrani di Spagna. Re Juan Carlos ha scherzato con Luis Aragones, rammaricandosi di non avere un mantello per lui. I campioni d'Europa hanno fatto poi tappa alla Moncloa, dove hanno incontrato il capo del governo, Zapatero. Comincia, intanto, il toto-c.t. per la successione a Luis Aragones. A dire il vero un candidato forte, già quasi investito dell'incarico, c'è già: è Vicente Del Bosque, l'ex allenatore del Real Madrid. Secondo "Marca" la prossima settimana la Federcalcio spagnola ne annuncerà l'ingaggio. Con lui arriveranno i membri dello staff Toni Grande, allenatore in seconda, Javier Minano, preparatore atletico, e Paco Jimenez, osservatore. Sempre "Marca", per celebrare ulteriormente il trionfo della nazionale agli Europei, ha lanciato una sorta di petizione: intitolare lo stadio olimpico di Madrid, La Peineta, a Luis Aragones. Anche come coronamento di una carriera straordinaria.


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