
_Nuvola di fisarmoniche sullo sfondo. «Sono a Faenza. Stiamo facendo le prove per il concerto di stasera. Ma non sarà di liscio, eh...». Sciabordio di bracciate all’orizzonte. «Sabato sera, durante la cerimonia d’inaugurazione allo Stadio dei marmi, canterò in anteprima ‘‘Un solo mondo’’, l’inno che ho composto per il Mondiale di Roma». Certi cantautori sono recidivi. «Acqua nell’acqua», Mondiali di nuoto ’94; «Da me a te», Mondiali di calcio ’98; «Va’», Torino 2006. Certi cantautori si tuffano in piscina quasi tutti i giorni: «Arrivo a fare 5-6 km, sono un nuotatore di fondo, un diesel. L’acqua è il giocattolo più bello che abbiamo a disposizione ». Perfetto da appendere su un pentagramma. Claudio Baglioni, quarto inno allo sport. «In realtà ce ne sarebbe un quinto: quello goliardico della squadra di calcio Atletico Van Goof, ai tempi di Fabio Fazio e ‘‘Quelli che il calcio...’’ Ma era un inno molto meno istituzionale! ». Quello per Roma 2009 come sarà? «Enfatico, esagerato, un vero inno. Ci ho messo dentro tutto: il nuoto di velocità, il fondo, la pallanuoto, i tuffi e il sincronizzato ».Da dove è partito questa volta? «Dai miei ricordi personali. Da ragazzino, figlio di un ufficiale, a Centocelle frequentavo il centro sportivo dei Carabinieri. Il nuoto me lo porto dietro da allora. Ricordo l’attuale presidente della federazione, Barelli, in azione. E poi De Gregorio, Pangaro. Ecco, quando si è trattato di scrivere ‘‘Un solo mondo’’ mi sono tornate in mente quelle immagini in bianco e nero ». L’adrenalina, la rivalità, l’elemento liquido: cosa l’ha catturata del nuoto? «Tutta la letteratura che c’è dietro. Il sacrificio, la noia. So cosa vuol dire fare su e giù cento volte. Ti immergi completamente in te stesso». «Se chiudi gli occhi un attimo... ». Perché la scelta del tu plurale? «Perché è rivolto a chiunque voglia iniziare un’impresa». E perché il tempo del nuoto è «un tempo a parte»? «Tre minuti in vasca sono un tempo a parte. Non li puoi contare normalmente. È un tempo non codificabile. E poi, in un’epoca di confusione di ideali, ci sono significati che è bello riscoprire nello sport. In queste occasioni, batte un tempo a parte». Calcio, nuoto, neve. Non si è fatto mancare niente. «La canzone-inno segue un itinerario, ha una forma marziale e più potente rispetto alla canzone pop, anche se da mercoledì passerà in radio e dalla settimana prossima entrerà nella scaletta del Gran Concerto Q.P.G.A., il tour che porterò in giro fino a metà settembre». Cosa si aspetta da questi Mondiali nella sua città? «Record. Brividi. Gesti sportivi esaltanti. Lo sport deve lasciare tracce indelebili». A proposito di record: ha seguito la polemica sui costumoni? «Sì, e penso non faccia bene al nuoto. Si devono tracciare regole definite, ma forse ci sono problemi di sponsor insormontabili... Il nuoto è uno sport talmente insindacabile che è un peccato inquinarlo così». Quali gare non si perderà? «I 50 stile libero, la prova più veloce. La Pellegrini. E il sincronizzato: ci sono la musica, il ritmo, la rapsodia dei corpi. Mi piace». Piccolo quiz. L’ultimo primato del mondo di Federica? «Mannaggia... Pensi che l’ho pure visto alla tv...». Pescara, Giochi del Mediterraneo, 4’00’’41 sui 400 stile. «Grande tempo!». Quanti ori ha vinto Phelps ai Giochi di Pechino? «Otto».
Complimenti. «Sono o non sono l’autore dell’inno del nuoto?».(Fonte: Corriere della Sera)
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Come l'acqua è il migliore degli elementi, come la luce del sole supera ogni cosa per calore e splendore, così non c'è vittoria più nobile di quella di Olimpia. Grazie per tenere in vita la Passione. - Staff Passion Still Lives Here -