30.4.10

Motomondiale: le prove libere


Il Motomondiale 2010 torna in pista dopo la sosta forzata a causa del «no flight» per le ceneri del vulcano islandese. Ceneri che hanno costretto gli organizzatori a spostare il Gran Premio del Giappone del 25 aprile al 3 ottobre.

Il Circus delle due ruote riparte con il GP di Spagna (secondo appuntamento della stagione) in programma a Jerez de la Frontera.

Il week-end andaluso vedrà molti protagonisti che si contenderanno la bandiera a scacchi.

Valentino Rossi, con la sua voglia di mettere in carniere il secondo successo è, del plotoncino di piloti di testa, quello che maggiormente ha gradito la sosta forzata per la nube di cenere del vulcano Eyjafjallajokul. in questo modo ha avuto più giorni a disposizione per rimettersi dalla botta rimediata alla spalla nella caduta mentre faceva motocross.

Rossi è anche il campione uscente a Jerez e la sua voglia di vincere anche domenica, portandosi a quota 8 successi totali, è grande. Per il pesarese, così come a Losail, il primo avversario dal quale guardarsi è il compagno di team Jorge Lorenzo, con la sua voglia di sopravanzarlo. Lorenzo ha dimostrato di aver completamente recuperato dalla frattura alla mano rimediata nel pre-campionato e ha voglia di rivalsa dopo la caduta a Jerez della passata edizione, mentre battagliava per le prime piazze.

Va inserito anche Casey Stoner che, dopo lo scivolone in Qatar (mentre era al comando), deve mostrare di avere nervi saldi e capacità di sfruttare le potenzialità della sua Ducati. Stoner ha perso la corona di re di Losail, dopo tre successi di fila sulla pista nel deserto e si presenta al via della gara spagnola ancora a zero punti e, soprattutto, su una pista come quella andalusa che nelle ultime stagioni non è stata una delle più favorevoli alla Desmo16.

Da non sottovalutare la Honda. Dovizioso è reduce dal terzo posto nella gara d'apertura, mentre Dani Pedrosa non può fallire un altro appuntamento davanti al pubblico di casa.

Il week-end spagnolo è iniziato con le prove libere, che hanno più o meno confermato i rapporti di forza tra i big.

Il più veloce è stato l'australiano Casey Stoner: il pilota della Ducati ha fatto registrare il miglior tempo in 1'39"731 precedendo lo spagnolo della Yamaha, Jorge Lorenzo, e il compagno di squadra, l'americano Nicky Hayden, staccati di 144 e 417 millesimi. Quarto tempo per lo spagnolo della Repsol Honda Dani Pedrosa (1'40"200) che ha preceduto l'altra Yamaha di Valentino Rossi, a 628 millesimi da Stoner. Il pesarese non è al 100% a causa dell'incidente con la moto da cross: «La spalla mi fa ancora male. Non sarò al meglio visto che un incidente come quello che mi è capitato ha bisogno di almeno tre settimane per recuperare in pieno. Ad oggi ne sono trascorse solo due». Sesto Loris Capirossi (Rizla Suzuki). Decimo tempo per Marco Melandri (Honda Gresini), dodicesimo per Andrea Dovizioso (Repsol Honda) e quindicesimo per Marco Simoncelli (Honda Gresini).

In 125 prima giornata nel segno delle Derbi. Quattro moto ai primi quattro posti con Pol Espargaro il più veloce in 1'47"327 davanti ai connazionali Marc Marquez (Red Bull Ajo Motorsport) e Efren Vazquez (Tuenti Racing), staccati rispettivamente di 121 e 247 millesimi. Quarto tempo per il tedesco Sandro Cortese (Anant Mitsubishi Ajo). Lontani gli italiani: solo 17° tempo per Lorenzo Salvadori (Aprilia) e 21° per Luca Marconi (Aprilia).

Antonella Occhiolino


18.4.10

Gp Cina: vince Button


La pioggia era un'eventualità prevista e che ha molto c0ndizionato la gara di tutti sul circuito di Shanghai. Ma la partenza anticipata, con penalizzazione, no. Ed ha condizionato non poco la gara di Alonso, protagonista dell'insolito avvio. Il gp della Cina, reso imprevedibile dalle condizioni meteo che ha costretto i piloti a continui cambi di gomme, ha visto alla fine un giusto premio alla scuderia che ha gestito meglio la situazione, ovver la McLaren, che ottiene una doppietta molto importante, con il campione del mondo Button primo e l'ex iridato Hamilton appena alle sue spalle dopo una serie di soropassi che lo hanno portato dal decimo posto alla piazza d'onore. La Ferrari si accontenta, visto come s'era messa la situazione. Alonso fa un'ottima gara, rimontando ancora una volta dalle posizioni arretrate fino al quarto posto. Meno vivace la gara di Massa, nono.

LA PARTENZA - Il primo colpo di scena avviene al via. La voglia di Alonso di bruciare subito il vantaggio accumulato dalle Red Bull nelle qualifiche lo fa sbagliare. I tifosi avranno esultato nel vederlo partire conquistando il comando, il passaggio obbligato in pit lane, ma un po' come accade nell'atletica, è «scattato dai blocchi» troppo presto. E dovrà pagare una penalità, il passaggio obbligato dai box, che lo rimetterà nel gruppo. Un gruppo che viene tra l'altro fermato subito: la gara viene infatti neutralizzata dalla safety-car per un incidente nelle retrovie innescato da un testacoda della Force India di Liuzzi. Il via concitato è soltanto l'anticipo di un gp pieno di duelli e colpi di scena innescati soprattutto dalla necessità dei team di improvvisare una strategia per le gomme secondo gli umori del tempo.

LA PIOGGIA - Sul circuito di Shanghai la pioggia intermittente ha creato infatti nonn pochi problemi. Verso un terzo di gara quasi tutti le scuderie hanno deciso di fermarsi ai box per cambiare le gomme tranne la Mercedes di Nico Rosberg, che conquista così il comando. La Ferrari, con Massa tredicesimo e Alonso più indietro dopo la penalizzazione, affronta una gara in salita mentre il campione del mondo della McLaren Jenson Button in quel momento è secondo. Alonso poi però risale posizioni e il gran premio avrà altri numerosi cambi di situazione dovuti alla pioggia e ad altri episodi. Come il nuovo ingresso della safety-car per i detriti lasciati in pista dalla Toro Rosso di Jaime Alguersuari che ha rotto il musetto, cosa che ha accorciato le distanze nel gruppo (con Button che in quel momento è già in testa) e ridato chance a chi s'era attardato troppo nelle varie soste ai box. Dopo il primo scroscio, infatti, la pioggia è cessata e con l'asciugarsi della pista, tutti hanno di nuovo cambiato gomme. Per poi ritrovarsi di nuovo ai box a causa del ritorno della pioggia e magari accorgersi che non era così intensa da richiedere pneumatici da pioggia e rientrare per montare le intermedia. Ci sono piloti che hanno effettuato ben sei cambi, tanto per capire quanto sia stata complicata la situazione da gestire da parte dei team.

IL FINALE - Per la McLaren, che ottiene una doppietta (non le accadeva da anni) è un giorno di festa. Se la pioggia a determinato molte situazioni, il verdetto finale è sincero. Piloti e vetture della Casa britannica sono ad altissimi livelli comunque. Restano questioni per i giudici, come il sorpasso Hamilton-Vettel in corsia box, ma il giudizio sul team non cambia. Chi approfitta delle circostanze più di altri è Rosberg, terzo, che conquista punti insperati, con una coraggiosa scelta di gomme in certi frangenti, togliendo così spazio alla bellissima rimonta di Alonso. Non possono essere invece soddisfatti nè Massa, nono, né l'ex numero uno Michael Schumacher, decimo. Una mezza delusione anche per i due piloti della Red Bull, partiti in prima fila: Vettel sesto, Webber ottavo. Ma una gara così particolare non può costituire certamente un motivo di dubbio sulle loro chance mondiali. (Corriere.it)

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Nuoto: Pellegrini e Manin super!

E’ il trionfo dell’amore agli Assoluti Primaverili. E’ doppia la vittoria della coppia del nuoto azzurro Pellegrini & Marin: un gioco delle parti, al di là del cronometro. Vince prima Luca nei 400 misti (in 4’17"92), scappa da Federica a darle un bacio tenero prima che l’amata zompi sul blocco degli 800 stile libero vinti in 8’27"54, quinto crono mondiale del 2009. Entrambi qualificati (Fede aveva già staccato il pass nei 400 sl il giorno prima) e felici, in rotta su Budapest, per quegli Europei che nel 2006 videro felice solo Luca allora fidanzato con la francese Laure Manaudou, ora mamma. Dalla coppia scoppiata a quella attuale, sempre glamour e meno discussa della precedente, forse vittima del gossip. Tant’è.
Federica Pellegrini agli Assoluti Primaverili a Riccione. Lapresse
Federica Pellegrini agli Assoluti Primaverili a Riccione. Lapresse

doppietta — Federica era felice per la prestazione, per la condotta di gara regolare al primo vero approccio significativo cui è mancato solo il duello con la vicecampionessa olimpica e bronzo mondiale Alessia Filippi. "Peccato, ci fosse stata sarebbe stato un bel confronto, so che lei non sta bene ma son sicura che si riprenderà". Come si è ripreso Luca Marin, finalista olimpico e mondiale ma senza medaglie in carica se non quella dell’Europeo 2008 di Eindhoven. Reduce dall’eliminazione nella rassegna continentale in vasca corta a Istanbul, il siciliano s’è messo di lena a lavorare a Verona col nuovo tecnico Stefano Morini, che ha preso il posto di Alberto Castagnetti morto a ottobre, e il rilancio ci sta al di là del cronometro. "Sì c’è da migliorare, è andata bene solo a dorso e rana". Mezza gara da sistemare e poi il podio in Ungheria ad agosto sarà realtà per uno che nel 2007 è stato bronzo mondiale.

Luca Marin sfoggia un nuovo look ai Primaverili. Lapresse
Luca Marin sfoggia un nuovo look ai Primaverili. Lapresse

altre gare — Doppietta per Luca Pizzini nei 50 rana grazie all’inezia di un centesimo (28"21 e 28"22) sul tandem Scozzoli-Toniato; vittoria per Marco Belotti nei 100 farfalla sul talentuoso milanese Pizzamiglio; sprint vincente nei 100 sl per l’esordiente Chiara Masini Luccetti (primo titolo) su Silvia Di Pietro in 56"06; conferma per la solida Chiara Boggiatto nei 100 rana che hanno visto solo ultima la reginetta della scorsa stagione Ilaria Scarcella; trionfo pre-nuziale di Francesca Segat nei 200 misti anzichè nei 200 farfalla, regolati dalla napoletana Caterina Giacchetti in 2’11"19; test nella staffetta 4x200 per società per gli azzurri di punta cone Maglia (1’48"85), Lestingi da 1’49"14 e Sciocchetti da 1’49"76. Si chiude così la penultima giornata di questi Primaverili validi per qualificarsi agli Europei. Domani, domenica, torna la Pellegrini nei 200 sl, torna la Filippi nei 200 dorso, torna Magnini nei 100 sl. Lo show non è ancora finito. Il tabellone reclama i record perduti con i body al macero.(Arcobelli- Gazzetta.it)

12.4.10

Gp: le voci dei protagonisti

Valentino Rossi (Yamaha, vincitore): "Sono contento. E' un risultato importantissimo su questa pista. Con Stoner in pista sarebbe stato difficilissimo, ma si vede che ha tirato troppo, stava andando fortissimo. Non è stato facile oggi, l'asfalto era un po' scivoloso e in rettilineo la moto andava piano. Il sorpasso di Dovi mi ha dato la scossa e ho fatto 2-3 giri al massimo. E' andata bene, ma siamo preoccupati per la velocità. E questi 25 punti valgono oro. Ringrazio tutta la squadra, hanno fatto un gran lavoro perché era dal 2005 che non vincevo la prima gara. Stoner non era poi così lontano, ma sarebbe stato difficile batterlo. Scivolavo moltissimo durante la gara e ho consumato più benzina, ho avuto fortuna perché è finita dopo il traguardo. Enzo Ferrari diceva che la macchina migliore è quella che si rompe subito dopo il traguardo...".

Jorge Lorenzo (Yamaha, secondo): "Sono piuttosto stanco perchè ho dato il 110xcento dal punto di vista fisico. E' un risultato molto importante perchè non ero al top, e dunque sono più contento oggi rispetto a molte altre vittorie che ho ottenuto in passato".

Andrea Dovizioso (Honda, terzo): "E' un gran risultato soprattutto dopo i test poco soddisfacenti dell'inverno. E' un risultato incredibile, sono riuscito a lottare con Valentino: ringrazio tutti, è un risultato importantissimo e dunque sono felicissimo".

Casey Stoner (Ducati, ritirato): "La moto è stata stupenda per tutto il week end ed ero sicuro di arrivare sul podio. Avevo la velocita' per vincere. Sono partito male perche' non riuscivo a sfruttare la potenza, poi ho iniziato a scaldare le gomme e ho superato tutti abbastanza facilmente. Il feeling von la moto era ottimo, anche se ho perso un po' l'anteriore, ma di poco. A questo punto mi sono detto prendiamo un po' di vantaggio sugli altri e controlliamo la corsa, purtroppo alla curva 4 ho frenato troppo e sono caduto. So che potevo vincere questa corsa e quindi non sono preoccupato e aspetto le prossime. Se avessi vinto sarebbe stato meglio, forse avrò più fortuna nel resto della stagione, visto che negli ultimi due anni ho vinto qua, ma poi è stato un disastro tutto il resto. Quest'anno sono molto contento della moto, funziona molto bene. Sono fiducioso per le prossime corse, dovete solo attendere. Io sono pronto"

(eurosport.it)

Rossi: buona la prima!


La prima sinfonia dell'anno delle due ruote la suona Valentino Rossi. Il Dottore ha azzeccato tutto, sulla pista di Losail, in Qatar, sotto le luci artificiali, e ha approfittato del generoso aiuto di Casey Stoner che gli ha lasciato campo libero dopo soli 4 giri. Così il marchigiano ha vinto il Gran premio e incamerato i primi 25 punti dell'anno. L'australiano, dopo tre vittorie consecutive in Qatar, ha voluto strafare e, dopo aver dominato le prove, è finito fuori per troppa voglia di fare il vuoto quando stava guidando la gara con un ampio margine. La voglia di staccare tutti i rivali ancor più decisamente ha però giocato un brutto scherzo al ducatista, finito gambe all'aria. Da lì in poi l gara non ha avuto quasi storia, con Vale impegnato a rintuzzare gli attacchi di Dovizioso (Honda) e di Hayden (Ducati). Alla fine il podio ha premiato la rimonta finale di Lorenzo - anche lui come Rossi su Yamaha - ottimo secondo, davanti all'italiano Dovizioso e ad Hayden, che ha salvato anche se in piccola parte la trasferta in Qatar della Rossa di Borgo Panigale.
POLE A STONER - Era andata a Casey Stoner, con la Ducati, la prima pole della stagione 2010, nella classe MotoGp. L'australiano, con 1'55''007, aveva preceduto Valentino Rossi (Yamaha-1'55''362). Completava la prima fila lo spagnolo Jorge Lorenzo (Yamaha). Quinto tempo di Loris Capirossi (Suzuki), sesto per Andrea Dovizioso (Honda). Male Simoncelli (Honda), che ha chiuso sedicesimo collezionando anche una caduta (senza conseguenze) e Marco Melandri (Honda) 17° e ultimo della classe regina. Anche nelle prime e seconde libere il mattatore era stato Stoner.
ROSSI STRAFELICE - Valentino Rossi vince in Qatar il Gp d'apertura e la sua felicità è colorata di rosso Ferrari: «Come diceva il Drake - il commento dell'italiano - se rompi la macchina subito dopo il traguardo vuol dire che è stata la gara perfetta. E io ho finito la benzina subito dopo aver tagliato il traguardo». Rossi ha poi ammesso di essere stato favorito dalla caduta di Stoner. «Lui spingeva al massimo - ha detto - se fosse rimasto in piedi, sarebbe stato più difficile. La mia moto andava piano in rettilineo, prendevo secondi sugli inseguitori ma poi venivo riavvicinato. Comunque grazie al team, vincere qui è stato importantissimo e sono felicissimo». MOTO2 - La prima gara della storia della Moto2 la vince invece un completo outsider, il giapponese Shoya Tomizawa in sella ad una Suter. Il nipponico, che già correva nella 250 non aveva mai brillato, sembra invece che questa classe sia fatta per lui. Alle sue spalle sono giunti lo spagnolo Alex Debon (FTR) e il francese Jules Cluzel (Suter). Quarto posto per lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki). Quinto un sorprendente Roberto Rolfo (Suter) che partiva 12/o. Il piemontese è stato autore di una bella rimonta e nel finale ha anche lottato con Elias per il quinto posto. È andata male a Alex De Angelis. Il sanmarinese è stato protagonista di una caduta che ha coinvolto anche il tedesco Bradl alla terza curva.
CLASSE 125 - Prima fila tutta spagnola per la classe 125. La pole è targata Marc Marquez, in sella alla Derbi. Alle sue spalle ci sono i connazionali Pol Espargaro (Derbi), secondo, Nico Terol (Aprilia), terzo e Vasquez (Derbi), in quarta piazza. In ombra i piloti italiani: il migliore è Lorenzo Savadori (Aprilia) che ha chiuso con il 22° tempo. Peggio Marconi e Ravaioli, rispettivamente con il 24° e il 27° e ultimo tempo.
PARTENZA IN NOTTURNA - Il Motomondiale riparte così dal deserto, come per la F1, ma in notturna, come già sperimentato lo scorsa stagione. E promette una stagione con gare appassionanti, considerando il numero di protagonisti al via in particolare nella classe maggiore. Perché se Valentino Rossi è il campione in carica, non va dimenticato quanto abbia dovuto lottare in questi anni contro avversari diversi. E che anche lui ha dovuto accettare la sconfitta a fine stagione. Vecchi e nuovi protagonisti, quest'anno, sono pronti a dare la caccia a quel titolo che il Dottore difende con la sua Yamaha. «Sarà una bella lotta dice Rossi -. C'è un livello quest'anno in MotoGp che è stellare».
AVVERSARI - Rossi parla guardando l'elenco nomi: tra i 17 iscritti nella classe MotoGp, ben 13 hanno vinto un Mondiale. Il che dà l'idea di quanto alto sia il livello del confronto. «Stellare» lo definisce Valentino, nove volte iridato, che dalla sua ha certo la classe e (ancora) la voglia che possono fare la differenza. Ma che sa per primo di doversi guardare da tutti. Casey Stoner, che nel finale della scorsa stagione è tornato in gran spolvero, mostrando di aver superato il blocco psicofisico che lo ha tolto dai giochi, è soltanto uno dei "nemici" da tenere d'occhio. Perché, come ha già dimostrato lo scorso anno, Jorge Lorenzo è un compagno di squadra scomodo per Valentino. Ma anche per se stesso, poiché le sue imprudenze ne condizionano il rendimento, come nel caso nella caduta in febbraio durante una prova di motocross, che gli ha fatto perdere quasi tutta la preparazione. Poi c'è Pedrosa, spesso lì tra i migliori, ma deve convincere la Honda di non essere soltanto l'eterna promessa. La continuità e la freddezza in gara sono dalla parte dell'italiano, però ci sono di mezzo anche le prestazioni delle moto.
REGOLE E PARERI - Nei test invernali la Yamaha M1 del 31enne campione di Tavullia ha mostrato di essere in prima fila, però nelle prestazioni assolute la Ducati è come sempre capace di potenza extra. Una dote che fin qui soltanto Stoner è riuscito a utilizzare al meglio, mentre altri, come il veterano Capirossi, hanno avuto più d'un problema. «Per il 2010 la Ducati ha fatto un motore molto più guidabile - si rallegra Stoner -, semplice per tutti da capire e per quanto mi riguarda adesso mi è più facile girare veloce anche con gomme usate». Sulla carta, dunque, è lui l'avversario numero uno per Rossi. «Casey, Pedrosa e Lorenzo sono tre avversari difficili da battere - dice Valentino -. Sono veloci in tutte le condizioni. Bisogna capire come sono le moto in versione 2010». Tra le nuove regole, quella sul limite dell'uso dei motori, 6 per 18 gare, lascia perplesso Rossi. L'obbiettivo era quello del risparmio, ma la regola rischia di incidere pesantemente sul risultato sportivo. «Non è molto giusto correre con sei motori per 18 gare - dice -. Serve a risparmiare sui costi, ma almeno due in più sarebbero necessari. Dieci era il numero perfetto. Bisognerà stare attenti e farseli bastare.
DEBUTTANTI - Nel lotto della classe MotGp ci sono anche tante novità. Ben quattro i passaggi dalla 250, tra loro anche un italiano, Marco Simoncelli, guascone quanto lo era Valentino agli inizi. Gareggia in un team Honda tutto italiano, quello targato Gresini, insieme a Marco Melandri. Gli altri esordienti sono Alvaro Bautista, Hector Barbera, Hiroshy Aoyama. Dalla Superbike arriva l'americano Ben Spies mentre il più giovane della comitiva è Aleix Espargaro, 21 anni. In pista anche in questa stagione ci sarà ancora anche Capirossi, che con la Suzuki in Qatar taglia lo storico nastro dei 300 gran premi disputati, con tre Mondiali vinti (due in 125 e uno in 250). Con Dovizioso, compagno di squadra di Pedrosa, sono ben cinque gli italiani in MotoGp. (corriere.it)

Rossi subito padrone


La prima sinfonia dell'anno delle due ruote la suona Valentino Rossi. Il Dottore ha azzeccato tutto, sulla pista di Losail, in Qatar, sotto le luci artificiali, e ha approfittato del generoso aiuto di Casey Stoner che gli ha lasciato campo libero dopo soli 4 giri. Così il marchigiano ha vinto il Gran premio e incamerato i primi 25 punti dell'anno. L'australiano, dopo tre vittorie consecutive in Qatar, ha voluto strafare e, dopo aver dominato le prove, è finito fuori per troppa voglia di fare il vuoto quando stava guidando la gara con un ampio margine. La voglia di staccare tutti i rivali ancor più decisamente ha però giocato un brutto scherzo al ducatista, finito gambe all'aria. Da lì in poi l gara non ha avuto quasi storia, con Vale impegnato a rintuzzare gli attacchi di Dovizioso (Honda) e di Hayden (Ducati). Alla fine il podio ha premiato la rimonta finale di Lorenzo - anche lui come Rossi su Yamaha - ottimo secondo, davanti all'italiano Dovizioso e ad Hayden, che ha salvato anche se in piccola parte la trasferta in Qatar della Rossa di Borgo Panigale. Era andata a Casey Stoner, con la Ducati, la prima pole della stagione 2010, nella classe MotoGp. L'australiano, con 1'55''007, aveva preceduto Valentino Rossi (Yamaha-1'55''362). Completava la prima fila lo spagnolo Jorge Lorenzo (Yamaha). Quinto tempo di Loris Capirossi (Suzuki), sesto per Andrea Dovizioso (Honda). Male Simoncelli (Honda), che ha chiuso sedicesimo collezionando anche una caduta (senza conseguenze) e Marco Melandri (Honda) 17° e ultimo della classe regina. Anche nelle prime e seconde libere il mattatore era stato Stoner. Valentino Rossi vince in Qatar il Gp d'apertura e la sua felicità è colorata di rosso Ferrari: «Come diceva il Drake - il commento dell'italiano - se rompi la macchina subito dopo il traguardo vuol dire che è stata la gara perfetta. E io ho finito la benzina subito dopo aver tagliato il traguardo». Rossi ha poi ammesso di essere stato favorito dalla caduta di Stoner. «Lui spingeva al massimo - ha detto - se fosse rimasto in piedi, sarebbe stato più difficile. La mia moto andava piano in rettilineo, prendevo secondi sugli inseguitori ma poi venivo riavvicinato. Comunque grazie al team, vincere qui è stato importantissimo e sono felicissimo».La prima gara della storia della Moto2 la vince invece un completo outsider, il giapponese Shoya Tomizawa in sella ad una Suter. Il nipponico, che già correva nella 250 non aveva mai brillato, sembra invece che questa classe sia fatta per lui. Alle sue spalle sono giunti lo spagnolo Alex Debon (FTR) e il francese Jules Cluzel (Suter). Quarto posto per lo spagnolo Toni Elias (Moriwaki). Quinto un sorprendente Roberto Rolfo (Suter) che partiva 12/o. Il piemontese è stato autore di una bella rimonta e nel finale ha anche lottato con Elias per il quinto posto. È andata male a Alex De Angelis. Il sanmarinese è stato protagonista di una caduta che ha coinvolto anche il tedesco Bradl alla terza curva. Prima fila tutta spagnola per la classe 125. La pole è targata Marc Marquez, in sella alla Derbi. Alle sue spalle ci sono i connazionali Pol Espargaro (Derbi), secondo, Nico Terol (Aprilia), terzo e Vasquez (Derbi), in quarta piazza. In ombra i piloti italiani: il migliore è Lorenzo Savadori (Aprilia) che ha chiuso con il 22° tempo. Peggio Marconi e Ravaioli, rispettivamente con il 24° e il 27° e ultimo tempo. Il Motomondiale riparte così dal deserto, come per la F1, ma in notturna, come già sperimentato lo scorsa stagione. E promette una stagione con gare appassionanti, considerando il numero di protagonisti al via in particolare nella classe maggiore. Perché se Valentino Rossi è il campione in carica, non va dimenticato quanto abbia dovuto lottare in questi anni contro avversari diversi. E che anche lui ha dovuto accettare la sconfitta a fine stagione. Vecchi e nuovi protagonisti, quest'anno, sono pronti a dare la caccia a quel titolo che il Dottore difende con la sua Yamaha. «Sarà una bella lotta dice Rossi -. C'è un livello quest'anno in MotoGp che è stellare». Rossi parla guardando l'elenco nomi: tra i 17 iscritti nella classe MotoGp, ben 13 hanno vinto un Mondiale. Il che dà l'idea di quanto alto sia il livello del confronto. «Stellare» lo definisce Valentino, nove volte iridato, che dalla sua ha certo la classe e (ancora) la voglia che possono fare la differenza. Ma che sa per primo di doversi guardare da tutti. Casey Stoner, che nel finale della scorsa stagione è tornato in gran spolvero, mostrando di aver superato il blocco psicofisico che lo ha tolto dai giochi, è soltanto uno dei "nemici" da tenere d'occhio. Perché, come ha già dimostrato lo scorso anno, Jorge Lorenzo è un compagno di squadra scomodo per Valentino. Ma anche per se stesso, poiché le sue imprudenze ne condizionano il rendimento, come nel caso nella caduta in febbraio durante una prova di motocross, che gli ha fatto perdere quasi tutta la preparazione. Poi c'è Pedrosa, spesso lì tra i migliori, ma deve convincere la Honda di non essere soltanto l'eterna promessa. La continuità e la freddezza in gara sono dalla parte dell'italiano, però ci sono di mezzo anche le prestazioni delle moto. Nei test invernali la Yamaha M1 del 31enne campione di Tavullia ha mostrato di essere in prima fila, però nelle prestazioni assolute la Ducati è come sempre capace di potenza extra. Una dote che fin qui soltanto Stoner è riuscito a utilizzare al meglio, mentre altri, come il veterano Capirossi, hanno avuto più d'un problema. «Per il 2010 la Ducati ha fatto un motore molto più guidabile - si rallegra Stoner -, semplice per tutti da capire e per quanto mi riguarda adesso mi è più facile girare veloce anche con gomme usate». Sulla carta, dunque, è lui l'avversario numero uno per Rossi. «Casey, Pedrosa e Lorenzo sono tre avversari difficili da battere - dice Valentino -. Sono veloci in tutte le condizioni. Bisogna capire come sono le moto in versione 2010». Tra le nuove regole, quella sul limite dell'uso dei motori, 6 per 18 gare, lascia perplesso Rossi. L'obbiettivo era quello del risparmio, ma la regola rischia di incidere pesantemente sul risultato sportivo. «Non è molto giusto correre con sei motori per 18 gare - dice -. Serve a risparmiare sui costi, ma almeno due in più sarebbero necessari. Dieci era il numero perfetto. Bisognerà stare attenti e farseli bastare. Nel lotto della classe MotGp ci sono anche tante novità. Ben quattro i passaggi dalla 250, tra loro anche un italiano, Marco Simoncelli, guascone quanto lo era Valentino agli inizi. Gareggia in un team Honda tutto italiano, quello targato Gresini, insieme a Marco Melandri. Gli altri esordienti sono Alvaro Bautista, Hector Barbera, Hiroshy Aoyama. Dalla Superbike arriva l'americano Ben Spies mentre il più giovane della comitiva è Aleix Espargaro, 21 anni. In pista anche in questa stagione ci sarà ancora anche Capirossi, che con la Suzuki in Qatar taglia lo storico nastro dei 300 gran premi disputati, con tre Mondiali vinti (due in 125 e uno in 250). Con Dovizioso, compagno di squadra di Pedrosa, sono ben cinque gli italiani in MotoGp. (Fonte: Corriere della Sera)

9.4.10

Al via l'adrenalina del Moto GP

Sotto i riflettori nel senso più letterale possibile, arriva il momento della prima tappa del Motomondiale 2010. Alla luce artificiale del colossale (e ultratecnologico) impianto (nella foto) studiato ad hoc per ridurre al minimo le rifrazioni così fastidiose alla guida, Valentino, Casey, Jorge e gli altri si schiereranno domenica sulla griglia della MotoGP per aggiudicarsi i primi 25 punti della stagione.
Sono stati proprio loro tre, lo scorso anno, a contendersi la vittoria finale, andata poi all’australiano, seguito a ruota da Rossi con il giovane spagnolo sul terzo gradino del podio.

IL CIRCUITO - Posizionato nei pressi di Doha, nello stato del Qatar, il Losail International Circuit è stato costruito nel 2004 a tempo di record (poco più di un anno) grazie all’impiego di un migliaio di lavoratori. Da record anche il costo, ben 58 milioni di dollari.
Lungo poco meno di cinque chilometri e mezzo, è circondato da diversi ettari di erba artificiale in modo da ridurre al minimo l’afflusso in pista della sabbia. Quest’ultima, le temperature più basse del normale che riducono al di sotto della media il grip dell’asfalto, e la visuale non omogenea lungo tutto il tracciato per via dell’illuminazione non naturale rappresentano le principali insidie del circuito. Sedici le curve, senza infamia e senza lode, nel senso che nessuna di esse riesce ad appassionare davvero i piloti ma nemmeno nasconde particolari difficoltà. Le migliori per il sorpasso sono la prima e l’ultima, cioè quelle che anticipano e precedono il rettilineo principale che misura 1.068 metri.

PROTAGONISTI & PRONOSTICI - Statistiche passate alla mano e dati degli ultimi test pre-stagionali davanti agli occhi, i candidati alla vittoria finale sono i tre citati poco sopra, ai quali vanno senza remore i nostri pronostici. Del tutto paragonabili - sulla carta - le probabilità di Valentino Rossi e Casey Stoner, con quest’ultimo leggermente avvantaggiato in quanto vero specialista del circuito, il quale, peraltro, ha già dimostrato di andare particolarmente a genio al nuovo motorone bing-bang (a scoppi irregolari) che equipaggia la Ducati Desmosedici 2010. Leggermente staccato - sempre sulla base dei pronostici - Jorge Lorenzo, non ancora al massimo della forma per via dell’ultimo infortunio subito alla mano.

Grande è poi la curiosità nei confronti delle Honda, sia quelle ufficiali guidate da Daniel Pedrosa e Andrea Dovizioso, sia quelle satelliti di Marco Melandri e Marco Simoncelli.

Altre grandi incognite sono quelle di Ben Spies - in sella a una Yamaha, che non sarà quella ufficiale, non avrà la perfezione raggiunta dalla cura Valentino Rossi, ma è pur sempre in mano a uno dei piloti più talentuosi di sempre - e di Nicky Hayden che, in ombra nelle stagioni successive a quelle del titolo (nel 2006), sembra finalmente aver trovato un buon feeling con la Ducati che finora soltanto Stoner è riuscito davvero a domare.

Per tutto il resto, l’appuntamento è fissato a domenica.

(panorama.it)

    Sabato 10 aprile 2010
  • ore 1:55 - Sintesi Prove libere;
  • ore 17:05 - classe 125 Prove libere;
  • ore 17:55 - MotoGP Prove libere;
  • ore 19:10 - classe Moto 2 -- Prove libere;
  • ore 21:00 - classe 125 – Qualifiche;
  • ORE 21:55 - MOTOGP - QUALIFICHE;
  • ore 23:10 - classe Moto2 -- Qualifica 2;
    Domenica 11 aprile 2010
  • ore 17:00 - classe 125 -- Warm Up;
  • ore 17:30 - classe Moto2 - Warm Up;
  • ore 18:00 - MotoGp -- Warm Up;
  • ore 19:00 - classe 125 - Gara -- diretta;
  • ore 20:15 - classe Moto 2 - Gara -- diretta;
  • ORE 22:00 - MOTOGP - GARA - DIRETTA.