16.8.08

Alessia nuota nel club delle grandi


Beijing 2008_Corriere della Sera
XXIX Olimpiade in tempo reale:

L'Italia raccoglie un argento prezioso come l'oro ancora dalla piscina, ancora da una donna. Lo conquista Alessia Filippi nella gara degli 800 vinta dalla britannica Adlington, la stessa che aveva messo al collo l'oro dei 400 nella giornataccia della Pellegrini. Una gara difficile, quella di Alessia, di resistenza e fatica, dietro un'avversaria che stabilisce il nuovo primato del mondo. Una gara ancora più dura per uscire dal cono d'ombra della Pellegrini, con il suo primo oro femminile del nuoto italiano all'Olimpiade. La Filippi riesce passare ogni ostacolo, tranne quello insuperabile della britannica, giunta a Pechino in condizioni strepitose. Basti dire che su questa distanza resisteva un record antico, l'8'16"22 dell'americana Janet Evans, che lo aveva stabilito addirittura nel 1989. Ebbene, la britannica è scesa sotto quel limite di oltre 2 secondi, fermando il cronometro a 8'14"10. Alessia è felice e soddisfatta: "Un risultato che mi ripaga di tutti i sacrifici" dice. Dalla sua ha la certezza di avere fatto il massimo: "Sono contentissima Ancora non ci credo, ma è la mia prima medaglia veramente importante in ambito internazionale. E voglio ringraziare Francesco Totti, perchè la sua maglia la porto sempre con me dal 2006. È un portafortuna". Intanto l'inarrestabile americano Michael Phelps eguaglia un primato che sembrava destinato a non crollare mai, visto l'aumento della concorrenzA: quello delle 7 medaglie d'oro in una sola edizione, stabilito da Mark Spitz nel '72 a Monaco. Phelps vince i 100 farfalla e domani ha anche la chance di stabilire il nuovo primato assoluto di ori in un'Olimpiade grazie alla staffetta 4x100 misti. "ora voglio la storia" dice e si capisce che essendo lì, a una bracciata, rinunciarvi a questo punto sarebbe assurdo. Intanto però il suo settimo oro è il più difficile di tutti. Phelps vince in rimonta e di un solo centesimo di secondo sul serbo Cavic. L'impressione visiva in tv è che, anzi, a toccare prima sia il serbo. Il cronometro invece assegna la vittoria all'americano. La Serbia presenta ricorso ma sia i cronometristi della Omega sia i giudici che controllano la "Moviola" tv alla fine confermano che il tocco di Phelps, in rimonta negli ultimi 10 metri, avviene un centesimo prima di quello di Cavic.Il video è stato rivisto fotogramma dopo fotogramma. "Ma è chiarissimo: il serbo tocca dopo Phelps" conclude il giudice kenyano Ben Ekumbo. "Uno sta toccando, l’altro sta ancora planando".

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