27.4.08

"Ferrari, sei forte"

Passion_Still_Lives_Here_Article Racingworld & Luca Tittoni
I cilindri della Formula 1 tornano finalmente a scoppiettare nel Vecchio Continente: Circuit de Catalunya "meglio" conosciuto come Montmelò. Tutte le scuderie girano a menadito grazie agli innumerevoli test compiuti durante l'arco della stagione. Al muretto Ferrari c'è anche kaiser Schumi che oltre ai sette mondiali vinti fu autore, proprio qui al Montmelò, di un botto pauroso per fortuna senza conseguenze. Schumacher quanto a risultati stimola l'erede (di sedile) che con humor quasi più latino del tedesco (in fondo non occorre poi molto) fa capire le sue buone intenzioni già dal venerdi. Week end d'oro per Kimi che a suon di Emilia sfoggia sorrisi fino a pochi mesi fa del tutto inpronosticabili. Il campione del mondo migliora costantemente nel post gara e... non solo, soprattutto in pista, laddove cerca una perfezione quasi divina. Il finlandese vola nelle libere per poi prendersi senza troppi patemi d'animo la pole del sabato. Dietro di lui un rinato Alonso a cui fa bene l'aria di casa ma a cui fa benissimo la poca benzina imbarcata per volontà ferrea del suo ingegnere. Alle spalle dell'asturiano il ferrarista Felipe Massa, nuovamente in bilico, più indietro le due McLaren assieme a Robert Kubica. Kimi va primo in griglia dopo aver regalato sorrisi e giro veloce, addormentadosi con un messaggio chiaro che dato il personaggio lascia stupiti i più: "Ferrari, sei forte". Partenza regolare nonostante la vicinanza di Fernando Alonso a Felipe Massa, nota non secondaria dati i precedenti e considerato il loro possibile futuro a sedili potenzialmente quasi invertiti. Raikkonen muove bene, Fernando più scarico fatica ad avere grip ed è superato da Massa che insinua all'esterno anche il campione del mondo. Niente schermaglie tra i ferraristi mentre Domenicali guarda il monitor senza preoccuparsi di fare, al termine dei 66 giri, ramanzine da padre di famiglia. Felipe si mette in coda e Kimi prende pian piano il largo. Primo e secondo al curvone dopo il via, il cavallino di Baracca chiude subito il gran premio e si torna virtualmente a Maranello.
Schermaglie continue nelle retrovie e mille detriti in pista (nove ritirati), dove Alonso arranca ma pur di non mollare la terza posizione spreme la sua Renault e rompe il propulsore. Hamilton (questa volta) parte discretamente e recupera sino alla terza posizione, grazie anche e soprattutto ai ritiri dei piloti che lo precedono, su tutti, appunto, Fernando Alonso. Formula noia dipinta di rosso rubino che sancisce la superiorità Ferrari neppure interrotta dai due ingressi della safety car; il primo a causa di un tamponamento poco dopo il via tra Sutil e Vettel, il secondo a causa della spaventosa uscita di pista di Heikki Kovalainen. All'ingresso della curva Campsa la spalla del pneumatico anteriore sinistro della McLaren Mercedes perde pressione sino a sgonfiarsi, macchina inguidabile che parte per la tangente. Al pilota di Ron Dennis non resta che aggrapparsi ai freni e togliere le mani dal volante per prepararsi al botto. La vettura si infila per metà nelle gomme (ancora non sostituite dalle apposite barriere a ritenuta progressiva progettate dal lontano 1995 ma costosissime) che delimitano la via di fuga rendendo molto difficile l'estrazione del pilota che uscirà poco dopo in barella ma fortunatamente pressochè illeso. Incidente simile a quello di Michael Schumacher nel 1999 a Silverstone (avaria impianto frenante) e che riapre la questione affidabilità in casa McLaren dopo il botto di Hamilton della scorsa stagione (sempre per via delle gomme). Nota di merito per i piloti italiani anche se in ombra: Trulli chiude all'ottavo posto, mentre Fisichella arriverà al traguardo come primo dei doppiati.
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Tutto facile per la Ferrari al Montmelò: Kimi Raikkonen e Felipe Massa, dopo una partenza in cui agevolmente hanno preso la testa della gara, hanno tenuto un ritmo inarrivabile per gli avversari chiudendo in quest'ordine alla bandiera a scacchi dopo sessantasei giri del Gran Premio di Spagna 2008. Una gara senza problemi, anche se interrotta da due periodi di Safety Car, che ha portato i Ferraristi a segnare un'autorevole doppietta nel Gran Premio di Spagna, la seconda consecutiva dopo quella ottenuta in Bahrain. Terzo e primo degli "altri" è stato Lewis Hamilton, che con una gara molto regolare ha approfittato del ritiro per la rottura del motore di Fernando Alonso conquistando la medaglia di bronzo con un piccolo vantaggio sulla BMW di Robert Kubica, quarto e penalizzato da una partenza non perfetta che gli ha fatto perdere qualche posizione. Il polacco ha chiuso abbondamente davanti a Mark Webber, quinto, e a Jenson Button, che con il sesto posto odierno regala i primi punti della stagione alla Honda. Due punti anche per la Williams, grazie al settimo posto di Nakajima, e un punto per la Toyota, con Jarno Trulli che ha chiuso in ottava piazza. Solo nono Nick Heidfeld, penalizzato con uno Stop&Go per aver rifornito in regime di Safety Car quando la pit-lane era ancora chiusa. Il tedesco, quindi, è sprofondato in classifica riuscendo comunque a chiudere a pieni giri. Primo dei doppiati, invece, l'italiano Giancarlo Fisichella, che ha sfiorato l'arrivo in zona punti con la Force India: Fisichella è giunto al traguardo davanti a Timo Glock e David Coulthard, protagonisti di un duello che ha danneggiato l'ala anteriore del pilota Toyota e dechappato il pneumatico posteriore sinistro della Red Bull. Un incidente che sarà investigato dai commissari a fine gara e che potrebbe portare delle penalità nel prossimo Gran premio di Turchia. Coulthard, nel finale, è riuscito comunque ad avere la meglio su Takuma Sato, ultimo al traguardo con il muso della sua Super Aguri danneggiato da un contatto rimediato durante la gara. Il pilota Super Aguri è l'ultimo classificato nel Gran Premio odierno. Momenti di paura al ventiduesimo giro: all'esterno della curva Campsa, infatti, le immagini televisive rivelano la McLaren-Mercedes di Kovalainen piantata nelle gomme della via di fuga. Il pilota finlandese, per l'esplosione dello pneumatico anteriore sinistro, è finito fuori pista impattando frontalmente nelle barriere. Dopo lunghe operazioni di recupero, con l'auto sommersa nella via di fuga, Kovalainen è stato estratto apparentemente indenne dalla sua monoposto distrutta ma con la cellula di sopravvivenza intatta. La dinamica del guasto tecnico occorso a Kovalainen è sembrata del tutto simile a quella che, nella passata stagione, costò un pesante incidente a Lewis Hamilton nelle qualifiche del Gran Premio di Germania. Quello di Kovalainen, però, non è stato l'unico incidente della giornata: un primo periodo di Safety Car, infatti, era stato richiesto già alla partenza, quando un incidente tra Sutil e Vettel aveva costretto entrambi ad un prematuro ritiro. Il pilota della Toro Rosso, incolpevole nel contatto, è stato poi raggiunto al box dal suo compagno di squadra Bourdais, anch'esso costretto al ritiro per un incidente in cui è stato parte lesa: il francese, infatti, è stato tamponato da un Piquet in evidente difficoltà.Il pilota brasiliano, infatti, era reduce da un fuorispita pochi giri prima che lo aveva fatto scalare in fondo alla classifica.Un problema tecnico, invece, ha costretto Rubens Barrichello al ritiro dopo che, nel periodo di Safety Car indotto dall'incidente di Kovalainen, era stato protagonista di un curioso avvenimento: all'uscita dal suo secondo pit-stop, infatti, il brasiliano si è ritrovato con l'ala anteriore incagliata sotto la monoposto dopo un contatto con Giancarlo Fisichella. Costretto a compiere un intero giro di pista con questo pesante handicap, Barrichello è stato poi costretto al ritiro per i danni che la sua monoposto ha riportato nei deflettori e, sopratutto, nel fondo piatto.Aver raccolto detriti in pista, alcuni dei quali hanno forato il radiatore della sua Super Aguri, ha costretto al ritiro anche Anthony Davidson.Problemi di motore, come detto, hanno eliminato dalla gara l'idolo locale Fernando Alonso. Destino simile anche per il pilota della Williams Nico Rosberg.L'appuntamento con la Formula 1 è tra due settimane, a Istanbul, per il Gran Premio di Turchia 2008.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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