23.6.08

I rigori condannano l'Italia, la Spagna va

Passion_Still_Lives_Here_Data Sport Italia
E adesso? Ora che siamo stati "sbattuti" fuori con quei rigori che davvero poche volte ci hanno visti trionfatori? Filosofia un po' personale, ma visto anche il poco costruire dei nostri durante i 120 minuti avrei preferito perdere con un goal su azione, piuttosto che questi maledetti maledettissimi calci di rigore. Occorre probabilmente riorganizzare una squadra per certi versi spremuta e un po' anziana. Ripartire dalle certezze che abbiamo, la nostra mentalità, la tradizione e alcuni uomini; soprattutto forgiare nuovi difensori degni del nostro passato. In foto nessuna testa china o di "furie rosse" festanti, ma, ecco, le nostre speranze e, al tempo stesso, le nostre certezze. Perni su cui ricalibrare una nazionale un po' anarchica, priva di una sua identità. Europeo mediocre con pochi barlumi di talenti e bel gioco. La Germania fisica ma modesta quasi in finale, la sufficiente Olanda, cui scrivevamo avere due sole possibilità: andare sino in fondo asfaltando il resto o sciogliersi come neve al sole. La stessa Spagna che oggi celebra per dirla con Marca "la storia riscritta" e che, a detta di molti, avrebbe dovuto prenderci a pallonate. A me, sarò esigente, non ha per niente entusiasmato. L'abbiamo invece scoperta balbebattante come in fondo è sempre stata: abili palleggiatori (senza mutuare i termini storici di Brera), talentuosi... ma per cortesia fermiamoci qui. C'è e rimane una discrepanza tra i risultati del nostro gioco secolare, brutto ma efficace, e i traguardi raggiunti dagli esteti di mezza Europa. Se c'è in questo ambito una scelta di campo da compiere, personalmente sarò sempre convinto dell' "italica filosofia". Troppo brutta però la squadra di Donadoni, più annaspante delle altre. Fraseggi ai limiti della decenza, condizione "ni" e importanti scelte del c.t. bergamasco piuttosto discutibili. Si guarda a Euro 2010 convinto e speranzoso che sarà la nostra vera possibilità di vittoria, nel frattempo su Donadoni si allungano le ombre del figliol prodigo Lippi. Traggo esulando alcune piccole considerazioni piuttosto scettiche sulla caratura della stampa e della cultura sportiva estera. Noi, che sovente di cultura sportiva ne abbiamo ben poca - cosa questa risaputa - spesso ci immoliamo in considerazioni a mio avviso fuorvianti. Abbiamo assistito ad un mondiale in cui più riviste vuoi per populismo, vuoi per tiratura ed editoria, vuoi per tensione sportiva ci hanno definiti spaghettari, mafiosi, europei del sud (come se ci fosse ancora questo ancestrale distinguo... evidentemente nella mente di molti ancora è così) e molto altro. Ieri, nell'osservare il pre ed il post della festa iberica ho udito parole e titoli da: "morire in campo", "maleficio" e non molto, ma sicuramente dell' altro. Senso lato o senso stretto credo che nell'insoddisfazione generale verso i nostri giornali, gli stessi non siano mai arrivati, neppure sul più bello, a conclusioni simili verso altre delegazioni. Non è questo un bell'inno a quel "respect" scritto sulle maglie di Euro 2008, bensì un magnifico ben predicare e razzolare però male, malissimo.
Credo che su questo occorra meditare un po'. In fondo l'erba del vicino, passatemi anche l'assonanza calcistica, non è sempre più verde. Non ho una preferita... ma mi piacerebbe che la giovane Russia ed il cuore della Turchia possano arrivare il più lontano possibile.
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La Spagna supera l'Italia 4-2 ai calci di rigore dopo che i 120' di gioco si erano chiusi a reti inviolate. Iberici nettamente padroni del campo per quasi tutto l'incontro e nonostante un arbitraggio decisamente negativo da parte del direttore di gara, il tedesco Fandel, che ha penalizzato gli spagnoli con alcune decisioni dubbie. Donadoni e Aragones confermano le formazioni pronosticate alla vigilia, si va in campo all'Ernst Happel di Vienna con un caldo soffocante. Avvio con ritmi molto lenti, le squadre sembrano quasi bloccate. Al 7' traversone su calcio di punizione di De Rossi a cercare Toni, ma Casillas fa suo il pallone senza correre rischi. Al 9' conclusione di Silva rimpallata, Buffon e' sicuro in uscita. Iniesta ammonito all'11' per un'entrata cattiva su Grosso. Intervento dubbio di Ambrosini su David Villa al 17': entrata diretta sulla caviglia da parte del centrocampista, sarebbe rigore per la Spagna, ma l'arbitro Fandel non ravvisa il fallo e lascia proseguire nonostante il tocco irregolare sembrasse netto. Al 19' bel cross proprio di Ambrosini, Perrotta arriva in anticipo, ma colpisce troppo debolmente. Poco dopo ancora Ambrosini recupera un bel pallone su Sergio Ramos, ma il suo traversone non imbecca Toni per pochissimo. Calcio di punizione dal limite per la Spagna al 25', Villa va alla battuta con un tiro potente, ma centrale, che Buffon para a terra. Al 31' anche Ambrosini finisce sul taccuino dell'arbitro per un intervento in ritardo su Senna a centrocampo. Al 32' Silva, spostato sulla destra, converge verso il centro e lascia partire un bolide dal limite: Buffon para sicuro. Bella azione di Cassano sulla sinistra al 37', il sampdoriano mette al centro per Toni che colpisce di testa, ma trova la deviazione di Marchena e la difesa iberica puo' allontanare la minaccia. Doppio pericolo per l'Italia al 38': Torres scatta in contropiede, salta due avversari e va al tiro, rimpallato; arriva Silva sulla sfera e dal limite cerca il secondo palo con un tiro potente e angolato che esce di pochissimo alla destra di Buffon. Spagna vicinissima al gol del vantaggio. Al 41' altro errore di Fandel che agevola l'Italia: Silva cerca di saltare al limite dell'area Grosso, l'esterno azzurro, in ritardo, rifila un pestone allo spagnolo che rimane dolorante a terra, ma l'arbitro non vede nulla e lascia proseguire ancora una volta. Al 44' preme ancora la Spagna, che vuole andare in vantaggio all'intervallo, ma Iniesta non trova la porta da buona posizione e il primo tempo si chiude a reti inviolate.La ripresa si apre con una grande occasione ancora per le Furie rosse. Silva al 49' riceve palla su un rimpallo a pochi metri dalla porta, cerca di saltare due avversari con un numero, ma la difesa azzurra chiude in extremis sul tiro a colpo sicuro. Al 55' Chiellini salva tutto in area azzurra; Torres si libera di Panucci e cerca Villa, liberissimo in area di rigore, ma il centrale difensivo rimedia ottimamente spedendo il pallone in calcio d'angolo. Donadoni inserisce Camoranesi al posto di Perrotta al 58', Aragones un minuto dopo ridisegna il centrocampo iberico con Fabregas e Cazorla per Xavi Hernandez e Iniesta. Gli azzurri sembrano beneficiare subito delle situazioni e sfiorano per la prima volta dopo sessanta minuti la rete. De Rossi mette in mezzo per Toni, l'attaccante rimette in mezzo dopo aver mancato la prima occasione e trova Camoranesi, ma la conclusione del neoentrato trova Casillas reattivo con una fondamentale parata di piede. L'Italia cerca di rimanere nei pressi dell'area spagnola, ma Aquilani prima e Toni poi non trovano la porta. Ennesimo errore di Fandel, davvero pessimo in questa gara, che va ad ammonire per simulazione Villa, ma in realta' l'attaccante era scivolato in area. Al 74' altro cambio per Donadoni con Di Natale in campo per Cassano. Quando mancano dieci minuti alla fine dei tempi regolamentari ci prova ancora la Spagna con un calcio piazzato di Senna che Buffon respinge con i pugni. Lo stesso centrocampista spagnolo mette in seria difficolta' l'estremo difensore azzurro pochi secondi dopo con un tiro potentissimo che il portiere trattiene a stento, grazie anche all'aiuto del palo. L'Italia soffre tantissimo in questo finale di secondo tempo, senza riuscire a proporsi concretamente in attacco. Grosso avrebbe all'84' la palla dell'1-0, ma sul perfetto cross di Di Natale e' incredibilmente Toni ad anticipare il compagno, piazzato nettamente meglio e libero di insaccare da pochi passi. Aragones toglie Torres a cinque minuti dalla fine, al suo posto il capocannoniere della Liga Daniel Guiza. Gli azzurri riescono con tanta sofferenza a tenere la porta inviolata anche nei minuti di recupero e al 90' il risultato rimane ancorato sullo 0-0, si va ai tempi supplementari.Ancora proteste spagnole in avvio di supplementari per una trattenuta di Chiellini su Sergio Ramos, Fandel non vede ancora. Al 93' ancora Spagna con Silva: bolide mostruoso che lambisce il palo con Buffon fuori causa. Gli uomini di Aragones stringono d'assedio gli azzurri, che faticano a prendere in mano il pallino del gioco. Ci prova Di Natale, con una conclusione di testa che Casillas devia in corner al 96'. Toni ci prova su schema da calcio d'angolo, ma la sua girata di nuca sorvola la traversa. Al 104' tiro in diagonale di Guiza abbondantemente a lato, Buffon controlla con lo sguardo la palla mentre scivola sul fondo. Al 108' Donadoni si decide a far entrare in campo Del Piero al posto di un Aquilani non convincente. Il fortino azzurro in difesa tiene fino alla fine nonostante gli innumerevoli tentativi portati in attacco dalla Spagna, decisamente padrona del campo per tutti i 120 minuti di gioco. L'ultimo clamoroso tentativo e' sui piedi di Cazorla a pochi secondi dalla fine con la palla che termina di un nulla a lato, prima del fischio di Fandel che segna la fine anche dei supplementari. Per decidere chi, tra Spagna e Italia, affrontera' la Russia in semifinale saranno necessari i calci di rigore.I rigori si battono sotto la curva della Spagna, che inizia la serie con David Villa. Il primo rigorista iberico non sbaglia. Grosso e' il primo degli azzurri e anche lui trasforma il tiro dal dischetto. Cazorla si incarica della battuta del secondo rigore e anche lui spiazza Buffon. De Rossi cerca di pareggiare i conti per l'Italia, ma Casillas e' superlativo e respinge il tiro. Senna puo' cercare di allungare la serie e insacca portando la Spagna sul momentaneo 3-1. Camoranesi sigla il 3-2 prima di Guiza, a cui Buffon respinge il tiro dal dischetto. Nervi tesissimi all'Ernst Happel di Vienna quando sul dischetto va Di Natale, fischiatissimo dagli spagnoli, che si fa neutralizzare il tiro da Casillas. Fabregas ha l'opportunita' di portare la Spagna in semifinale e non sbaglia. Italia eliminata da Euro2008, mentre la Spagna vola in semifinale, dove affrontera' la Russia.

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