5.7.08

Le Tour 2008

Torino 2006_Gazzetta dello Sport & Datasport
Parte oggi da Brest la 95a edizione del Tour de France, la manifestazione ciclistica piu` prestigiosa del mondo. L`obiettivo, da parte di tutti, e` quello di cancellare completamente le ultime edizioni, condizionate dagli scandali che hanno coinvolto i protagonisti (Landis nel 2006, Rasmussen l`anno dopo). Si parte dalla capitale della Bretagna, regione dove 140 anni fa si svolse la prima corsa in bicicletta della storia. E si torna soprattutto in Francia dopo la spettacolare partenza di Londra nel 2007. Quello che prendera` il via sara` il Tour di chi non c`e`: il campione in carica Contador, lo squalificato per doping dopo la vittoria nel 2006 Landis, Basso, Boonen, Ulrich, Vinokourov e il danese Rasmussen, colui che vinceva l`anno scorso fino ad essere trovato positivo a quattro tappe dal termine. La `grand boucle` comunque non perde il fascino, almeno dal punto di vista commerciale: 3.2 milioni di euro di premi, con 20 squadre partecipanti, di cui due italiane (Lampre e Liquigas).Si correra` su un tracciato di 3.559 km, percorso in 23 giorni. Le tappe invece saranno 21: 10 di pianura, 5 di alta montagna, 4 vallonate e 2 crono individuali. Occhi puntati sulle due frazioni italiane, le uniche al di fuori del territorio francese, previste domenica 20 (arrivo a Prato Nevoso) e martedi` 22 luglio in Val d`Aosta e Piemonte. Inoltre da segnalare la tappa del 23, che arriva all`Alpe d`Hez, traguardo storico e leggendario. Propio a questo punta Riccardo Ricco`, che con Damiano Cunego e` la `stella` su cui puntera` il movimento italiano. Proprio il veronese della Lampre cerchera` un posto sul podio, mentre il corridore della Sunier Duvall, dopo un grande giro d`Italia (chiuso al secondo posto), provera` a dare spettacolo con i suoi scatti in salita. Per il resto la cerchia di nomi che puo` arrivare in giallo ai Campi Elisi e` sempre la stessa: Cadel Evans, trentunenne australiano della Silence-Lotto, il pluricampione Alejandro Valverde e il faticatore russo Menchov. Ma occhio anche al nostro Cunego, che ha rinunciato al Giro per l`appuntamento francese. La cosa piu` importante e` che, dopo gli ultimi due tormentati anni, a vincere sia lo sport.
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L’oceano atlantico sullo sfondo, un oceano di gente in mezzo alla strada. Il 95° Tour de France è partito dieci minuti dopo mezzogiorno da Brest con un duplice, affascinante scenario sullo sfondo e un sole finalmente un po’ meno timido in cielo. La prima tappa è la Brest-Plumelec: in linea, come non accadeva da 42 anni. Sono 197,5 chilometri per niente banali, tanto è vero che già dopo 3 chilometri c’è stato il primo attacco, quello del bretone (ti pareva) Jegou: i Gpm di quarta categoria daranno i primi punti per la maglia a pois, mentre gli ultimi 1700 metri al 6,2% ispirano più di una mente. E ci dovrebbe essere un punto chiave ai meno due km: un ponte che restringe la strada con una curva a 90 gradi verso destra. Gli umori, al raduno di partenza, sono sembrati abbastanza sereni. Mark Cavendish raccontava di aver passato dopo il Giro due settimane in Toscana dall’amico Sciandri, ma di non essere riuscito ad andare all’Isola d’Elba come sperava. «Ci andrò dopo il Tour». Riccò è sceso dal pullman del team fischiettando: sulla sella della bici c’era il consueto Cobra. Alla Saunier Duval se la ridevano perché un tifoso ha mostrato una foto di un Piepoli giovanissimo. Il pugliese ha avuto un problema ai denti ed è dovuto ricorrere a un dentista di Brest: la situazione sembra migliorata. In generale, molti pensavano già al finale: il toto-pronostico per oggi (niente abbuoni) chiama Freire, che non ha mai vestito la maglia gialla. Ma anche Pozzato e gli uomini da classifica come Valverde, Kirchen, lo stesso Riccò e, perché no, Cunego. Vedremo. Intanto il veronese ha ricevuto una bella spinta da un mito come Hinault: il fuoriclasse bretone vede Damiano sul podio di Parigi, alle spalle di Evans e Valverde.
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