_"Per il 2009 ho un obbiettivo chiaro: tornare a essere campione del mondo. Non c’è alcun motivo che la Renault lavori a pieno regime, come sta facendo, se non per puntare al titolo nel 2009". Fernando Alonso ha mire molto chiare per la stagione che comincerà in Australia il 29 marzo. E nel frattempo, aspettando che la Renault mostri la nuova macchina il 19 gennaio a Portimao, in Portogallo, si rilassa e si prepara fisicamente. Flavio Briatore continua a magnificarne le doti. "Alonso sbaglia molto meno di quanto facesse Schumacher. Più pressione gli metti, più risponde. Schumacher non era bravo come lui a gestire la pressione". Sicuramente il 19 sentiremo Alonso ripetere che la Renault gli sta dando tutto e che lui intende in futuro rimanere dove si trova, se il materiale sarà competitivo. Ma intanto i suoi contratti vengono rinnovati solamente per 12 mesi. Ed è sin troppo chiaro che il prossimo passo sarà l’approdo alla Ferrari. Quando? Montezemolo, alla cena di Natale con i giornalisti, è stato chiaro: "Abbiamo Massa e Raikkonen sotto contratto per i prossimi due anni. Per il futuro vedremo. Alonso è un grande campione ma la vita è lunga. Lui è giovane...". Dal canto suo il due volte campione del mondo, dinanzi alla stessa domanda su un futuro in rosso ha risposto: "Non voglio pensare ad alcuna possibilità per il 2010 in quanto sono focalizzato sull’obbiettivo del Mondiale nel 2009". Nessuna delle parti smentisce ma è evidente che da tempo tra Ferrari e Alonso c’è un accordo scritto. Che è addirittura di quattro anni. Pieno di distinguo e di opzioni relative (la Ferrari vuol essere certa che nel frattempo Alonso non si perda, lui desidera le stesse garanzie sulla squadra), ma la cui validità comincia nel 2011 per esaurirsi a fine 2014, anche se l’ultimo anno è legato a una opzione. Però, come spiega Fernando tra le righe, i tempi dell’inizio potrebbero essere più brevi. Nel senso che sia Montezemolo sia Domenicali sanno che un Raikkonen opaco come quello del 2008 non sarebbe più sostenibile. Per cui Kimi è chiamato a dare il massimo. Ed il fatto che accanto a lui sia stato messo un ingegnere come Andrea Stella - persona a lui sempre vicina e affine - è la dimostrazione di come il suo recupero stia veramente a cuore a tutti. Ora tocca a Kimi fare la sua parte. Altrimenti si cercherà di rompere il contratto per anticipare sin dal 2010 l’arrivo di Alonso. Al momento, chi dorme tra due guanciali è Felipe Massa il cui 2008, così eccellente, ha spazzato in un colpo perplessità e dubbi. Il brasiliano ha surclassato Raikkonen. E siccome Massa è in continua progressione, nessuno lo mette più in dubbio. Semmai si può giocare a ipotizzare chi - nel caso - potrebbe essere la spalla di Alonso a Maranello dal 2011. La lista è molto lunga, perché si va dai nomi più scontati (Kubica e Vettel) a quelli più improbabili (Bortolotti, Mortara e altri giovanissimi). Solo il tempo dirà chi, al momento giusto, si meriterà una rossa. Augurandoci che, nel frattempo, la competitività della Ferrari non venga meno. E che, al momento opportuno, Alonso possa trovare a Maranello una macchina come quella delle ultime due stagioni. Al resto penserà lui. (Fonte: Gazzetta dello Sport)
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L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.
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