29.7.09

Federica...d'Oro!

_Federica Pellegrini ha vinto anche i 200 stile libero con un nuovo favoloso record del mondo, il terzo. Ha realizzato così la doppietta 200-400 riuscita solo a tre nuotatrici nella storia dei Mondiali: la statunitense Shirley Babashoff, la tedesca dell’Est Heike Friedrich e la francese Laure Manaudou. Federica ha nuotato in 1’52"98, staccando di due secondi, pari a quattro metri, la statunitense Allison Schmitt, 1’54"96. Ha letteralmente polverizzato il record del mondo che aveva stabilito in semifinale: 1’53"67. Ha nuotato benissimo. E’ passata in 27"34 ai 50, quarta, ha preso la testa nella seconda vasca, virando in 55"60 a metà gara e poi ha incrementato il suo vantaggio, facendo esplodere la vasca di entusiasmo. Ha vinto con un margine amplissimo. Con una distribuzione dello sforzo eccellente: 27"34, 28"26, 28"78 e 28"60 le sue quattro vasche.
Per l'Italia è il quarto successo della rassegna continentale dopo quelli di Valerio Cleri (25 km di fondo), Federica Pellegrini (400 sl) e Alessia Filippi (1500 sl). "Ho pianto - dice la Pellegrini a caldo - anche oggi, un quarto d'ora prima di fare la gara. Mi sento stanca, un po' di debolezza dopo così tante gare. Mi sorprendo, mi sorprendo di me stessa, avrei firmato se me l'avessero detto perché pensavo di fare al massimo un decimo meno di ieri. Domani metterò anima e corpo per la staffetta, ma per quest'anno le mie gare singolo finiscono qui. Non riesco mai a esultare come vorrei, ma forse non è nel mio carattere". La commozione della fuoriclasse continua anche dopo la premiazione: "E' una favola di cui non capisco ancora niente, mi ha chiamato anche il presidente del Consiglio. Spero di avere fatto divertire il pubblico, ma penso proprio di sì".La commozione diventa qualcosa di diverso in conferenza stampa. "Sono la migliore atleta italiana di sempre - dice Federica -. Lo dico senza falsa modestia, e non credo ci siano più dubbi come quelli che c'erano qualche record del mondo fa. Dopo il primato stabilito oggi, sono arrivata a 10 mondiali prima dei 21 anni. Ho vinto un oro olimpico e due medaglie iridate qui, perciò penso davvero di esserlo. Dopo queste gare sono distrutta fisicamente e psicologicamente. I tempi che ho fatto qui a Roma hanno davvero sorpreso anche me: ho lavorato molto sui 400, ma non avrei mai pensato di poter scendere sotto i 4', così come non pensavo di andare così veloce sui 200. Battere gli uomini? Ancora no, ma posso avvicinarmi". (gazzetta.it)
_Gli aggettivi erano finiti da un pezzo. Ora cominciano a scarseggiare anche le parole: impressionante la superiorità di Federica Pellegrini (e basta parlare di costumi!). Qui siamo di fronte a un'atleta unica, di quelle che nascono una volta ogni 50 anni, un gigante che a soli 21 anni ha compiuto imprese che resteranno nella storia molto, molto a lungo. E se questi dovevano essere i Mondiali di Phelps, sicuramente sono i mondiali di Fede, l'aliena.
Perché nulla ci toglie dalla testa che se fosse americana, ora di lei parlerebbero in ogni parte del mondo come di un Phenomeno. E gli States la fotograferebbero vicino a Obama come grande simbolo di integrazione e di successo sportivo. Qui ci si accapiglia sui costumi, e sui dubbi. Va beh... torniamo in Italia, forse inconsapevoli di quanto la nostra Fede valga davvero.
La straordinaria potenza della sua azione nei 200 stile libero ha dell'incredibile. Lineare, costante, continua, sempre in crescendo. Mai un cedimento, mai una virata imperfetta, sempre in trazione. Quasi in scioltezza. Abbiamo finito le parole dicevamo.., ma persino lei a fine gara ammetterà di essere sorpresa di se stessa: "Ci avrei messo la firma se me l'avessero detto, pensavo di fare al massimo un decimo meno di ieri. Ma sentivo che stavo andando veloce, e non ho smesso di attaccare e di spingere". Spinge Federica, spinge dall'inizio alla fine: quando la Vollmer è dietro di lei, e dunque praticamente fin da subito, spinge quando alla prima virata la tiene a un paio di decimi, raddoppiando a ogni giro il suo distacco. Altro giro, altro regalo: l'americana dopo i 100 metri si rassegna a litigare il secondo posto con la connazionale Schmitt, che alla fine avrà la meglio. E mentre queste due splendide nuotatrici si accapigliano per i resti con bracciate poderose ma scomposte, Phede, pardon... Fede, va via con una classe immensa, e con la potenza di un motoscafo. Arriva, toccando la piastra per trasformare l'ennesima gara in oro, e record. Il decimo di una carriera già immensa e apparentemente ancora inesauribile. Immensa... E finalmente si scioglie: vorebbe esplodere, ma si contiene. Nel suo sorriso dolce e un po' schivo con il quale saluta mamma e papà in tribuna, nell'occhio lucido con cui risponde alle prime domande, Federica dimostra di avere solo 21 anni. Ed è già così grande..."Non pensavo di abbattere il muro dell'1.53". Prima della gara ho pianto, mi sentivo un po' di debolezza addosso. E' sorprendente, me lo dico da sola, ma per oggi lo posso fare. Ora finalmente potrò rendermi conto di quello che ho fatto". Se non te ne rendi conto Fede te lo diciamo noi. Hai reso il nostro paese un pochino più grande, un pochino più internazionale, un pochino più competitivo. E credici, in questo periodo gioie come questa aiutano tanto. (eurosport.it)

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