20.12.09

Blardone-Simoncelli: doppietta italiana

A quattro anni di distanza, l'talsci scrive un'altra pagina di storia sulle nevi della Gran Risa e piazza due azzurri ai primi due posti: proprio come accadde nel 2005, Max Blardone precede al traguardo Davide Simoncelli, ma la giornata trionfale dell'Alta Badia è completata dal quinto posto di Manfred Moelgg e dal sesto di Alexander Ploner.

Un trionfo, si diceva, anche con un piccolo rimpianto, perché la prima manche ci aveva regalato una tripletta tutta azzurra: Blardone, Simoncelli e Moelgg formavano il podio tricolore, davanti a Marcel Hirsher e Markus Larsson. L'austriaco e lo svedese non si ripetono nella seconda manche, mentre Moelgg perde due posizioni dopo essersi pericolosamente inclinato e aver rischiato di uscire nella seconda parte del tracciato.

La lotta per il gradino più alto del podio resta dunque un affare riservato a Blardone e Simoncelli: ha la meglio il primo per 43 centesimi, mentre il francese Cyprien Richard perfeziona il sesto posto della prima manche agguantando la terza piazza. Peccato soltanto per Alberto Schieppati, 10° nella prima manche e 13° al termine di una discesa generosa ma un po' scomposta, forse per l'eccessiva foga di voler fare a tutti i costi il grande risultato.

Ottima la discesa di Benjamin Raich, quarto dopo il tredicesimo tempo della prima manche: l'austriaco precede Manfred Moelgg, giunto a 1'96 da Blardone e con un centesimo in meno di Alexander Ploner. Nei top-ten si inseriscono anche l'americano Ted Ligety, il vincitore della coppa del mondo Aksel Lund Svindal, il suo connazionale Kjetil Jansrud e lo svizzero Didier Cuche, che guadagna otto posizioni dopo la prima prova a dispetto delle condizioni fisiche non ottimali. Il quarto posto di Raich consente all'austriaco di agguantare la vetta della classifica generale a scapito di Carlo Janka, oggi 18esimo. Lunedì è in programma lo slalom: non ci resta che sperare in un altro trionfo, ma ripetere anche tra i pali stretti la doppietta odierna sembra essere un'impresa quasi impossibile. (Eurosport.it)

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