23.2.10

Ennesima medaglia di legno per gli azzurri

Un'altra medaglia di legno da appendere nella bacheca delle amarezze azzurre. Tradisce anche il fondo: Arianna Follis e Magda Genuin chiudono al quarto posto la finale della sprint a squadre. Quel podio possibile, sperato, sospirato, svanisce all'ultimo cambio: la Genuin perde terreno rispetto al treno delle prime e lancia la Follis con quattro-cinque secondi di ritardo. Troppi, per l'Arianna vista a Vancouver. Il miracolo non si compie. Le facce felici, sul podio, sono quelle delle tedesche Evi Sachenbacher-Stehle e Claudia Nystad (oro); l'argento lascia le svedesi Charlotte Kalla-Anna Haag con un po' di amaro in bocca; il bronzo russo di Irina Khazova e Natalia Korosteleva, invece, è quello che spinge le azzurre fuori dalla zona medaglie. Arianna, alla fine, non si dà pace: «Ho cercato di chiudere il buco, di dare tutto il possibile per poi provare a giocarmela nel finale, ma non ci sono riuscita. Pazienza. Il quarto posto? Il più brutto per chiudere una gara».

GLI UOMINI - A Christian Zorzi e Renato Pasini va anche peggio: quarti in semifinale, ripescati per la gara che assegnava le medaglie, i due azzurri concludono all'ottavo posto. «Sono caduto e ho dovuto recuperare bruciando tante energie - spiega "Zorro". - Poi Renato si è toccato con il kazako e quando succede perdi energie e concentrazione. Io ho provato a dare il massimo; speravo in qualcosa di meglio, ma è stata una gara durissima». Lì davanti, però, sono sembrati davvero troppo forti per le speranze azzurre: oro alla Norvegia, argento alla Germania, bronzo alla Russia. Sul podio, finalmente, fa festa anche Petter Northug: per il fenomeno scandinavo del fondo, è il primo trionfo sulle nevi canadesi.(Antonucci - corriere.it)

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