I COMMENTI - Heel non si dà pace: «Un quarto posto all'Olimpiade non conta. Sono contento per la mia sciata, purtroppo uno deve arrivare quarto e oggi sono stato io. Come spesso accade perdo un po' in cima e poi recupero abbastanza sotto, ma oggi non è bastato. Posso solo dirvi mi dispiace, scusatemi». Deluso anche Christof Innerhofer, sesto a 8 centesimi dal terzo posto. «Ho fatto un po' i numeri, ho mollato tutto, ma la pista è difficile: con la neve che è un po' ghiacciata, un po' scivolosa, un po' che teneva bene. L'anno scorso non ho centrato la medaglia per 5 centesimi, oggi per otto. Ma lo sport è così». Patrick Staudacher ha lo stesso stato d'animo: «Purtroppo i distacchi sono vicinissimi. Io sono sceso bene, ho fatto qualche passaggio dove potevo mollare di più, ma non era facile, la neve era strana. Purtroppo siamo tutti e tre fuori dal podio per un niente. Solo Svindal ha fatto la differenza in mezzo e nella parte sotto. Gli altri davanti a noi hanno fatto la nostra stessa gara».
FONDO - Niente da fare nemmeno per le ragazze del fondo: Marianna Longa ha concluso al settimo posto la 15 km inseguimento, Arianna Follis al nono. L'oro è andato alla norvegese Marit Bjoergen, l'argento alla svedese Anna Haag, il bronzo alla polacca Justyna Kowalczyk (al fotofinish con la norvegese Stoermer Kristin Steira). Più lontane le altre italiane: 16/ma Silvia Rupil, diciottesima Sabina Valbusa.
PATTINAGGIO - Oggi è anche la giornata delle coppie del pattinaggio di figura. Massimo Faiella e Federica Scali, dopo l'argento europeo, danzeranno il tango obbligatorio al Pacific Coliseum in cerca del definitivo salto di qualità (a Torino furono 13/mi). Prima esperienza a cinque cerchi invece per Luca Lanotte e Anna Cappellini. Ah, ci sono anche i campioni del mondo in carica, Oksana Domnina e Maxim Shabalin. Dopo le polemiche di Tallin, i russi hanno deciso di rinunciare alle maschere degli aborigeni australiani. Sobrietà olimpica. (Antonucci - corriere.it)
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