15.2.08

Il braciere olimpico arde

xxolympicwintergames.blogspot.com_Scatti Olimpici
57 metri di altezza, il più alto di tutta la storia dei Giochi Olimpici; disegnato da Pininfarina, come la torcia della Fiamma Olimpica.
Erano già due giorni che il Braciere ardeva in Torino. Ma quante emozioni all’atto dell’accensione.
Il fuoco che infiammava i XX Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006
è stato acceso ad Olimpia, in Grecia il 27 novembre 2005 con la cerimonia rituale che precede ogni Olimpiade. Dopo una breve staffetta in terra greca, la fiamma è giunta in Italia l’8 dicembre. Da qui il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi l'ha consegnata, dopo una sontuosa cerimonia in piazza del Quirinale, al primo tedoforo italiano: Stefano Baldini, che ha dato inizio ad un viaggio per tutte le province e le regioni del Paese.
La destinazione finale della Fiamma Olimpica era lo "Stadio Comunale" di Torino
(ad oggi "Stadio Olimpico"), sede prescelta per l'accensione del tripode. La staffetta olimpica ha attraversato capoluoghi di provincia e regioni. La Fiamma Olimpica è stata portata anche all'estero, con brevi tratti in stati a noi vicini: Stato Città del Vaticano (dove la fiaccola ha ricevuto la benedizione di Papa Benedetto XVI), Repubblica di San Marino. Com'è ovvio che sia ha toccato anche i territori d’oltralpe: Slovenia, Austria, Svizzera e Francia, dove la fiamma ha transitato per le città di Grenoble ed Albertville che, nel passato, hanno ospitato i Giochi Olimpici invernali.
La sera del 10 febbraio 2006, nel corso della Cerimonia di Apertura delle XX Olimpiadi Invernali, la Fiamma Olimpica è stata scortata da Alberto Tomba, che ha dato inizio all'ultima parte della staffetta. Dopo di lui, la torcia è passata di mano in mano dei quattro componenti della storica selezione italiana di Sci di Fondo, oro a Lillehammer nel 1994, (Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner). La torcia è poi passata a Piero Gros, oro nello Slalom Speciale ad Innsbruck 1976, poi a Deborah Compagnoni, olimpionica di Sci Alpino, ed infine alla fondista piemontese Stefania Belmondo, vincitrice di ben dieci medaglie olimpiche in carriera: "Stefania Belmondo la più medagliata". Fonte: Archivio Antonella, size: low 88 Kb.
57 meters high, the tallest of the whole history of the Olympic Games; drawn by Pininfarina as the torches. By now they were already a couple of days that the Brazier burned in Torino. But how much you excite to the action of the lighting. The fire that inflamed the Winter Olympic XX Giochi in Torino 2006 has been turned on to Olimpia, in Greece November 27 th 2005 with the ritual ceremony that precedes every Olympiad. After a brief relay race in Greek earth, the flame has come in Italy on December 8, gives in which the President of the Republic Carlo Azeglio Ciampi has delivered her, after a ceremony in the Plaza of the Quirinale, to the first Italian tedoforo, Stefano Baldini, that has begun a trip for all provinces of the Country. The final destination of the flame was the "Stadio Comunale" in Torino (for the occasion rechristened "Olympic Stadium"), where, during the Opening Ceremony of the Olympiads, the Olympic brazier would have been turned on. The Olympic relay race of the tedoforis has crossed chief towns of province and numerous provincial places. The Olympic flame has also been brought to the foreign countries, with brief raids with the territories that confine with Italy: City of the Vatican (where the torch has received the benediction of Pope Benedetto XVI) and the Republic of San Marino; besides it has also touched the territories of oltralpe: Slovenia, Austria, Switzerland and France, where the flame has transited for the cities of Grenoble and Albertville that, in the past, they have entertained the winter Olympic Games. The evening of February 10 th 2006, during the Ceremony of Opening of the Games, the Olympic flame has been brought inside the Olympic Stadium Alberto Tomba, that has begun the last part of the relay race. After him, the torch has passed to the four components of the Italian relay race of Ski leading, gold to Lillehammer in 1994, Maurilio De Zolt, Marco Albarello, George Vanzetta and Silvio Fauner. The torch has passed then to Piero Gros, gold in the Special Slalom to Innsbruck 1976, then to Deborah Compagnoni, champion in the Alpine Ski, and finally to the Piedmontese Stefania Belmondo, winning of ten Olympic medals in career, that, as last tedoforo, with the torch has turned on the complex mechanism that has brought the flame on top of the tower of the Olympic brazier among the fires of artifice. Image: Antonella's archive; size: low 88 Kb.
57 mètres de hauteur, le plus haut de toute l'histoire des Jeux Olympiques; dessiné par Pininfarina comme les torches. Ils étaient maintenant déjà une paire de jours que le Brasier brûlait en Torino. Mais combien de tu émeus à l'acte de l'allumage. Le feu qui enflammait les XX Jeux Olympiques De hiver de Turin 2006 a été allumé à l'Olimpia, en Grèce le 27 novembre 2005 avec la cérémonie rituelle qui précède chaque Olympiade. Après un bref relais en terre grecque, la flamme est arrivée en Italie le 8 décembre, donne dans lequel le Président de la République Carlo Azeglio Ciampi l'a remise, après une cérémonie dans la place du Quirinale, au premier tedoforo italien, Stefano Baldini, qu'il a commencé à un voyage pour toutes provinces du Pays. La destination finale de la flamme était le "Stade Communal" de Torino, pour l'occasion rebaptisée "Stade Olympique", où, au cours de la Cérémonie d'ouverture des Olympiades, le brasier olympique aurait été allumé. Le relais olympique des tedofori a traversé chef-lieu de province et nombreuses localités provinciales. La flamme olympique a aussi été portée à l'étranger, avec des brèves incursions avec les territoires qui confinent avec l'Italie: Ville du Vatican (où le flambeau a reçu la bénédiction de Pape Benedetto XVI) et la République du Saint-Marin; il a en outre touché aussi les territoires d'oltralpe: Slovénie, l'Autriche, la Suisse et la France, où la flamme a passé pour les villes de Grenoble et Albertville que, dans le passé, ils ont reçu les Jeux Olympiques de hiver. Le soir du 10 février 2006, au cours de la Cérémonie d'Ouverture des Jeux, la flamme olympique a été portée à l'intérieur du Stade Olympique d'Alberto Tombe, qu'il a commencé la dernière partie du relais. Après de lui, la torche est passée aux quatre composants du relais italien de Ski de Fondo,oro au Lillehammer en le 1994, Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta et Silvio Fauner. Puis La torche est passée à Piero Gros, or dans le Slalom Spécial à l'Innsbruck 1976, puis à Deborah Compagnoni, championne dans le Ski Alpin, et finalement à la coureuse de fond piémontaise Stefania Belmondo, vainqueur de dix médailles olympiques en carrière, que, comme derniers tedoforo, avec la torche il a allumé le mécanisme complexe qu'il a porté la flamme en cime à la tour du brasier olympique entre les feux d'artifice. Image: Antonella's archive; size: low 88 Kb.

4 commenti:

Sar@ ha detto...

Che emozione...
Grazie!

Passion Still Lives Here ha detto...

Figurati Sara. Penso che tutti abbiano rivissuto le emozioni di quella stessa sera, leggendo il post. Io che l'ho scritto..l'ho fatto in un turbinio di emozioni unico.
Penso comunque che per atleti,delegazioni, staff e noi volontari queste emozioni siano marchiate a fuoco dentro di noi, avendo vissuto il tutto in prima linea.
Un abbraccio Anto

Fabrizio Zanelli ha detto...

Ciò che in quei quindici giorni mi ha emozionato di più circa il braciere è stato da un lato vederlo fotografato a tutte le ore della notte... Ma proprio tutte tutte. Dall'altro il sentire la voce rotta dall'emozione dei molti che una voltà lì sotto di lui chiamavano casa per dire: "Sì sono qui sotto il braciere". Un gran nodo in gola loro e mio.

Passion Still Lives Here ha detto...

Come ti capisco Fabrizio. Io ci passavo davanti ogni giorno e mi regalava ogni volta delle emozioni diverse. Già tra mattino e sera cambiava completamente! Anch'io spesso ero al telefono quando lo vedevo ed ogni volta che lo riferivo al mio interlocutore la domanda era "E com'è dal vivo? E' proprio così bello?" Ancora oggi se ci ripenso provo delle emozioni vive e molto forti.
Anto