12.5.08

Il solito Massa sultano di Turchia

xxolympicwintergames.blogspot.com_Article La Stampa
Felipe Massa ha vinto sette gare nella sua carriera: di queste, tre a Istanbul e sempre partendo dalla pole position. «Gli daranno il passaporto turco», sorride Stefano Domenicali, 43 anni festeggiati ieri. Ogni pilota ha i suoi gusti. «A lui piace guidare qui, con queste curve da sottosterzo - spiega Rob Smedley, suo ingegnere di macchina -. Dal 2006 a oggi Felipe ha migliorato tantissimo la sua tecnica».Il Gran premio di Turchia è caduto al momento giusto per il pilota brasiliano. La vittoria lo avvicina al compagno di squadra e induce la Ferrari a rinviare qualunque decisione sulle gerarchie. «Prevale chi va più forte - taglia corto il capo della gestione sportiva del Cavallino -. Questo è il nostro modo di lavorare e di pensare. Le cose potranno cambiare più avanti nella stagione». Massa ha raggiunto Lewis Hamilton al secondo posto, 28 punti contro i 35 di Raikkonen. Meno di un Gran premio di distacco. «Ora sì che possiamo pensare al Mondiale» ammette Smedley. Raikkonen, invece, si gode il suo terzo posto: «Sabato non ho disputato la mia miglior qualifica, ma questi sono stati i punti più pesanti di quest’anno». Resta leader, ma un po’ meno favorito rispetto alla vigilia.Sul podio a ritirare il premio per i Costruttori è salito per la prima volta Francesco Uguzzoni, capo meccanico come quel Nigel Stepney di cui nessuno a Maranello vuole più sentire parlare. Domenicali ha una dedica: «A Clementina, la figlia del presidente Montezemolo che si è sposata sabato».Nel Gran premio di Turchia, quinto appuntamento della stagione, la Ferrari ha centrato il quarto successo consecutivo (il record è di 10 nel 2004) e dato un’altra spennellata di rosso al campionato. Eppure ieri sul Bosforo non è andato tutto come previsto. Così l’analisi di Domenicali: «Siamo contenti, ci mancherebbe. Alla prima curva abbiamo rischiato lo stop di Raikkonen per quel contatto con Kovalainen. Però la doppietta era alla nostra portata».E invece tra le due Rosse si è infilato Hamilton con una strategia aggressiva su tre soste. Il pilota inglese ha dato un tocco di adrenalina alla giornata altrimenti troppo tranquilla di Massa, sorpassandolo a metà gara, poco prima di fermarsi a mettere benzina. Al box rosso nessuno ha fatto una piega: avevano già capito il giochetto. Il team manager Luca Baldisserri sperava in un finale diverso: «Se Felipe avesse resistito un paio di giri in più, forse Kimi sarebbe riuscito a recuperare il secondo posto». E’ appena un’ombra. In questo fine settimana la Ferrari ha consolidato ben altre certezze. La prima riguarda l’affidabilità. Dopo l’esordio in Australia, pareva un disastro. E invece adesso è tornata negli standard previsti a Maranello: non si deve rompere nulla. Il motore spremuto ieri dai due ferraristi, che non hanno mai potuto abbassare il ritmo, era lo stesso montato in Spagna, mentre i rivali ne avevano uno fresco. E’ finito anche senza problemi il ciclo di utilizzo del cambio: quattro gare, come previsto dal regolamento. Seconda certezza è la velocità in qualifica: Massa ha ottenuto la pole position con una vettura più pesante rispetto alle McLaren. Terza, lo spunto alla partenza: mentre Massa è arrivato in magnifica solitudine alla prima curva, Raikkonen, pur partendo dal lato sporco, aveva quasi affiancato Kovalainen. Tenuto conto che quasi tutte le corse quest’anno si sono decise nei primi cinquecento metri, il vantaggio tecnico su McLaren e Bmw è notevole.Le due prossime sfide sono cruciali: il 25 maggio a Montecarlo e l’8 giugno a Montreal. Nel 2007 la Ferrari soffrì su queste due piste, ma i piloti sono ottimisti: «Abbiamo lavorato parecchio per risolvere il problema. Saremo competitivi». A Le Castellet sono in programma tre giornate di test a partire da mercoledì: il circuito sarà allestito in due configurazioni diverse per simulare entrambi i Gp.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

VORREI SOLO DIRE CHE SE MASSA E RAIKKONE, DUE MEZZE FIGURE, VINCONO, SI DEVE SOLO ALLA GRANDE "FERRARI". VINCEREBBE PURE
QUELLA "MEZZASEGA" DI FISICHELLA.
MA UN CAMPIONE, LEGGI "ALONSO", QUANDO LO PRENDONO?

Passion Still Lives Here ha detto...

Ciao Anonimo. Dimentichiamoci le ere e gli imperi di Senna e Schumacheriane, oggi la Formula 1 è molto più livellata. Con questo, Massa e Raikkonen sono due validissimi piloti (per me), purtroppo non sono certo dei fuoriclasse. Quanto ad Alonso è probabile che sia un pelino sopra l'attuale campione del mondo Raikkonen (quanto a grinta e fame agonistica), quanto a tempo puro sul giro però non credo. Poi una macchina va anche costruita, ed un pilota mezza figura può risultare anche un validissimo collaudatore con preziosi consigli per il team e per lo sviluppo complessivo della monoposto.Ciao grazie per il tuo commento.

Tom ha detto...

Well done Felipe!

Passion Still Lives Here ha detto...

Tom: ;)