
Il Giro torna a parlare spagnolo dopo i tempi di Indurain. L'ultima tappa, la cronometro Cesano Maderno-Milano di 28,5 km, ha consacrato come definitiva maglia rosa Alberto Contador. Lo spagnolo non ha vinto nessuna tappa, forse avrebbe potuto vincere l'ultima cronometro se non fosse cambiato il vento che l'ha un po' frenato nel finale, ma ha dimostrato di essere il più regolare. Forte nelle frazioni contro il tempo, difficile da staccare anche nelle salite più dure, dove il solo Sella e in parte Di Luca e Riccò sono riusciti a farlo impaurire. Nell'ultima tappa è svanito il sogno rosa di Riccardo Riccò: nella cronometro ha perso 1'53" dallo spagnolo, ma già sabato la corsa era praticamente segnata. Gli esperti avevano detto che se il romagnolo non avesse iniziato la cronometro con almeno due minuti di vantaggio su Contador, difficilmente avrebbe potuto vestire la maglia rosa al traguardo di Milano. La cronometro è stata vinta da Marco Pinotti con 7" su Tony Martin e 10" su Michail Ignatiev. Contador si è piazzato undicesimo. La cronometro però è servita a Bruseghin a mantenere due secondi di vantaggio su Pellizotti e riuscire così a salire sul podio per la terza piazza. Riccò comunque si consola non solo con il secondo posto, ma anche con la maglia bianca di leader della classifica dei giovani. Considerando la sua età, 23 anni, il futuro del ciclismo italiano non può che essere dalla sua parte.
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