11.6.08

Spagna la conferma, Svezia la sorpresa

Passion_Still_Lives_Here_Article Antonella
Grecia e Svezia non si sono certo dannate l'anima per offrire spettacolo nel match serale del gruppo D (anticalcio puro). Ibracadabra risponde presente anche in nazionale, trascinandola al successo contro la Grecia campione d'Europa in carica. Il 2-0 conquistato dagli scandinavi si materializza in realtà dopo un'ora abbondante di stallo assoluto, grazie sopratutto al muro invalicabile eretto dagli uomini di Rehhagel.
I piedi sono quelli che sono ma, quanto a condizione fisica, disciplina tattica e feroce applicazione gli allievi di Otto non sono secondi a nessuno. E così il ct venuto dalla Germania lascia a casa Pindaro e i suoi voli per schierare il suo 3-5-2 tutto raccolto a difendere il fortino attorno al totem. Dall'altra parte il 4-4-2 organizzato dal ct Lagerback offre poco in termini di inventiva e fantasia. Peccato, perché davanti la coppia formata dall'esperto Larsson e da Ibrahimovic meriterebbe ben altro sostegno.
Un vero e proprio "anti-calcio" quello dei greci, scesi in campo praticamente con l'obiettivo di non giocare per non far giocare neanche la Svezia. Fortuna vuole ci abbia pensato Ibra a mandare al diavolo questa tattica anti-gioco!

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Occhio a Spagna e Portogallo! L'abbiamo detto sin da subito. La Spagna travolge 4-1 la Russia nella gara d'apertura del gruppo D di Euro 2008. Veloci, brillanti, spettacolari, anche sotto la pioggia: le «furie rosse» hanno lanciato la sfida. Una tripletta di David Villa, accompagnata da un gol di Cesc Fabregas, ha consegnato agli uomini di Re Juan Carlos la vittoria a Innsbruck. Vivace in attacco, la Spagna sembra meno solida in difesa, ma le sue aspirazioni al titolo sono più che legittime. La Russia, meno tecnica e meno veloce della compagine spagnola, ha però lasciato vedere delle buone cose, andando in rete con Pavlyuchenko a pochi minuti dalla fine dell'incontro. Villa, stella del Valencia è abile a spingere in rete un magistrale assist di Torres in occasione del primo gol, poi puntuale a trasformare in gol un'imbeccata di Iniesta. Nella ripresa concretizza poi un'ottima ripartenza, sbeffeggiando prima Shirokov e infilando Akinfeev, il sigillo finale è di Fabregas, non schierato titolare da Aragones.

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