
Mancano poche ore all'inizio della Cerimonia di Apertura. Il clima olimpico inzia a respirarsi anche qui da noi. Sarà per il fatto dei ricordi che affiorano alla mente, per quel 10 febbraio 2006 che, costantemente, mi accompagna nel nostro quotidiano. Quanti episodi vissuti quel giorno, quante emozioni e quante sensazioni ancor oggi mi attraversano.
Una cosa solo posso confermare: "Esserci è un'altra cosa!"
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Fu Yiquan è destinato a diventare il simbolo dei 40.000 volontari che contribuiscono a far funzionare la macchina di Pechino 2008. L'ultracentenario (per l'esattezza 103 anni) esibisce con orgoglio la fascia rossa di ''volontario per la sicurezza''. ''Controllo che le porte siano chiuse e che i cestini della spazzatura siano vuoti, è quello che posso fare per i Giochi'', dice lui. ''Non posso andare a lavorare allo stadio, ma posso impegnarmi per la sicurezza della comunità'', dice percorrendo l'itinerario che deve coprire 3 volte al giorno. Per i Giochi ha già sacrificato l'udito. Nel 2001, quando il Cio ha assegnato a Pechino l'organizzazione delle Olimpiadi del 2008, Fu si è ritrovato in mezzo alle celebrazioni. ''All'improvviso i fuochi d'artificio hanno cominciato a scoppiare a pochi metri da me. Ho sentito quasi un tuono nelle orecchie e non c'è stato niente da fare'', racconta. ''Chi ha acceso i fuochi non voleva certo farmi del male, voleva solo festeggiare'', dice senza alcun rancore. ''Organizzare i Giochi è un grandissimo motivo di orgoglio per il nostro paese, mi sento così orgoglioso''.
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