24.8.08

La torcia brillerà nel cielo di Londra

Torino 2006_Corriere della Sera
E' finita un'altra avventura olimpica. La più contrastante, dicotomica. La nostra prima Olimpiade seguita "via" web grazie a questo blog, cui vi ringraziamo per le innumerevoli visite di questo intensissimo agosto. La prima tappa dopo la nostra esperienza invernale, non virtuale, bensì reale e tutta italiana, di Torino 2006. Capiamo con dolce emozione quei 90.000 volontari, non si tratta di una frase fatta: esserci è davvero un'altra cosa. Si chiudono delle olimpiadi che dal punto di vista sociale, umano e politico abbiamo raccontato in punta di piedi con piccoli ma efficaci rimandi o segnalazioni. Ci è parso giusto sottrarci a qualcosa che in questo sito non era e non è nostro per tematica. Abbiamo lasciato a questo spazio la cronaca sportiva, quella si, abbondante e, speriamo, di vostro gradimento. Ciò non emargina e non comprime le nostre opinioni personali, i convincimenti che abbiamo tracciato con la giusta sobrietà senza coprire quello che non deve esser "oscurato" e raccontando quello che anima, o dovrebbe animare tutti noi, lo spirito olimpico e le imprese ad esso relative. Può sembrar retorica, vi garantiamo che non è così. Scrivo io come se scrivesse Antonella, sapendo con viva lucidità e consapevolezza che chi ha provato quelle emozioni, per l'appunto olimpiche, scriverebbe ciò, condividerebbe in buona parte quanto qui da me detto. L'importante è ritagliarsi un proprio spazio, un angolo di mondo in quell'universo di civiltà e di colori, il tutto con la propria moralità e la determinazione delle emozioni, delle imprese, delle istantanee da regalare a noi stessi e ai propri posteri. Questo, ma solo in parte, è anche ciò che può significare un'olimpiade. Il resto potrebbe esser raccontato in righe e frasi di indubbia lunghezza e certo contenuto intrinseco. Si va a Londra passando per Vancouver 2010, ci lasciamo dietro una bella organizzazione olimpica (per quanto visto da casa) con innumerevoli contraddizioni che si alternano nella omogenea e costante certezza dello splendore del pubblico cinese. Che questi Giochi siano il motore di una nuova alba non solo cinese ma anche per il resto del mondo che tanto civilizzato in fondo non lo è.
Imprese, amarezze, delusioni, ingiustizie, beffe, esultanze, inni nazionali, foto, immagini, un archivio storico sportivo che noi abbiamo nel nostro umile piccolo contribuito ad arricchire. Pechino 2008 per noi non finisce qui, nei prossimi giorni ancora qualche post attinente le XXIX Olimpiadi dell'era moderna poi lasceremo il passo ad altro... tanto per cambiare allo sport vissuto e regalatoci. L'Italia chiude nona nel medagliere, poteva andare meglio ma poteva anche andare peggio. Spicca (ma chi nutriva dubbi?) la Cina, un po' in flessione nel medagliere gli Usa, molto bene il Regno Unito che compie un balzo impressionante e tutto in avanti. Ecco, per me la vera superpotenza emergente di questo medagliere è proprio il Regno Unito. Un'organizzazione a cui ispirarsi e prendere quindi validi spunti, "devastanti" in chiave Londra 2012. La Russia ha rialzato la testa nella seconda settimana, mentre nella prima lottava con la meno quotata Italia. Noi abbiamo evitato il sorpasso dei cugini francesi e della emergente Spagna. Chiudiamo tra le prime dieci nazioni del mondo, in flessione ma sempre tra i primissimi con la necessità di ricominciare dalle scuole. C'è con tutta probabilità un nesso tra più variabili non solo sportive che, però, influenzano anche i risultati che poi prendon forma nel sudore di un ring (a proposito: quanto ho tifato Cammarelle, ma quanto mi è dispiaciuto per la simpatia di Clemente Russo) o nel perimetro silenzioso di un tatami. Occorre riflettere, perchè se questa Italia con tanti problemi riesce a far ciò è un chiaro ed ulteriore segnale delle nostre indubbie qualità ed eccellenze. Servirebbe una spinta univoca per rendere al massimo tutto ciò, nel modo più efficiente. Un plauso al CONI e alle Federazioni per gli sforzi che hanno fatto nel tenere i nostri colori tra i primi posti nel mondo sportivo e... un grazie per le emozioni regalateci dai nostri atleti, prolungamento naturale di un popolo e di una comunità nel mezzo di una polveriera tremendamente pacifica, irrimediabilmente storica e diabolicamente carismatica.
Si spegne il tripode del Bird's Nest di Herzog & De Meuron per riaccendersi là dove la tradizione vuole che si compia quell'eterna staffetta olimpica patrimonio di popoli e del mondo. A noi nel nostro privato interpretarla sempre al meglio e custodirne il ricordo.
XXIX Olimpiade in tempo reale:
Chiusi i Giochi della XXIX Olimpiade, Pechino passa il testimone a Londra 2012. La cerimonia, iniziata alle 14 (ora italiana) ha visto la grande festa degli atleti che hanno invaso insieme il centro dello stadio Olimpico dopo lo spettacolo di chiusura (più sobrio e meno lungo di quello di apertura, ma sempre emozionante). Quindi c'è stata la premiazione della maratona. Un po' di tristezza da parte italiana: quattro anni fa l'onore dell'ultima medaglia, consegnata personalmente dal presidente del Cio Jacques Rogge, toccò a Stefano Baldini. Ora sul gradino più alto del podio è salito meritatamente il keniano 21enne Samuel Kamau Wansiru.Sono stati i fuochi artificiali ad aprire l'ultimo atto dell'Olimpiade di Pechino. Sessanta figure rotanti e luminose, tamburi volanti sospesi in aria, un trionfo di colori mentre altri figuranti saltano ai lati: erano 7 mila le persone impegnate nel gran finale. Appena finito lo spettacolo, il rigido protocollo delle bandiere nazionali - prima la Grecia, ultima la Cina, per l'Italia il tricolore è stato portato da Clemente Russo - poi è toccato agli atleti entrare insieme, senza più distinzioni tra nazioni. «I Giochi sono giunti alla conclusione con successo. Nel momento in cui cala il sipario, unitevi a me nell'esprimere sincera gratitudine al Cio, agli atleti, agli Stati partecipanti e a tutti gli amici che hanno contribuito alla riuscita di questi Giochi», ha deto Liu Qi, presidente del Comitato organizzatore. «Il mondo ha riposto fiducia nella Cina. È stata un'Olimpiade tecnologica, ecologica e della gente». Secondo il presidente del Cio Rogge, «i Giochi di Pechino sono stati veramente eccezionali. Attraverso questi Giochi il mondo ha imparato qualcosa in più sulla Cina e la Cina ha conosciuto qualcosa in più sul mondo». Alle 15,24 la fiamma che ardeva da sedici giorni sullo Nido d'uccello, è stata spenta. I Giochi sono ufficialmente finiti. Ma si è riacceso subito l'entusiasmo olimpico a migliaia di chilometri di distanza. A Londra, infatti, il passaggio delle consegne olimpiche è stato occasione di una grande festa per circa 40 mila persone, mentre in tutta la nazione si svolgevano altre cerimonie. Molti maxischermi sono stati montati per poter vedere in diretta la consegna della bandiera olimpica dal sindaco di Pechino Guo Jinlong a quello di Londra Boris Johnson, mentre un coro di bambini cinesi cantava l'inno olimpico in greco. Nello stadio Nido d'uccello è stato presentato il filmato di Londra 2012, poi da un bus a due piani rosso sono scesi la cantante Leona Lewis e l'ex chitarrista del Led Zeppelin Jimmy Page, che hanno eseguito dal vivo Whole Lotta Love, un classico della storica band inglese. Applauditissimo l'ingresso sulla scena di David Beckham: la star della nazione inglese ha calciato un pallone mentre salutava il pubblico di Pechino. A Londra i Giochi della XXX Olimpiade si disputeranno dal 27 luglio al 12 agosto 2012. Le Olimpiadi del 2016 saranno assegnate il 2 ottobre 2009 dalla sessione plenaria del Cio di Copenaghen: in corsa sono rimaste Chicago, Tokyo, Rio de Janeiro e Madrid.

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