24.10.08

Al via la stagione sciistica

Article Gazzetta dello Sport
Riparte domani lo sci alpino (gigante femminile, e domenica gigante maschile) e l’Italia, reduce da una stagione eccezionale - due coppette di specialità: Manfred Moelgg in slalom e Denise Karbon in gigante - torna a puntare in alto. Mai troppo però, perché lo sci azzurro continua a non avere atleti davvero polivalenti in grado di puntare alla Coppa del Mondo: quella assoluta, la boccia grande insomma. Per la “coppona” bisogna andare bene in tre specialità su quattro, al minimo. E siccome oggi lo slalom è tanto estremo da costituire quasi uno sport a sè, l’elite dei polivalenti è costituita da gigantisti dediti alla velocità o, al contrario, da velocisti convertitisi al gigante. Gli specialisti in grado di imporsi in Coppa del Mondo erano eccezioni: fenomeni quali Alberto Tomba e Luc Alphand non fanno testo, insomma. Nè possono farlo Moelgg (nella foto) e la Karbon, uno per desuetudine alla velocità e l’altra per il condizionamento derivante dai mille incidenti chirurgici alle ginocchia.Noi di atleti “totali” ne abbiamo, teoricamente, due: Peter Fill e Nadia Fanchini. Diciamo teoricamente perché la ragazza corre sì in tre discipline, ma già qui a Soelden ha ottenuto il posto solo grazie alla defaillance di Karen Putzer. Non aveva superato la selezione con le proprie compagne; e se non vai in gigante, non vai da nessuna parte. Ci rimane Peter Fill, che dopo una stagione mediocre ci spera di nuovo e per coltivare il sogno ha anche cambiato sci, passando dai Dynastar agli Atomic che equipaggiano quasi l’intera nazionale austriaca: «Io parto sempre per vincere la Coppa del Mondo, altrimenti nemmeno comincio. Con i nuovi sci mi sono subito trovato in sintonia: credo che siano adatti al mio modo di sciare». Da junior lo chiamavano “il piccolo Thoeni” proprio per via della polivalenza, e in fondo 25 anni non sono molti per chi tenta di crescere in più discipline contemporaneamente. Per un attimo crediamoci un po’ anche noi, facendo finta che non esistano i Miller, gli Svindal, i Raich...

1 commento:

Anonimo ha detto...

good start