_L'Italia dello sci alpino conquista il podio numero 11 della stagione grazie a Giuliano Razzoli. Il 24enne portacolori dell'Esercito, nativo di Villa Minozzo (Re), ha conquistato il primo podio in carriera grazie ad un fantastico terzo posto conquistato nello slalom maschile di Zagabria dietro a due veri e propri campioni della specialità come Jean Baptiste Grange (al secondo successo su tre slalom stagionali) e Ivica Kostelic. L'emiliano, settimo al termine della prima manche, ha ottenuto il terzo tempo nella seconda grazie al quale è risalito fino al terzo posto. Con un palmarès che finora lo aveva visto soltanto una volta nei primi 15 di coppa (14simo nello slalom di Adelboden la passata stagione), Razzoli ha invece mostrato grande carattere e forza di nervi, resistendo al temibile ritorno di Johan Brolenius e Benjamin Raich, in grave ritardo a metà gara ma fortemente in recupero nella manche decisiva. Giuliano già in estate si era mostrato fra gli slalomisti più in palla, un infortunio muscolare ne aveva rallentato la preparazione autunnale ma due podi raggiunti in Coppa Europa nelle settimane scorse ne avevano constatato il recupero. Adesso il terzo posto lo lancia definitivamente sul circuito di coppa. E dietro a lui si conferma in crescita Manfred Moelgg. Il finanziere, quinto in Alta Badia, stavolta si è piazzato al quarto posto ad appena 10 centesimi dal podio, segno dalla ritrovata continuità ai massimi livelli. Peccato invece per Giorgio Rocca, diciassettesimo e in leggera difficoltà nella seconda manche, mentre Christoph Innerhofer ha conquistato il miglior piazzamento fra i pali stretti col 25simo posto. Squalificato nella seconda manche Cristian Deville. (Fonte: La Repubblica)
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The idea
L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.
2 commenti:
Prova
imparato molto
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