_È Patrick Thaler a salvare l'onore della squadra azzurra di sci in questa domenica di Coppa del Mondo. Dopo il terzo posto di Giuliano Razzoli a Zagabria, arriva il terzo posto di Thaler. Il carabiniere altoatesino, che sinora vantava un 4° posto come miglior risultato in carriera, ha messo a segno una splendida impresa sulla difficile pista Streif, recuperando nella seconda manche ben nove posizioni grazie al terzo tempo parziale. Thaler sembra avere trovato a 31 anni il giusto equilibrio e ad appena due settimane dalla gara iridata di Val d'Isere, la sua crescita fa ben sperare. Davanti a Thaler si sono piazzati solo i francesi Julien Lizeroux e Jean Baptiste Grange nella giornata in cui l'Austria ha sprecato molto con Herbst, Pranger e Matt fuori di scena nella seconda manche quando sembravano avviati facilmente verso il podio. Nei quindici finisce anche Manfred Moelgg, ma il finanziere di san Vigilio di Marebbe, sesto a metà gara poi commette qualche sbavatura di troppo e si ritrova 13°. Dura poco il sogno di Cristian Devile e Giuliano Razzoli, entrambi out dopo poche porte della seconda manche, mentre Christoph Innerhofer e Peter Fill sono stati squalificati nella prima manche e il giovane Stefano Gross si è ritirato. La gara assegnava anche punti importanti per la combinata, andata allo svizzero Silvan Zurbriggen. Gli fanno compagnia sul podio i croati Ivica Kostelic e Natko Zrncic-Dim, con Stefan Thanei decimo. Frattanto la portavoce della squadra svizzera ha comunicato che Daniel Albrecht, rovinosamente caduto nella prova di discesa di Kitzbuehel giovedì scorso, "ha passato la terza notte tranquilla. Tutti i suoi stati fisici sono stabili. Ma i medici aspettano ancora prima di decidere quando toglierlo dal coma artificiale".Nel gigante di Cortina, dominio austriaco con tre atlete ai primi tre posti. La vittoria, la terza stagionale dopo quelle di Soelden e Semmering e la quinta della carriera, è andata a Kathrin Zettel davanti a Michaela Kirchgasser (a 1'39") ed Elisabeth Goergl (a 1'71"). La Goergl era in testa alla fine della prima manche ma un errore nel finale (sono stati molti) l'ha costretta al terzo posto. Le altre nazionali hanno fatto da spettatrici, Italia in testa. Denise Karbon non aveva sfigurato nella prima manche, chiusa al 6° posto, ma nella seconda ha compromesso tutto inclinandosi troppo in una porta verso destra e arrivando al traguardo solo per onor di firma. "Ho cercato di attaccare, ma sono scivolata dopo avere toccato la neve con lo scarpone - ha detto l'azzurra, 25ª - ci tenevo tanto a fare bene, ma quest'anno va un pò così. Il grande appuntamento, però, deve ancora arrivare: se ritrovo sicurezza, ai Mondiali posso togliermi delle soddisfazioni". È andata peggio a Manuela Moelgg, fuori nella seconda manche dopo un interessante intertempo: "Peccato perché stavo andando forte. Mi consolo con il fatto che di solito dopo una gara non finita ottengo buoni risultati. Quindi speriamo bene per i Mondiali". La statunitense Lindsey Vonn, leader della classifica generale, si è piazzata solo 10ª, approfittando solo parzialmente dell'uscita nella prima manche della tedesca Maria Riesch. Frattanto, a fine gara, intorno alle 13 le squadre del Soccorso alpino sono dovute intervenire sulle Tofane per una valanga che ha coinvolto 6 persone impegnate nel fuoripista e subito estratte dalla neve, senza conseguenze. (fonte: Gazzetta dello Sport)
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L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.
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