28.3.09

Carolina quinta dopo il corto


_Sarà una finale di fuoco. Stasera Carolina Kostner, quinta dopo il programma corto, alle 19.33 di Los Angeles, le 4.33 della notte italiana (lancette già spostate avanti di un’ora), andrà a caccia di un podio lontano, ma non irraggiungibile. L’oro, però, pare già essere assegnato: dovrebbe finire al collo della sudcoreana Yu-Na Kim che, pattinando sulle nuvole, con 76.12, migliora il proprio record del mondo di addirittura 4.17 punti. Nella categoria delle umane, a precedere Carolina, anche la canadese Joannie Rochette e le giapponesi Mao Asada e Miki Ando. Tra Carolina e la Asada, quindi una possibile medaglia, il divario è di 2.88 punti. Tanti, non tantissimi. A patto, naturalmente, di interpretare il Dumskio Trio, programma che l’accompagna dall’inizio della scorsa stagione, senza la minima sbavatura. Meglio, molto meglio, di come proposto il tango della prima parte di gara. L’azzurra, che nell’ultimo gruppo di merito scende in pista per sorteggio subito dopo la stessa Asada e subito prima di Yu-Na Kim, offre una prestazione intensa e sensuale, ma imprecisa: c’è una mano sul ghiaccio nel triplo flip della combinazione (col toeloop solo doppio) e l’atterraggio dal triplo lutz successivo è su due piedi. Il resto è pulito, nuova sequenza di passi circolare compresa, una vera chicca. L’allieva di Michael Huth, a cui nella seconda metà del programma si stacca un fiore dalla decorazione del costume, prende anche tre livelli-4 e due livelli-3. Ma in una gara dai contenuti tecnici spaventosi, non basta per stare ai vertici. Il problema è che il triplo-triplo, da sempre un suo punto di forza, in questa stagione è pressoché sparito e i problemi sul lutz sono ormai strutturali. "Sul flip - spiega la gardenese cercando di nascondere la delusione - sono atterrata in avanti, sbilanciata e sul secondo salto ho faticato di conseguenza. Sul lutz, invece, non ho preso bene il giro. Sono errori che avrei dovuto evitare, soprattutto perché ero pronta a far bene. Mi sono costati 5-6 punti preziosi". I giudici, tra cui l’italiana Raffaella Locatelli, non l’hanno comunque penalizzata. Carolina ha meritato 33.50 per gli elementi tecnici e 29.68 per i components, quinto piazzamento in entrambi i casi, per un totale di 63.18, personale stagionale. "Ho preso quel che mi aspettavo - ammette -, ma a un Mondiale il livello è sempre molto alto, anche se non posso commentare le prestazioni delle altre perché non le ho viste. La Rochette? L’anno prossimo l’Olimpiade è in Canada... E poi lei ormai è stabilmente nel gruppo delle migliori. Il fiore che s’è staccato? Ho messo un lampeggiante nel punto in cui è caduto per non finirci sopra con la lama del pattino, ma quel che è successo non mi ha distratta. Semmai ora si tratterà di combattere, senza strafare, senza esagerare. Non servirebbe. Mangerò e dormirò bene, sosterrò l’ultima rifinitura e poi, via. Consapevole che, al di là degli errori, ho pattinato il miglior corto della stagione". A questo punto, con relativamente poco da perdere, potrà quasi giocare da outsider. Nella notte assegnate anche le medaglie della danza. L’oro torna in Russia dopo quattro anni grazie a Oksana Domnina-Maxim Shabalin bravi a respingere l’assalto degli statunitensi Tanith Belbin-Ben Agosto. Il bronzo ai canadesi Tessa Virtue-Scott Moir. Federica Faiella-Massimo Scali e Anna Cappellini-Luca Lanotte hanno confermato la posizione del dopo originale, ottavi (dopo il 5° posto di Göteborg 2008 e il fresco argento europeo) e decimi, miglior risultato iridato eguagliato. Avrebbe potuto andar meglio. In ogni caso l’Italia, nel 2010, sia all’Olimpiade di Vancouver sia ai Mondiali di Torino potrà contare su due coppie. (Fonte Gazzetta dello Sport)

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