7.5.09

100 anni di Giro


_13 maggio 1909: inizia 100 anni fa a Milano l’epopea di una delle più belle avventure del ciclismo e dello sport italiano. E’ passato un secolo da quando alle 2:35 di quella lontana mattinata 127 ciclisti partivano da Piazzale Loreto per il Primo Giro d’Italia. In 49 portarono a termine i 2448 km del giro, divido in otto tappe. Il vincitore fu un muratore, che si aggiudicò il ricco montepremi di 5.325 lire. Luigi Ganna, di Induno Olona, Varese.l’ideazione del giro si deve ad Armando Cougnet, allora collaboratore della Gazzetta dello Sport. Il giro è passato attraverso la passione degli anni pioneristici, l’evoluzione dei materiali, l’avvento del professionismo, i boicottaggi, gli scandali, il doping, ha visto gli anni d’oro e gli anni bui del paese, ma sa ancora regalare trepidazione, entusiasmo e grandi sfide; il suo fascino è mutato nei tempi ma sempre alto tra i tifosi e gli addetti ai lavori. L’istituzione della mitica “Maglia Rosa” risale al 1931, quella della “Maglia Verde al 1974″, la “Maglia Rossa” nacque nel ‘66 sostituita poi dalla Ciclamino. Nel 1976, edizione intitolata al compianto Candido Cannavò arrivò la “Maglia Bianca”. Particolarmente innovativa fu l’edizione del 1933 nella quale si disputò la prima tappa a cronometro, la Bologna – Ferrara (62 Km), mentre nel ‘35 vi fu la prima crono scalata, la Rieti – Terminillo. I protagonisti però sono sempre stati, e sempre saranno, gli uomini, dai protagonisti, ai comprimari, ai veri mostri sacri del ciclismo nostrano e mondiale. Alfredo Binda, vincitore di cinque edizioni (1925, 1927, 1928, 1929, 1933), è di diritto tra coloro che hanno scritto un capitolo indelebile del Giro. La sua manifesta superiorità indusse gli organizzatori, nel 1930, a pagarlo perché non partecipasse alla corsa. Solo altri due corridori riuscirono ad eguagliarne il primato, Fausto Coppi (1940, ‘47, ‘49, ‘52, ‘53) ed Eddiy Merckx (1968, ‘70, ‘72, ‘73, ‘74). Fa parte della storia del ciclismo l’epica sfida tra Coppi e Bartali, iniziata proprio al Giro del 1940, quando “l’Airone” Coppi, partendo da gregario di Bartali ne fu il vincitore. Dalla metà degli anni settanta ad oggi, in molti si sono avvicendati sul gradino più alto del podio: da Saronni (1979 – 1983) ad Indurain (1992-1993), ma altri, pur non essendovi mai riusciti, hanno lasciato il segno nel cuore degli appassionati. Primo tra tutti il “Re Leone”, Mario Cipollini, che detiene il record di vittorie di tappa: 42 tutte in volata. Dal ‘97 al 2007, compreso, undici volte Italia: Gotti, il “Pirata” Marco Pantani, Garzelli, Simoni, Savoldelli, Cunego, Basso e Di Luca. L’anno scorso lo spagnolo Alberto Contador, ha interrotto il predominio dei ciclisti nostrani. (fonte: danilo-sdamy.com)

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