20.8.09

Bolt stratosferico, 19"19

Usain Bolt sposta avanti un'altra frontiera. Dopo l'incredibile 9"58 nei 100 metri, il giamaicano ha vinto l'oro nei 200 con uno straordinario 19"19, migliorando il record stabilito a Pechino di 11 centesimi, proprio come nei 100. Bolt ha divorato i primi metri di pista, presentando nettamente al comando all'ingresso in rettlineo. Nella seconda metà ha spinto fino in fondo, stringendo i denti, andando alla ricerca dei propri limiti. E ne è uscito un record impressionante. Staccatissimi gli altri: il panamense Alonso Edward, secondo con 19"81, e lo statunitense Wallace Spearmon, bronzo in 19"85. Altri due elementi rendono ancora più grande la prestazione di Bolt: il vento leggermente contrario (-0,3 metri al secondo) e la falsa partenza del francese David Alerte, che ha inevitabilmente condizionato la velocità di uscita dai blocchi. "Ho fatto quello che dovevo, quello per cui ero venuto. Sapevo di essere in buone condizioni, ho corso bene", ha detto il giamaicano ai microfoni Rai dopo la gara. Bolt può completare il tris con la staffetta 4x100: domani sono in programma le batterie, sabato la finale. Antonietta Di Martino chiude al quarto posto nella finale del salto in alto femminile ai Mondiali d'atletica di Berlino. L'azzurra ha superato la quota di 1.99 ma ha fallito i 3 tentativi a 2.02. La gara è stata vinta a 2.06 dalla croata Blanka Vlasic, che bissa così il titolo mondiale di Osaka 2007. Argento alla russa Anna Chicherova, bronzo alla tedesca Ariane Friedrich. Dopo la vittoria, la Vlasic ha fatto portare l'asticella a 2.10 per battere lo storico record del mondo di Stefka Kostadinova, che resiste dal 1987, ma ha fallito i tre tentativi. Ryan Brathwaite delle Barbados ha vinto il titolo mondiale nei 110 ostacoli con 13"14 in un arrivo intricatissimo, che ha visto tre atleti tagliare quasi contemporaneamente il traguardo. Argento pari merito agli statunitense Terrence Trammel e David Payne con 13"15. Nelle semifinali la gara aveva perso uno dei suoi protagonisti annunciati, il cubano Dayron Robles, primatista dei 110 hs e olimpionico a Pechino. Già nel primo turno Robles aveva avuto problemi, qualificandosi con il terzo posto in batteria e dimostrando di non essere a posto fisicamente. A fine gara il cubano aveva parlato di un problema al tendine del ginocchio sinistro, spuntato proprio nel momento sbagliato, nella fase più importante della stagione. Ieri Robles ha riposato, ha fatto fisioterapia e il problema sembrava alle spalle. Ma la sua semifinale è durata pochi metri: partito bene, Robles ha abbattuto il primo ostacolo, poi anche il secondo, arrendendosi all'approccio del terzo. Il miglior tempo in semifinale è stato realizzato da Ryan Brathwaite di Barbados con 13"18. L'infortunio del campione olimpico va ad aggiungersi agli altri forfait eccellenti di questo mondiale, come quello del velocista statunitense Tyson Gay, costretto a rinunciare ai 200 metri, e delle fondiste etiopi Tirunesh Dibaba e Sileshi Sihine. Clarissa Claretti si è qualificata per la finale del lancio del martello ai Mondiali di Atletica di Berlino 2009. L'azzurra è passata grazie alla dodicesima e ultima misura, scagliando l'attrezzo a 70.01. Fuori dalla finale di sabato pomeriggio, invece, l'altra italiana presente nelle qualificazioni, Silvia Salis che non è andata oltre la misura di 69.55. Il miglior lancio è della tedesca Betty Heidler (75.27). La giamaicana Melain Walker, olimpionica a Pechino, ha vinto la medaglia d'oro nei 400 ostacoli con 52"42, record dei Campionati Mondiali e primato mondiale stagionale. Al secondo posto la statunitense Lashinda Demus, che ha perso terreno decisivo al 9° ostacolo; medaglia di bronzo per Josanne Lucas di Trinidad e Tobago. All'esordio iridato, Daniele Meucci ha sperato fino all'ultimo chilometri di entrare nella finale dei 5.000 metri. L'atleta dell'Esercito è andato in crisi all'ultimo chilometro e per lui c'è stato solo il 14° posto con il tempo di 13'37"79. Davanti, Kenenisa Bekele si è imposto agevolmente in 13'19"77.

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