
L’appuntamento è all’Olimpiade di Londra 2012 e sarà un duello all’ultimo centesimo di secondo. Giamaica contro Giamaica: lo sfidante dell’uomo più veloce del mondo sta crescendo, a forza di patate, pesce, riso, fagioli rossi e due ore di allenamento al dì, nell’isola natale del campione in carica. Stessa dieta, stessa aria, stesse spiagge e stessa voglia di fuggirne. Di corsa. Il quotidiano spagnolo El Mundo è andato a cercare a Montego Bay l’uomo, o meglio il ragazzo, che (forse) darà filo da torcere all’inarrestabile re dei 100, dei 200 e, chissà, prossimamente dei 400 metri e magari del salto in lungo. Lo ha trovato al club di atletica dell’Istituto tecnico Herbert Morrison, e straordinariamente simile al suo modello: stesse gambe infinite, un metro e 90 d’altezza, 85 chili di peso, un palmarès bulimico. Di più: dal confronto tra il grafico dei record e delle medaglie con quello dell’anagrafe, si scopre che Dexter è già avanti da quando ne aveva 16. Davanti a tutti i suoi connazionali, Bolt incluso. Alla stessa età, re Usain non era ancora campione mondiale juniores nei 100 metri e sarebbe stato battuto dal coetaneo Dexter, nei 200, per 3 centesimi di secondo. Certo, non è detto che il piccolo gigante continui così. Ma in Giamaica, dove si custodisce gelosamente lo stampo dei velocisti imbattibili, il suo allenatore, Claude Grant, è convinto di avere per le mani la prossima saetta mondiale, l’erede naturale di Usain Bolt. Li separano cinque anni d’età, poco più di mezzo secondo nei 100 metri e quasi due secondi nei 200. Ancora un’eternità, nell’atletica. Finché non scenderà sotto i 10’’, sulla prima distanza, e sotto i 20’’, sulla seconda, Dexter dovrà continuare a parlare di Bolt come del suo idolo, del suo Superman. Va da sé che, a Montego Bay, l’aspirante campione si sta impegnando a fondo per fargli le scarpe. Così, tanto vale portarsi avanti anche con la sua biografia. Niente prevedibili storie di miseria e riscatto: Dexter appartiene a una famiglia benestante. I suoi genitori lavorano in un’importante impresa di telecomunicazioni e i figli andranno tutti all’università. Dexter si allena dopo aver reso omaggio al suo albero portafortuna, un monumentale prugno selvatico, che sopporta gli assalti rituali con saggio orgoglio: tra i suoi rami matura la frutta da esportazione più preziosa dell’isola.(corriere.it)
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