1.9.09

Milano sale sul ring

I test match contro nazioni tradizionalmente fortissime come Cuba - soprattutto - e Stati Uniti, hanno dato risposte importanti, e la nazionale italiana di boxe si presenta come una delle squadra più interessanti ai Mondiali dilettanti, al via al Forum di Assago da martedì primo settembre. Tre le punte di diamante: Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Vincenzo Picardi. Ma possono far bene anche Vittorio Parrinello, Alessio Di Savino, Domenico Valentino, Dario Vangeli, Alessandro Marziali, Luca Podda e Gianluca Rosciglione. L'edizione è la numero 15, presenta numeri da record e sperimenta il punteggio trasparente per garantire equità di giudizio.
Centoquarantatrè nazioni iscritte, 623 pugili di 11 categorie che si sfideranno in oltre 600 incontri, dai preliminari alle finali del 12 settembre, precedute da due esibizioni al femminile, per dare il benvenuto al gentil sesso nel pugilato olimpico. L'uomo più atteso è Roberto Cammarelle: campione olimpico e mondiale in carica, per mantenere la cintura dovrà vedersela con i rivali di Pechino e dell'ultimo mondiale a Chicago, dal cinese Zhang Zhilei (ko in finale ai Giochi, ora si è affidato al vecchio marpione Lou Duva) al bulgaro Kubrat Pulev, campione europeo. "Sono io il padrone di casa - avverte Cammarelle, che vive a Cinisello Balsamo - e anche se il Mondiale è più duro di un'Olimpiade, posso solo fare un ''in bocca al lupo'' al mio sfidante perché di sicuro io sarò l'altro finalista".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Clemente Russo, argento olimpico ma campione del mondo in carica: non ci sarà il suo rivale storico Chakhkiev, passato al professionismo. Ed allora il pugile di Marcianise dovrà fare attenzione al cubano Acosta, nell'ucraino Usyk e soprattutto nel russo Mekhontsev. Mentre Picardi, nella categoria mosca, non dovrà confrontarsi nè con il campione olimpico nè con quello mondiale, ma dovrà stare attento al cubano Gonzales e al thailandese Ruenroeng. Per la prima volta negli incontri del Mondiale i punti assegnati dai giudici saranno visibili in tempo reale sul tabellone del Forum. Un mezzo "per fare comprendere la boxe anche ai profani - spiega il presidente dell'Aiba Ching-Kuo Wu - e anche per prevenire scambi di favore o interferenze da parte dei giudici, che vengono a Milano a spese nostre e non delle federazioni nazionali". (Fonte: La Repubblica)

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