12.9.09

Valentino e Cammarelle, l'Italboxe vola!

Lacrime d'oro per Domenico Valentino che conquista il titolo iridato nella categoria 60 kg. Non è più una sorpresa invece Roberto Cammarelle, campione olimpico ed ora campione del mondo nella sua Milano. Certezza quasi scontata quella dell'atleta meneghino che sa dosare le forze con grande esperienza e scatenarsi nei momenti dovuti del match. La squadra azzurra estremamente competitiva alle scorse Olimpiadi di Pechino resta tra le prime al mondo, segno dell'ottima guida tecnica di un Damiani allenatore, padre e tifoso dei suoi ragazzi. Bene così Italia.

Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta. Grazie a Domenico Valentino, 24enne peso leggero di Marcianise, l'inno di Mameli risuona per la prima volta al Forum d'Assago, teatro dei Mondiali Aiba di pugilato, tra le ovazioni e il delirio di un pubblico numeroso e caldissimo che conferma quanto la boxe sia ancora, e nonostante tutto, sport popolare e amatissimo. L'azzurro ha superato in finale il portoricano José Pedraza ai punti per 9-4, al termine di un match rimasto in equilibrio solo per un round e mezzo. La prima ripresa, tutta di studio, finisce infatti 1-1, con i due pugili a segno quasi in simultanea. Nel secondo round l'azzurro incassa due volte, ma non patisce e si riporta rapidamente sul 3-3, per poi passare in vantaggio 4-3 e assestare il diretto del 5-3 a 2 secondi dal termine della ripresa. Trascinato dalla torcida di Marcianise messa in scena dalle centinaia di compaesani giunti a Milano in pullman, Valentino apre subito bene il round decisivo portandosi 6-3, ma con un rapido scambio di colpi si arriva rapidamente all'8-4 per l'italiano. Un altro colpo a segno porta al 9-4, dopo di che Valentino è bravissimo a tenere per il resto del tempo l'avversario a distanza, fino alla campanella finale che sancisce l'oro per l'Italia e fa esplodere il Forum. Splendido il festeggiamento di Domenico, che indossa subito una maglietta con la scritta Scusate il ritardo, in riferimento alla delusione patita a Pechino 2008, quando il nostro pugile, molto atteso dopo l'argento ai mondiali 2007, deluse profondamente, venendo eliminato negli ottavi dal cubano Ugas. Ora è arrivato appunto il momento della rivincita e della gioia incontenibile, che ha spinto Valentino a scavalcare le transenne in lacrime e scalare un tratto di tribuna, per andare a festeggiare con i suoi familiari, che lo sollevano in trionfo. Dopo la premiazione per mano del presidente del Coni Gianni Petrucci e il pianto liberatorio sul podio mentre tutto il Forum canta l'inno italiano, Valentino arriva raggiante in sala stampa: Per me è stato importante riuscire ad andare in vantaggio. Grazie al pubblico che mi segue in ogni evento, ogni volta che li sentivo urlare mi caricavo; quando li ho sentiti gridare tre volte di seguito, allora ho pensato di risparmiarmi perché avevo capito di essere in vantaggio e alla fine ho vinto. Ho fatto 3 o 4 punti di fila, ma non pensavo di essere così' avanti. Il peso allo stomaco? E' un problema che ho sempre, ma la medaglia pesa ancora di più! Adesso ho superato Russo ed eguagliato Cammarelle come risultati ai Mondiali... Per ora! Cammarelle è obbligato a vincere per passarmi di nuovo davanti! La giornata, tutta dedicata alle finali, si era aperta con il trionfo del mongolo Serdamba Purevdorj nella categoria dei 48 kg, grazie al successo in finale sul russo David Ayrapetyan. Ni 51 kg, l'altro pugile mongolo Tugstsogt Nyambayar ha dovuto invece arrendersi al portoricano Arroyo McWilliams, in un match senza storia chiuso sul 18-2. Piuttosto deludente la finale dei 54 kg, che vede il bulgaro Dalakliev imporsi per 5-3 sul russo Abzalimov.

Nella categoria 75 kg, l'incontro non ha storia: si impone l'uzbeko Abbos Atoev con il punteggio di 9-0 sull'impotente armeno Andranik Hakobyan, proseguendo con la tradizione della giornata, secondo cui chi indossa il completo rosso vince. Gli 81 kg si trasformano nel match più bello visto rispetto ai precedenti: vince ancora un rosso e finalmente arriva la consacrazione anche per la Russia. Artur Beterbiev sconfigge un altro uzbeko, Elshod Rasulov, in un incontro sempre in bilico. Fino a metà della seconda ripresa, infatti, l'uzbeko è in vantaggio, anche se sempre di al massimo un paio di punti. Poi il russo si fa più aggressivo e l'arbitro è costretto a contare il blu due volte, mentre Beterbiev recupera punti e prima si appaia a 10, poi passa in vantaggio. 13-10 è il risultato che consegna il primo oro ai russi dopo tanti argenti. Si sale ancora di peso e si arriva ai massimi, con il cubano Osmai Acosta Duarte che combatte contro Egor Mekhontsev. Il russo sembra da subito più solido e al termine della prima ripresa è avanti 3-0.Il cubano va spesso a vuoto e nel secondo round il vantaggio si fa più consistente fino ad arrivare a 6 punti, sul 7-1. Alla fine dell'incontro, chiuso 12-2 per Mekhontsev, in completo blu, si infrange dunque la tradizione del rosso. Ma il secondo momento più atteso, oltre che l'evento che chiude la cerimonia, vede salire sul ring per i supermassimi Roberto Cammarelle, opposto all'ucraino Roman Kapitonenko. L'incontro non parte bene per l'azzurro, sempre costretto a rispondere agli attacchi dell'avversario che riesce a raggiungere sul 3-3. Nel secondo round è ancora l'ucraino a portarsi avanti, ma Cammarelle finalmente ingrana e mette a segno una serie di 4 colpi che costringono l'arbitro a contare il blu. Va a destinazione anche l'8-4 per l'azzurro e l'arbitro conta di nuovo, poco prima che termini la ripresa, non senza qualche perplessità da parte del pugile stesso. Negli ultimi e decisivi tre minuti Cammarelle aumenta il suo vantaggio, mentre, pur conquistando un altro punto, Kapitonenko è visibilmente inferiore al gigante di Cinisello Balsamo. Finisce 10-5 per la gioia del pubblico locale, che può festeggiare con due ori su due. (Fonte: Eurosport)

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