27.11.09

I consigli di Deborah Compagnoni

Consigli di lusso per una stagione sciistica ormai al via (meteo permettendo). E a "scomodarsi" è niente di che meno che... Deborah Compagnoni.
Da ex campionessa, qual è il consiglio che dà a chi, in queste settimane, rimette gli sci dopo otto mesi di astinenza e magari non è proprio un atleta?
«Intanto quello di avere i materiali giusti e ben preparati. Specie in questo inizio di stagione con pochi fiocchi e neve artificiale sulle piste: più dura e ghiacciata di quella naturale. Se non si ha l’attrezzatura in ordine, piuttosto è meglio noleggiarla».
Ok l’attrezzatura. Quanto conta invece la preparazione atletica?
«È importante, ma per sciare la domenica è sufficiente essere un minimo sportivi: correre ogni tanto o andare in palestra durante la settimana. Ecco, magari fare un po’ di stretching prima di mettersi gli sci. E soprattutto non trascurare la tecnica. Le lezioni col maestro si prendono per imparare ma anche solo per perfezionarsi e acquisire sicurezza sugli sci». Errori da evitare alla prima discesa?
«Partire cauti. Acquisire confidenza con la pista e non lasciarsi prendere subito dall’euforìa. Lo sci è uno sport tecnico. E come tutte le discipline tecniche, gli automatismi arrivano solo dopo un po’. E così anche la velocità».
Cosa ne pensa dei recenti codici di comportamento da tenere sulle piste: sono esagerati o il fine giustifica i mezzi?
«Penso che basterebbe prudenza, buon senso e il rispetto degli altri, senza tanti codicilli. Un po’ come sulle strade. Non è che a ogni incrocio uno ripensa a cos’ha studiato all’esame della patente. Se uno ha la testa rallenta, controlla e poi passa».
Casco e protezioni possono servire a scongiurare infortuni?
«Il casco senz’altro. Lo consiglio ai giovani ma in generale a chiunque voglia sentirsi più sicuro. Sulle altre protezioni non esagererei. Si va a sciare, non a fare la guerra». L’alimentazione giusta sulle piste: polenta in rifugio o panino e via? «Senz’altro una bella colazione, poi un pasto veloce ma senza abbuffarsi. Meglio ancora: sciare la mattina e smettere dopo pranzo». (Fonte: qui)

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