E’ stata presentata questa mattina al Salone d'Onore la doppia location di "Casa Italia" in vista dei Giochi Invernali di Vancouver 2010. Il Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, ha illustrato il progetto olimpico azzurro a 69 giorni dall’appuntamento, unitamente al Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, e al Direttore Generale del progetto Italia Team per Assist Group, Massimo Dutto. Alla conferenza ha partecipato anche il portabandiera azzurro Giorgio Di Centa, bicampione olimpico di Torino 2006 e primo fondista uomo del dopoguerra (quarto in assoluto) a rappresentare l’Italia in qualità di alfiere. Presenti anche Gianluigi Contin, Direttore Area Eventi di Assist, Carlo Freddi e Luca Sordi di Freddy, sponsor tecnico e fornitore ufficiale di abbigliamento per il team azzurro, e Antonio Nucci, Direttore Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo. Attraverso un video hanno voluto inviare un saluto alla missione italiana anche Giuseppe Aloi, Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, e Lucio Dalla, autore dell’inno della squadra italiana ai Giochi Olimpici di Pechino. Per la prima volta nella storia delle olimpiadi invernali, Casa Italia si articolerà in due sedi, una a Vancouver e una a Whistler, località sciistica situata a 125 km a nord di Vancouver. A Vancouver, Casa Italia sarà ospitata presso la Roundhouse, un esempio suggestivo di archeologia industriale collocato a Yaletown, cuore pulsante della città. Attualmente adibita a centro culturale e polifunzionale, la Roundhouse fu costruita nel 1888 come parte integrante di un complesso edilizio destinato a stazione delle locomotive a vapore, un esemplare delle quali è ancora conservato all’interno. Presso Casa Italia a Vancouver si concentreranno la maggior parte delle attività di intrattenimento rivolte al grande pubblico e alle aziende partner. A Whistler, sarà allestito un avamposto di Casa Italia dotato di ristorante dove il CONI e i partner potranno svolgere attività di hospitality e comunicazione, un punto di riferimento per tutti coloro che decideranno di seguire le gare di sci alpino, sci di fondo, slittino, salto, biathlon, bob e combinata nordica che si terranno in zona. Dall’edizione dei Giochi Olimpici di Salt Lake City le gare si svolgono in più sedi: la scelta della doppia location deriva dall’esigenza di usufruire di una struttura di accoglienza vicina ai luoghi di gara, evitando spostamenti tra le diverse sedi olimpiche. Tra le due location, Casa Italia metterà a disposizione dei suoi ospiti una superficie di 6.000 metri quadrati e 40 giorni di attività. Il Presidente Petrucci, dopo aver ringraziato Octagon e Assist Group per il lavoro legato alla valorizzazione dell’Italia Team, ha parlato con emozione dell’ormai imminente XXI edizione dei Giochi Olimpici Invernali: "Siamo una grande potenza mondiale sportiva. Quest'anno abbiamo vinto tanto ma dobbiamo tenere i piedi per terra. Ribadire i valori e l'importanza dello sport è importante, ma ora dobbiamo puntare a vincere le medaglie, anche se le altre nazionali sono molto forti. Anche perché sarà un evento che riscuoterà grande attenzione in tutto il Paese. Negli ultimi anni abbiamo bruciato le tappe e lo sport italiano è uno dei migliori esempi del Made in Italy". Il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, ha analizzato i dettagli della spedizione azzurra in Canada: "La squadra sarà composta da 115-120 unità. La delegazione scende di numero rispetto a Torino ma ci presenteremo con una squadra ben preparata: spero di colmare lo zero di medaglie di Torino nello sci alpino". Visibilmente raggiante Giorgio Di Centa. "Ricoprire questo ruolo era un sogno nel cassetto che si è avverato. Per me è più importante rispetto all'aver conquistato medaglie: spero che tutta la squadra faccia il suo dovere, proveremo a portare a casa il numero più alto possibile di podi". (Fonte: CONI)
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L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.
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