13.2.10

Tragedia a poche ora dall'apertura dei Giochi Olimpici



La tragedia nel giorno più atteso. Ore 11, Whistler Sliding Center: il georgiano Nodar Kumaritashvili, 21 anni, sta per terminare la sua prova. L'ultima in programma, prima della gara del week end olimpico. All'improvviso, perde il controllo dello slittino, sbatte contro una barriera, vola via dalla pista e si schianta contro un pilone. A oltre 140 km orari. L'atleta cade a terra privo di sensi. La visiera del casco staccata. I medici tentano di rianimarlo: gli praticano il massaggio cardiaco e la respirazione bocca-a-bocca. Nodar non si muove. Lo caricano in barella e lo trasportano via in ambulanza, poi con l'elicottero. Ma le immagini trasmesse in diretta dai canali olimpici fanno subito temere il peggio: un impatto terribile. Le prove vengono sospese, dopo un'ora e mezza arriva la conferma: Kumaritashvili non ce l'ha fatta. Le Olimpiadi di Vancouver si aprono nel peggiore dei modi: un lutto al posto della festa. A poche ore dalla cerimonia inaugurale (che dovrebbe svolgersi in ogni caso).

LE REAZIONI - Il presidente del Cio, Jacques Rogge, è scosso: «Il nostro primo pensiero va alla famiglia, agli amici e ai colleghi dell'atleta. Tutta la famiglia olimpica è toccata da questa tragedia, che chiaramente getta un'ombra su questi Giochi». «Siamo profondamente colpiti - dichiara il capo del Vanoc, John Furlong - e ci uniamo al Cio nell'estendere le condoglianze alla famiglia, agli amici e ai compagni di squadra dell'atleta, che era venuto a Vancouver per inseguire il suo sogno olimpico». Per il presidente della federazione internazionale di slittino, Josef Fendt, «è stato un terribile incidente. È la cosa più grave che possa capitare nello sport ed il pensiero nostro e della famiglia dello slittino va naturalmente a chi è toccato da questa tragedia». La delegazione georgiana sta invece riflettendo sull'opportunità di rimanere a Vancouver.

PISTA PERICOLOSA - La tragedia, sulla quale è stata avviata un'inchiesta, è destinata a scatenare nuove polemiche sulla sicurezza dell'impianto di Whistler. Considerata la pista più veloce del mondo, questo budello di ghiaccio è apparso da subito particolarmente pericoloso. Troppo. Nei giorni scorsi l'australiana Hannah Campbell-Pegg aveva lanciato l'allarme: «Stiamo andando un po' oltre il limite. Fino a che punto dobbiamo essere considerati solamente dei crash test dummies da lanciare giù per una pista?». Sulla stessa pista, la rumena Violeta Stramaturaru era rimasta priva di conoscenza per qualche minuto. Anche Armin Zoeggeler, il re della specialità, era stato coinvolto in un incidente, fortunatamente privo di conseguenze. Pochi minuti dopo, lo schianto fatale di Nodar. (Antonucci - corriere.it)
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Il Cio ha deciso di svolgere l'apertura dei Giochi al BC Place di Vancouver - Verrà regolarmente svolta la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Vancouver 2010. Le delegazioni, tuttavia, entreranno nel BC Place con le bandiere a mezz'asta. Questa è la decisione che è stata presa dal Cio (il Comitato olimpico internazionale) in una riunione d'urgenza, convocata dopo la tragica scomparsa dello slittinista georgiano Nodar Kumaritashvili. La cerimonia avrà inizio alle 2 (ora italiana).

Sta ancora decidendo cosa fare, invece, la Georgia. “Siamo tutti sotto shock, non sappiamo cosa fare". Non sa cosa dire il capo della delegazione georgiana Irakly Japaridze: "Non sappiamo ancora se parteciperemo alla cerimonia di apertura e agli stessi Giochi Olimpici - ha detto - Non so come sia morto Kumaritashvili, ma posso dire una cosa: la pista è davvero molto pericolosa”. La delegazione georgiana ai Giochi di Vancouver era composta da otto atleti. (datasport.it)

Il video dell'incidente

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