19.3.10

Masiello è d'argento!

Quarta medaglia italiana alla Paralimpiade di Vancouver: il milanese Enzo Masiello, paraplegico, ha vinto l’argento nella 10 km (sitting) di fondo dietro al russo Zaripov. E’ la seconda medaglia per Masiello dopo il bronzo nella 15 km. Sfortunata invece Melania Corradini, che nella discesa libera (standing), ha perso il bronzo per 12 centesimi. Una bella notizia per gli azzurri arriva invece dagli sport di squadra, con l’Italia a battere Gran Bretagna (6-3) e, in particolare, Canada, campione paralimpico in carica (8-7). Ci sarà per questo uno spareggio con la Svezia per accedere alle semifinali. La giornata a Vancouver è stata segnata per i canadesi, che già assaporavano una replica della finale olimpica con gli Usa, dalla sconfitta con il Giappone in semifinale, che li relega al ruolo di spettatori dell’ultimo atto.
Enzo Masiello, argento nella 10 km di fondo. Epa

super masiello — Ballava, in carrozzina, sul podio: “Ho sempre ballato, prima dell’incidente, lo faccio anche ora”. Enzo Masiello è uno spot vivente per chi sceglie di bruciarsi la vita in auto la notte dopo la discoteca. “Sono stato una delle prime vittime delle stragi del sabato sera, anche se non si chiamavano ancora così”. Quella notte aveva 18 anni e tre amici vicino che sono morti, mentre lui è rimasto paraplegico. Prima non faceva sport, cominciò allora. Fece tre Paralimpiadi estive, con un bronzo nei 5000 a Barcellona, che non sente suo: “Eravamo pochi a gareggiare, volevo vincerne un altro per non fermarmi a quello”. A Torino la medaglia, complice una microfrattura a una vertebra, sfumò per un soffio. Vancouver, a quasi 41 anni, è stata molto più che una rivincita: “Il bronzo nei 10 km era la medaglia di Torino che mi sono ripreso, l’argento nella distanza lunga è la medaglia di Vancouver. Dovevo togliermi quelle ossessioni di Barcellona e Torino e ci sono riuscito, non mi aspettavo una Paralimpiade così”. Si è allenato da professionista per mesi ascoltando Vasco in cuffia, ha tenuto un diario internet, curato insieme alla compagna Anna, con Pamela Novaglio, qui nel biathlon, e Daniele Stefanoni, poi rimasto a casa. Due medaglie che lo ripagano di grandi sacrifici.

corradini, che peccato — Solo 12 centesimi, un soffio, e Melania non è riuscita salire sul podio. Era una delle sue gare preferite, ma la trentina ha solo sfiorato l’impresa, in una libera difficilissima, con molte cadute per pendenza e stato della pista. “Ho trovato atlete più brave e più in forma di me. Con la Woolstencroft oggi si parte per l’argento, doveva andare così”. La canadese, senza le gambe sotto il ginocchioe un braccio, infatti è stata ancora una volta dominatrice con il terzo oro consecutivo. Sempre nello standing, ma maschile, buono il piazzamento per l’altoatesino Christian Lanthaler, amputato a una gamba dopo un incidente con la fune della seggiovia quando era bambino: è giunto ottavo nella gara dove il tedesco Schoenfelder ha vinto l’oro, sua ventesima medaglia paralimpica. Un record.

curling — Cinque vittorie e quattro sconfitte come la Svezia per gli azzurri nel round robin verso le semifinali. Per questo occorrerà lo spareggio per stabilire chi giocherà contro il Canada, giunto primo. Due belle vittorie azzurre con Gran Bretagna e Canada, vicecampioni e campioni paralimpici, hanno portato a questo risultato. In particolare, la vittoria con il Canada è giunta da un colpo magistrale di Andrea Tabanelli, applaudito per minuti dai 4000 presenti.

Tom & Jerry — Tornano Gianmaria dal Maistro, atleta ipovedente, e Tommaso Balasso, la sua guida, già vincitori di due medaglie di bronzo nello sci alpino, nel superG, che vedrà protagonista anche Melania Corradini, alla ricerca di una meritata medaglia dopo la sfortuna in discesa.(Arrigoni - gazzetta.it)


Nessun commento: