21.3.10

Corradini alla portata dell'argento!

Melania Corradini dopo la vittoria

E adesso... alle Hawai. Melania scherza, ma neanche tanto. Ora se lo può anche permettere. Il tempo di fare ancora la Supercombinata, oggi sempre a Whistler, e poi può metter via gli scarponi per qualche giorno. E con una bella medaglia in tasca: "La più importante di tutte" dice. La più cercata, desiderata, coccolata. Un argento che vale un oro per Melania Corradini, 23 anni il 13 aprile, dolcissima e veloce come un sasso ieri nel Super G a 80 chilometri all'ora giù per questa pericolosa pista canadese. Prima di lei, gli atleti del "sitting" scivolavano come saponette contro le reti sistemate ai bordi del percorso. C'era timore di sbagliare, per tutti. E Melania avrebbe potuto scendere in riserva, contare su qualche errore. Ma non è nel suo carattere. Non ci stava una gara così, e ha fatto bene la Corradini. Ha vinto, e ha vinto alla grande. Irraggiungibile la canadese, quell'argento vale un oro per Melania e tutto il suo "team": il padre Luca, mamma Elisabetta che le fa anche da "skyman", il fratello diciottenne Cristiano. E il sole che spendeva ieri sulle piste di Creekside (Whistler) illuminava quei visi soddisfatti e, ora, sereni. "Non ci speravo più tanto, ormai. Sono felicissima. Di più non potevo fare - racconta Melania mentre abbraccia la mamma e morde la medaglia come si usa fare qui - . La Woolstencroft era per me irraggiungibile... Potevo sciare ancora un po' meglio, lo so. Ma va bene così, va benissimo".

A sei anni, Melania - nata focomelica senza parte del braccio sinistro - già era sulle piste di Folgarida, dopo avere sperimentato il pattinaggio, il nuoto e il tennis. Per qualche tempo ha anche provato a indossare una protesi nella vita quotidiana, e poi a gareggiare con quella, ma niente da fare. Non le veniva naturale portare un arto artificiale... No, meglio di no. E anche nello sci - mentre arrivavano i primi risultati - ha deciso di continuare la sua carriera senza un braccio. Finito da poco il liceo, oggi ancora non ha ripreso gli studi. Molto tempo lo passa ad allenarsi, per ora. Poi vedrà. Le sfide olimpiche non s'improvvisano. Ama uscire e scherzare, come spesso le rimproverano, ma evidentemente ha trovato un suo equilibrio. "Ho visto una ragazza matura su queste piste - racconta emozionato il padre Luca, 46 anni, falegname a Rallo (Trento), in Val di Non -. Adesso è un'atleta pura, più concentrata, ha imparato a reagire anche nei momenti difficili. E dire che la stagione era iniziata male, con quella caduta...". Disciassette settembre 2009, durante un allenamento a Senales, Melania cade e si fa male a un ginocchio. Un infortunio serio, che poteva compromettere altri risultati. "Abbiamo faticato molto - prende il respiro Elisabetta, la mamma, con indosso anche lei l'immancabile fascia di lana tricolore con su scritto "Melly" - ma ce l'abbiamo fatta. Melania ha recuperato alla grande . E' stata una bellissima vittoria". Per il viaggio alle Hawai è ora solo questione di date. (Sarti - superabile.it)

Nessun commento: