30.5.10

Basso re del Giro

Quattro anni dopo l’ultima volta (di mezzo c’è la squalifica per doping e il ritorno alle corse), Ivan Basso (Liquigas Doimo) vince il suo secondo Giro d’Italia. Il varesino, dopo un inizio in sordina, è riuscito a chiudere in crescendo e a strappare la maglia rosa ad Arroyo che si è piazzato al secondo posto nella generale. Terzo è un altro Liquigas, Nibali.

La vittoria al Giro nel 2006, l’errore del doping e il bis in maglia rosa quest’anno: Ivan Basso chiude il cerchio. Il 32enne varesino della Liquigas-Doimo sale sul gradino più alto del podio del Giro a quattro anni di distanza dal primo trionfo, quello macchiato dal suo coinvolgimento nella cosiddetta 'Operacion Puerto' (secondo l'accusa è uno dei clienti del medico Eufemiano Fuentes).

Dopo due anni di squalifica, arriva la rinascita. La sua seconda vita sui pedali riparte dalla Liquigas di Paolo Dal Lago, che scommette su di lui.

Alla vigilia della corsa rosa è prudente: "Speravo di arrivare in Olanda con maggiore brillantezza, ma sono certo che nelle tre settimane di corsa gli sforzi compiuti dal dicembre scorso verranno ripagati".


E i fatti gli daranno ragione. Basso trova in Vincenzo Nibali, sostituto di Franco Pellizotti (fermato per valori ematici anomali), un alleato fedele e prezioso. Il siciliano conquista la maglia rosa dopo la crono inaugurale, poi quando iniziano le salite lavora per lui. Basso trionfa sullo Zoncolan, supera indenne la cronoscalata e conquista la maglia rosa sulle pendenze proibitive del Mortirolo: la missione è compiuta.

È il 28 maggio: sono passati esattamente quattro anni dal primo successo di Basso al Giro. Il monte Gavia non cambia le gerarchie, la crono finale di 15 km a Verona neanche: il cerchio si chiude, 'Ivan il terribile' è tornato.

Non trattiene l’emozione Ivan Basso dopo il trionfo di Verona per la conquista del Giro d’Italia. ‘”Sono felicissimo - dice il corridore varesino al termine dell’ultima frazione – E’ chiaro che tutta la scaramanzia dei giorni scorsi non c’è più, sono molto felice. Volevo approfittare per dire che tra qualche mese saranno tre i figli, l’ho saputo qualche giorno fa durante il Giro. Micaela è stata sempre vicino a me e ora mi regalerà il terzo figlio, sono sempre molto felice”. Interrogato sul paragone tra la vittoria del 2006 e quella coronata oggi, Basso è stato chiaro: “Sicuramente questo è stato il Giro più amato dalla gente, visto che ho lottato fino all’ultimo per difendere la maglia rosa. Sembrava tutto compromesso ma ci ho creduto fino all’ultimo provandoci con tutte le mie forze. Quella parte di me che era ancora infelice è tornata ad essere felice al cento per cento. Adesso passerò qualche giorno in tranquillità, poi mi concentrerò sul Tour. La doppietta? So che è un traguardo ambizioso ma ci credo. Cercherò di prepararmi al meglio per questo appuntamento, non andrò tanto per partecipare, ci sarà Contador che negli ultimi anni ha dimostrato una continuità disarmante ma io ci credo, il Tour è un mio obiettivo”.

Antonella Occhiolino

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