14.6.10

Gp Canada: Hamilton vince

È una mezza soddisfazione (o una mezza delusione) il Gran premio del Canada per la Ferrari. Una gara che Fernando Alonso avrebbe potuto vincere, ma ha finito al 3° posto; una gara in cui la F10 andava veloce quanto le McLaren e più delle Red Bull, ma ha concluso con un solo pilota in zona punti; una gara in cui strategia e box hanno funzionato come da tradizione, ma i piloti non ne hanno approfittato. «Non sono contento anche se il risultato è buono», sintetizza Stefano Domenicali.

La corazzata McLaren ha piazzato la 2ª doppietta consecutiva Hamilton-Button. Alonso, dopo aver ronzato sempre nelle prime posizioni, alla fine se la prenderà col traffico (una Lotus, una Toro Rosso e una Hispania) che l’ha rallentato nei momenti cruciali.

La gara è vivace e incerta fin dalla prima curva, quando Massa finisce a sandwich tra Liuzzi e Button, e deve fermarsi a sostituire il musetto. E anche se la conclusione appare logica, con tre campioni del mondo sul podio, tutto quello che succede in mezzo è qualcosa che gli addetti ai lavori non sanno spiegare.

Tra due settimane si corre a Valencia, su un circuito simile a quello dell’Ile Notre Dame di Montreal: possiamo aspettarci un risultato analogo? «Anche meglio - si augura Massa - visto che porteremo tante novità tecniche». Ieri è stato lui il punto debole: un incidente all’inizio, uno alla fine con Schumacher che gli taglia la strada. «Io e Michael lottavamo per il nono posto - spiega il brasiliano -. Non credo che l’abbia fatto apposta, però non ne valeva la pena». In serata subirà pure 20’’ di penalizzazione per eccesso di velocità durante uno dei suoi innumerevoli passaggi in corsia box. A metà campionato è tempo di bilanci: i 27 punti di distacco dal compagno di squadra gli assegnano in maniera abbastanza definitiva il ruolo di numero 2.

Hamilton aveva ottenuto sabato la sua prima pole della stagione, ma subito dopo aver tagliato il traguardo, l'inglese è rimasto quasi del tutto all'asciutto, al punto da essere costretto a scendere dall'abitacolo e a spingere la monoposto, fino a quando non sono stati gli uomini della safety car, impietositi, a fermarsi e a dargli un passaggio fino ai box. Contrattempo che non ha fatto perdere comunque la pole al pilota McLaren. Il regolamento prevede che le monoposto debbano rientrare ai box entro un tempo ben definito e con un ben preciso quantitativo di benzina. Spegnendo il motore e spingendo la monoposto, Hamilton è riuscito a evitare di consumare benzina ma è stato multato per il ritardo con cui è rientrato ai box. «Ammonizione e ammenda di 10 mila dollari» hanno deciso i giudici canadesi.

«Non sono contento, potevamo fare di più», ha affermato Stefano Domenicali, direttore sportivo delle Rosse, nonostante il terzo posto di Alonso. «Avevamo un passo di gara che ci avrebbe consentito di vincere, ma almeno siamo riusciti a dare un segnale. Resta comunque un grande rammarico, dovevamo fare più punti». «Devo dire d'aver avuto un supporto incredibile dai tifosi, la gara è stata dura ma sono riuscito a vincere. Sono orgoglioso della mia squadra», ha detto il vincitore Hamilton. Felice anche Button: «È stata una corsa difficile dove era difficile capire come gestire le gomme. Un'altra doppietta per la squadra, ma avrei preferito essere a parti invertite: io al posto di Hamilton». «Sapevamo che la McLaren e la Ferrari sarebbero state davanti ma abbiamo lottato fino alla fine», queste le parole di Mark Webber. Altro ritiro per Jarno Trulli. Per l'italiano della Lotus una stagione difficile: «Andavo bene, stavo recuperando ma ho avuto problemi idraulici, eletronici e di freni e sono stato costretto ad abbandonare. Sapevamo che era dura, ma succedono tutte a me», ha detto sconsolato l'abruzzese.

Antonella Occhiolino

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