15.6.10

ITALIA - PARAGUAY

Per il debutto Lippi conferma il 4-2-3-1 e punta tutto su Alberto Gilardino centravanti sostenuto da Vincenzo Iaquinta a sinistra, Simone Pepe a destra e Marchisio sulla trequarti. Il quartetto avanzato nei primi 45 minuti gioca una partita disastrosa: Gilardino è costretto a giocare pochi palloni, tutti scomodi, mentre Iaquinta e Pepe sugli esterni riescono a trovare un’utlilità vera soltanto quando si muovono senza palla per favorire gli inserimenti dei compagni. La nota più stonata è però Marchisio, che non entra mai in partita e per lunghi tratti vaga alla ricerca della posizione. A rendere le cose più difficili ci si mette anche il resto della squadra, visto che passati i primi 10 minuti, vissuti sulle ali dell’entusiasmo, gli azzurri di Lippi incappano in un possesso palla sterile e in qualche lancio di troppo.

A centrocampo De Rossi e Riccardo Montolivo mostrano una buona condizione non hanno mai la possibilità di costruire, così la partita presto si incanala su un binario pericoloso: il Paraguay suda freddo su un contropiede solitario di Montolivo, poi si affaccia un paio di volte dalle parti di Buffon e dietro inizia a prendere le misure nel migliore dei modi al prevedibile gioco italiano. Al 39’ il gelo: su una punizione da sinistra Alcaraz arriva come un missile tra Fabio Cannavaro e De Rossi e di testa batte Gigi Buffon. L’Italia torna negli spogliatoi con il Mondiale improvvisamente in salita e quando ne esce dal tunnel lo fa presentandosi senza Buffon, costretto a lasciare il posto a Federico Marchetti per un probabile risentimento muscolare.

“Partite come queste vanno vinte2. È il primo commento di Marcello Lippi appena terminata la patita Italia-Paraguay ai microfoni di Rai 1. “Il rammarico più grande è proprio per il risultato, meritavano di fare bottino pieno”, ha proseguito il ct azzurro. “I paraguayani l'unica volta che si sono avvicinati alla nostra porta hanno fatto gol. Loro si sono limitati a controllare e non hanno fatto niente, noi abbiamo fatto la partita. C'è stata una bella reazione, ma dobbiamo fare di più sotto porta e sottorete”.

BUFFON - Lo stesso Gigi Buffon a fine partita rassicura sulle sue condizioni: “Si tratta di un risentimento al nervo sciatico, spero di recuperare in due giorni. Temevo di essermi strappato”. Il portiere non ha però mancato di esprimere il proprio disappunto sul gol subito: “Per loro è stato tutto troppo agevole, tuttavia mi è piaciuta molto la grinta e la cattiveria che ci ha permesso di pareggiare: era la prima partita. Per me importante era non perdere”. Quando è uscito, ha incoraggiato e rassicurato Federico Marchetti. Il portiere del Cagliari ha ammesso: “Esordire così è più facile, l'emozione è stata grandissima, ma quando poi cominci a giocare pensi solo alla partita”.

DE ROSSI - “È stato mio gol più importante in Nazionale”, ha detto il centrocampista della Roma. “Siamo stati ingenui sul primo gol - si riferiva a lui e Cannavaro, ndr - ma poi ci siamo ripresi: siamo stati bravi e fortunati. È dura se vai sotto, ma il girone è ancora piedi anche se avessimo perso». Continua De Rossi: «Non ho mai avuto dubbi sul fatto di essere in grado di giocare oggi. Il campo era pesantissimo, pioveva davvero molto”. Poi a una domanda se considera la partita dell'Italia un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: “È mezzo pieno”, ha concluso l'azzurro.

CANNAVARO - Il capitano azzurro Fabio Cannavaro analizza gli errori: “Una disattenzione su un calcio piazzato ci stava costando caro. Abbiamo parlato di questo con il gruppo e ci siamo detti di dover stare più attenti perché in un mondiale devi sbagliare meno possibile. C'è stata la reazione, abbiamo corso e lottato, siamo soddisfatti. Oggi c'è stato un pareggio, ma al di là del punteggio la prestazione è buona. I giocatori che sono qui sono i migliori che abbiamo nel campionato”.

IL CT DEL PARAGUAY - Soddisfatto per il risultato il tecnico dei sudamericani, Gerardo Martino. “Siamo stati al di sotto di quello che ci si aspettava? Bisogna tener conto dell'importanza dell'avversario. Siamo stati ordinati e nel secondo tempo ci siamo difesi molto, poi si è fatto male Santana e non avevamo più cambi. Penso sia un risultato buono”, ha sottolineato il ct paraguayano. “Era la prima partita, c'erano tante aspettative, molta ansia e un po' di nervosismo: è un risultato che deve essere di stimolo e che ci deve far pensare a cosa fare per migliorare”.

Antonella Occhiolino

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