26.5.08

Roulette monegasca

xxolympicwintergames.blogspot.com_Article Luca & La Stampa di Torino
Montecarlo è un po' come muoversi nel salotto di casa, basta una distrazione e si rischia di rompere qualche cristallo. Imprevedibile, mondano e sempre affascinante, questo il tortuoso circuito monegasco. Vince meritatamente Lewis Hamilton, mentre le "rosse" apparse sin dalle prove in ottima forma, cozzano a più riprese contro le imprecisioni dei loro piloti. A Monaco il team di Maranello è a secco dal 2001, quando kaiser Schumi regnava (quasi) indisturbato. Cielo plumbeo color McLaren a spezzare questo dominio rosso di inizio campionato. Interrotto dichiaratamente oggi ma mai affondato nei punti mondiale. Con una Ferrari in simil forma il vantaggio della classifica costruttori non è così netto, mentre in chiave piloti Massa e Raikkonen guardano dal basso l'inglesino che non molla mai. Basterebbe un' evoluzione tecnica Mercedes a complicare ulteriormente le cose per la Via Emilia. La legge della Formula 1 di questo ultimo decennio vuole all'iride il pilota che vince il primo gran premio stagionale. Domenicali lo sa e forse è proprio per questo che non dorme sonni tranquilli.
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Flop Ferrari e Lewis Hamilton sbanca Montecarlo. Il pilota inglese della McLaren-Mercedes trionfa per la prima volta nel Gp di Monaco sfruttando gli errori degli uomini in rosso e balza al primo posto nel Mondiale dopo il sesto appuntamento stagionale. Il Cavallino incassa una doppia sconfitta e non basta il terzo posto di Felipe Massa a far quadrare i conti. Il brasiliano deve accontentarsi del terzo posto alle spalle della Bmw del polacco Robert Kubica, mentre Kimi Raikkonen chiude al nono posto una corsa ad ostacoli costellata di errori. Il campione del mondo non può consolarsi guardando la classifica: resta inchiodato a 35 punti e perde la leadership. In vetta, a quota 41, c’è il redivivo Hamilton. Con 69 punti la Ferrari continua a guardare tutti dall’alto nel Mondiale: magra consolazione al termine di una gara nella quale il Cavallino sognava una doppietta.I programmi di Maranello si complicano al semaforo verde che scatta sotto la pioggia battente: Massa difende la prima posizione dal prevedibile attacco di Raikkonen e libera la pista per l’accelerazione di Hamilton, che si infila in seconda posizione tra le due rosse. Il trio di testa si sfilaccia rapidamente in una gigantesca nube d’acqua e dopo appena 5 giri ci sono già 10 secondi tra la Ferrari con targa brasiliana e quella finlandese. Le condizioni estreme e l’assenza di traction control sono una miscela che garantisce colpi di scena a ripetizione. Ne sa qualcosa Hamilton, che danneggia una gomma toccando le barriere e deve effettuare una sosta imprevista ai box.A bloccare la fuga di Massa provvedono involontariamente Sebastien Bourdais e David Coulthard: collisione, safety car in pista dopo 8 giri e gruppo di nuovo compatto. Non c’è tempo per fotografare la situazione, visto che arriva la tegola anche per Raikkonen. Il campione del mondo si ritrova al quarto posto dopo la penalità di drive-through subita perchè gli ultimi interventi sulle gomme non sono stati completati nei 3 minuti previsti prima della partenza. Massa, invece, provvede a penalizzarsi da solo nel 15° giro: errore alla St. Devote e Kubica si ritrova al comando con un vantaggio risicato. Il sudamericano si riprende il primo posto al 27° giro quando la Bmw rientra ai box per rifornimento e cambio gomme, mentre continua la giornata nera di Raikkonen. Anche lui va lungo alla St. Devote ma, a differenza del compagno di squadra, non riesce a evitare l’impatto con le barriere: ala anteriore rotta, nuova sosta, retrocessione al quinto posto e addio podio. Dopo 35 giri, la prima posizione diventa proprietà di Hamilton. L’inglese sfrutta la sosta di Massa, che non si fida delle prime strisce d’asciutto sull’asfalto e prosegue con gomme da bagnato, e prende il largo. A metà gara, il 23enne pupillo di Ron Dennis ha oltre 20 secondi di vantaggio. A 30 giri dalla bandiera a scacchi, il gap si allarga fino a 30 secondi. A 24 passaggi dalla fine, l’inglese decide di montare gomme da asciutto.Massa lo imita 2 tornate più tardi ma non riesce a difendere il secondo posto dall’attacco di Kubica. Le gerarchie sembrano definite, ma a mescolare nuovamente le carte provvede Nico Rosberg: il tedesco distrugge la sua Williams contro le barriere a 17 giri dalla conclusione. Si rivede la safety car e Hamilton vede evaporare i 32 secondi di margine costruiti in 100 minuti di gara. Quando si ricomincia a fare sul serio, mancano 10 minuti alla scadenza delle 2 ore di gara. Raikkonen completa la domenica da dimenticare tamponando la Force India di Adrian Sutil e rovinando l’impresa del tedesco, costretto al ritiro con il quarto posto a portata di mano. Davanti, non succede nulla: Hamilton fa il pieno, il Cavallino si inchina.


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