18.6.08

"Ora Italia!"

Torino 2006_Article La Stampa e Corriere della Sera
Un passo alla volta e sempre soffrendo, tipico della nostra Nazionale. Gli dei del calcio questo martedi 17 ci hanno restituito la triste eliminazione subita per mano di Svezia e Danimarca in Portogallo (2004) "grazie" ad un amaro e antisportivo biscotto nordico. 5 punti non bastarono, oggi ne sono serviti solo 4 e con un altro goal degli oranje sarebbe stato sufficiente anche un pareggio azzurro. Merito anche dell'Olanda cui va il nostro plauso per una correttezza sportiva che non ha visto lesinare energie da parte degli uomini di Marco Van Basten.
Italia - Francia è come sempre un fiume di emozioni. Potresti rimanere lì per ore a sussurrarti che in fondo è una partita come le altre. Italia - Francia non è mai una partita come le altre, neppure quando rischi di chiudere il girone da fanalino di coda, figuriamoci con un campionato europeo in ballo e dopo una finale mondiale. Chi la vive un po' come me - male... emotivamente piuttosto male - è conscio che a caldo si fa addirittura fatica a scrivere. Tanta fatica. Fiumi di articoli alle spalle sono nulla e la dimestichezza lessicale si infrange contro le sensazioni vissute. Vieni come inibito dal piacere. Da oggi anche la vittoria mondiale ha ancora più gusto. Azzurri, un passo alla volta. Condizione ancora mediocre e gioco non proprio brillante, la Francia è a pezzi e Domench ha messo molto del suo (grazie come sempre). Siamo ancora vivi... ora sotto con i quarti di finale e assaporiamo sino in fondo questo ennesimo bellissimo successo.
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L’Italia si è qualificata, battendo la Francia dopo trent’anni e, anche se il gol che ha sbloccato la partita (di Pirlo) è arrivato su un rigore (giustissimo) e la Francia ha giocato in dieci, gli azzurri hanno meritato il successo e si sono scrollati di dosso tutta la sfiducia che li aveva circondati in questi giorni. Il raddoppio di De Rossi, con una punizione deviata da Henry (proprio lui) ha messo a posto le cose e a nulla sono valsi i tentativi dei francesi di riaprire la partita, anche se Buffon ha dovuto fare una bella parata nella ripresa. Protagonisti della serata i centrocampisti, Pirlo e De Rossi, autori dei gol e la difesa. Peccato che la prossima volta nè Gattuso nè Pirlo potranno giocare per squalifica. Ora Donandoni può mandare una scatola di biscotti al suo amico Van Basten, che ha battuto la Romania. I francesi, che hanno perso Ribery e hanno giocato in dieci, come detto, per l’espulsione di Abidal, hanno meritato l’onore delle armi. Il passaggio ai quarti, dove quasi sicuramente dovremo vedercela con la Spagna, è una vittoria della squadra per l’impegno costante e di Donadoni per la sua cocciutaggine. Il ct ha sbagliato formazione contro l’Olanda, è stato "punito" dall’arbitro contro la Romania, ma ha saputo trarre una lezione utile dagli errori commessi azzeccando la partita giusta contro la Francia. L’infortunio di Cannavaro prima dell’avvio del torneo, le difficoltà degli attaccanti (Toni in particolare) nel metterla dentro e qualche errore difensivo avevano quasi compromesso la situazione, ora sbloccata da un gruppo che avrà mille difetti, ma sa restare unito anche nei momenti difficili. Una soddisfazione, la vittoria sulla Francia, che (se si eccettuano i rigori di Berlino) gli azzurri non si prendevano da trent’anni (2-1 ai Mondiali d’Argentina). Tornando alla partita di Zurigo, Donadoni ha lanciato dall’inizio la coppia d’attacco Toni-Cassano, con Perrotta a supporto. A centrocampo è rientrato Gattuso, mentre la difesa è rimasta immutata. Domenech invece ha cambiato parecchio: Clerc e Abidal (espulso al 24’) hanno preso il posto di Sagnol e Thuram. Davanti Benzema (invece di Malouda) in coppia con Henry: si sono visti poco. Confermati Makelele e Toulalan in mezzo. L’Italia avrebbe dovuto chiudere il primo tempo con un vantaggio di tre gol, pur considerando che la Francia ha perso Ribery e Abidal, espulso per il fallo su Toni lanciato a rete in occasione del rigore (ineccepibile) del vantaggio azzurro di Pirlo al 24’. Infatti la squadra di Donadoni è andata vicino al gol già all’11’ con Panucci (bella girata di testa salvata sulla linea) e ha colpito un palo con Grosso al 44’ su punizione. E poi, Toni -che peraltro si è procurato il rigore- ha mancato due o tre occasioni e ha colpito il palo esterno nel finale: errori e sfortuna. La Francia non è stata quasi mai pericolosa in avanti, sia perchè il centrocampo azzurro ha stroncato sul nascere le azioni dei bleus, sia perchè Benzema ed Henry hanno tirato (fuori) solo due volte. Era girata la voce che Pirlo dovesse riposare: il milanista è stato il migliore della squadra azzurra: a parte il rigore realizzato, i suoi lanci sono stati quasi sempre perfetti. Anche De Rossi ha giocato in maniera encomiabile, spingendosi anche spesso in avanti. È sembrato poco dentro il vivo dell’azione, invece, Cassano. Insomma, la squadra azzurra si è riscattata e la difesa non ha fatto un errore, nel primo tempo. Più pericolosa la Francia nel secondo tempo: Benzema al 5’ ha sparato una bordata di poco alta, poi ci ha provato due volte Henry (debolmente). Allora Donadoni ha voluto dar maggior peso al centrocampo inserendo Ambrosini, ma privandosi dei suggerimenti di Pirlo. E tuttavia, dopo una decina di minuti di preoccupazioni, la squadra di Donadoni al 17’ ha segnato il gol della sicurezza: una punizione forte e bassa è stata deviata da Henry che ha spiazzato Coupet. Sul due a zero la Francia ha continuato ad attaccare ed è entrato Anelka. Inutilmente. Toni ha sfiorato il terzo gol di testa al 28’. Poi Buffon ha fatto una paratissima su tiro di Benzema (29’), ma la partita era finita con col gol di De Rossi e l’entrata di Aquilani è stata un corollario. Una vittoria che è valsa doppio. Fine degli incubi, oltre alla qualificazione. E ora i destini degli Europei sembrano cambiati.
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«È stata una buona prestazione, anche se giocavamo meglio 11 contro 11, ma c'è stata una grande risposta da tutti questi ragazzi». Roberto Donadoni non nasconde l'entusiasmo per il passaggio ai quarti conquistato dall'Italia a Euro 2008. Il ct azzurro, ai microfoni della Rai, ha fatto i complimenti agli azzurri: «Mi piace ricordare quelli che non hanno giocato. Questo è il nostro spirito, l'entusiasmo che ci ha fatto andare avanti anche quando con un punto sembrava tutto perduto». «Non ho mai avuto brutti pensieri, vi assicuro che ho solo pensato ad usare tutte le energie per la partita di stasera» ha aggiunto Donadoni. «Stasera sono tutti da dieci - ha detto il ct azzurro - ma in una scala di valore che per me arriva fino a 15». Poi il ct dell'Italia ha rivelato un particolare che ha scosso la squadra. «Ai ragazzi - ha raccontato Donadoni - ho detto che tra gli altri tifosi ci ha scritto un bambino: dice che è costretto a una trasfusione ogni dieci giorni, e la sua gioia è veder vincere l'Italia. Ecco, noi dobbiamo pensare a bambini come lui e a tutti gli altri». Donadoni si gode il successo sulla Francia e si ritrova ai quarti di finale degli Europei. Ma spende una parola sul suo amico Van Basten dopo il successo di 2-0 dell'Olanda sulla Romania. «Non avevo dubbi, conosco Van Basten, il suo spessore - ha spiegato ai microfoni della Rai -. Quando mi si diceva di chiamarlo, mi sembrava inutile, poco corretto nei suoi confronti». Ai microfoni di Rai Sport il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese commenta così il passaggio del turno degli azzurri a Euro 2008: «Siamo abituati a soffrire e nella sofferenza troviamo sempre il modo di andare avanti -ha affermato Matarrese -. Colgo l’occasione per fare i complimenti a Donadoni, che ho avuto nella mia squadra in federazione, perchè è un uomo che non si esalta e che sta dando una grande lezione di stile a tutti». «La cosa migliore che ci potesse capitare; una vittoria netta da parte nostra e la sconfitta della Romania. Adesso siamo tornati vivi e ce la giocheremo fino alla fine». Gigi Riva, Team Manager dell'Italia non ha dubbi, la Nazionale di Roberto Donadoni è tornata protagonista di Euro 2008. Una Nazionale che ha in Gigi Buffon non solo il capitano. «Gigi questa sera ha preso una palla strepitosa che poteva riaprire anche la partita. Che dire di lui, è il migliore, il più forte di tutti». «Sono contento, al di là del gol abbastanza fortunoso, della prestazione in parte mia ma soprattutto della squadra. Era una qualificazione quasi impossibile e quindi siamo molto molto contenti» ha dichiarato Daniele De Rossi, premiato dall'Uefa cone migliore in campo. Il campione del mondo rende merito all'Olanda, che ha onorato fino in fondo il torneo: «Sull'Olanda che facesse il proprio dovere non avevo dubbi e l'avevo già detto. Sulla nostra voglia neppure avevo dubbi, ma sul riuscire a sfoderare una prestazione convincente non è mai facile». De Rossi torna sulla sua esclusione in occasione della prima gara contro l'Olanda. «Ne ho parlato pochi giorni fa, c'è un pizzico di dispiacere nel non giocare la prima, ma il mio dispiacere è stato nè maggiore nè minore di quello degli altri, ma ho sempre rispettato tutto e tutti». Sull'assenza nei quarti contro la Spagna di Pirlo e Gattuso, De Rossi cerca di essere positivo: «La forza di questo gruppo è sempre stata quella di riuscire a far integrare tutti e quindi anche in assenza di due grandi campioni ce ne saranno altri in grado di fare ugualmente bene». Ma c'è chi riesce anche a dare risposte surreali sull'incontro. Disperazione per l'eliminazione? Annuncio di dimissioni? Macchè. Pochi minuti dopo la fine di Francia-Italia 0-2, gara che ha sancito l'uscita prematura dei Bleus dagli Europei, il ct francese Raymond Domenech ha pensato bene di mandare un messaggio alla sua compagna, Estelle Denis. «L'unica cosa a cui penso, ormai, è sposarmi con Estelle - le parole del ct -. Chiedo la sua mano». «In questi momenti - ha aggiunto Domenech - bisogna avere la gente vicina. E adesso, io ho bisogno di lei». Chissà cosa ne penseranno i tifosi francesi...


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