13.6.08

Orgoglio azzurro, ma non basta


Torino 2006_Luca Tittoni & Gazzetta dello Sport
Ancora lontana parente della travolgente nazionale che ha conquistato il trono di Berlino e con mezzo piede fuori dall'Europeo. Forse sciocco chiedere o aspettarsi una simile assonanza tattica e di forma. Fatto sta che l'Italia vista oggi è un cuore inesauribile di tentativi imprecisi frutto di una condizione mediocre. Partita anche questa zeppa di coincidenze, di quei fattori extra agonistici e calcistici che però mandano tanti segnali e, soprattutto, contribuiscono a fissare il risultato. E allora brividi a non finire tra pali, banalità difensive e arbitraggio scarso. Accade l'inimmaginabile quindi, in una partita in cui l'arbitro norvegese meritra un 4 e forse, quanto prima, il biglietto di ritorno per la terra natia tra fiordi e ghiacciai e tanti cari saluti. Ovrebo fischia e non fischia a discrezione esclusivamente sua e non da regolamento: tre falli da dietro, un rigore quasi inesistente, un goal regolare di Toni e non manda fuori dal campo un giocatore completamente sanguinante. Con l'impeccabile direzione di oggi confezioniamo, tanto per dirla tutta, tre frangenti arbitrali - compreso il primo goal contro l'Olanda - che ci danneggiano e che risulteranno quasi decisivi nel computo del girone. A questo punto chiedo un pass straordinario Fifa per Moreno. Il bombolotto sudamericano - per dirla alla Zucconi (Vittorio) - ci manca come non mai. Popolo di maliziosi il nostro e chi se ne importa se qualcuno crede di essere ancora a Giappone - Corea 2002 con l'immaginetta "scultorea" di Biron che corricchia da una parte all'altra del terreno di gioco e non ad Euro 2008. Se a tutto ciò aggiungiamo un'Italia con poche idee (sempre lanci lunghi e sponda, mai la palla a terra di Germania 2006 e gioco di prima a livello chimera), tanta sfortuna e una condizione da freno a mano tirato, restano soltanto le motivazioni, che nel calcio contano, ma fino ad un certo punto. Donandoni cambia nel complesso cinque uomini celandosi dietro mancati recuperi già dalla prima partita, anche se sono evidenti gli erroracci del commissario tecnico. Il biglietto aereo per il rientro in patria è già pronto, non credo sarà Alitalia, anche se molto dipenderà dai cugini francesi. Per rimanere agganciati alle residue speranze europee bisognerà in qualche modo non gufacchiare i galletti (per poi batterli) e sperare nella serietà sportiva olandese. Per capirci... speriamo che pancotti e biscotti stile Danimarca - Svezia siano soltanto un ricordo lontano.

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Tutto confermato. Italia in campo con Buffon, Zambrotta, Panucci, Chiellini, Grosso, Perrotta, De Rossi, Pirlo, Camoranesi, Toni, Del Piero. Ben 5 novità dall'inizio rispetto alla sfida con l'Olanda.
Buon avvio azzurro: all'8' colpo di testa di Del Piero, fuori di poco. Tanta pressione, Romania schiacciata nella propria metà campo. Ma al 15' contropiede di Mutu e grande parata di Buffon. E al 18' punizione di Tamas e ancora grande Buffon. Al 20' tiro di Chivu, deviazione di Panucci verso la porta azzurra: palo. Nel finale di tempo due grandi parate di Lobont. Annullato gol valido a Toni. All'intervallo è 0-0.
Inizio di ripresa spumeggiante. Erroraccio di Zambrotta che libera Mutu davanti a Buffon: gol. Pareggio immediato con Panucci: 1-1. Al 17' assist di Del Piero per Toni che arriva in ritardo. Al 30' tuffo di testa di De Rossi e prodezza di Lobont. All'80' rigore per la Romania: Buffon para su Mutu.



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2 commenti:

Sar@ ha detto...

Eh che cce dobbiamo fa'?
Non entra, non entra e non entra!
Saranno le nuove maglie che non portano molta fortuna!

Passion Still Lives Here ha detto...

...e pure bruttine! Bacio Sara