16.2.09

Italia, flop a testa alta


_Ho un'impressione. Non so quanto esatta ma ho questa sensazione. Disponiamo di due squadre di sci alpino (maschile e femminile) molto valide. Nazionali ad un passo dal poter raggiungere obiettivi di assoluto prestigio.
Il lavoro fatto in questi anni, ripartendo dal vuoto quasi assoluto (questo va sottolineato), è stato duro, i risultati seppur lentamente, sono arrivati.
Un'inezia.
Ciò che manca alle nostre nazionali per diventare grandi. Mezzi tecnici dalla Federazione che non bastano mai e convinzione. Sicuramente non disponiamo di un team fatto di fuoriclasse anni '90, per capirci non ci sono l'Alberto Tomba o la Deborah Compagnoni di turno, ma c'è la reale possibilità di fare bene. A questa squadra più che la tecnica manca a mio avviso la costanza. Non siamo campioni da staccar tutti e andarsene dall'area podio prima che scendano gli altri concorrenti (questo non lo fa neppure il super Bunder Team), ma abbiamo sostanza. Latita invece la continuità di risultati. Questa fa parte dell'essere sopra le righe, dello scendere e vincere con sicurezza. Ripetersi. A queste nazionali manca ciò. Siamo forti, non fuoriclasse, ma si può fare bene. Vancouver 2010 è un traguardo troppo importante per i colori invernali azzurri. L'auspicio è che da qui ad un anno la squadra lavori sulla testa, sui grandi eventi e sulla continuità. In questo flop azzurro in terra francese meglio concentrarsi, per il momento, altrove. Zoeggeler domina ed è sempre più re. Lui, si, è uno di quei campioni irraggiungibili. Un fuoriclasse cristallino, inarrivabile, costante come un martello, per capirci alla Tomba.

_Il presidente della Fisi, Giovanni Morzenti, traccia un bilancio dei Mondiali di Val d`Isere 2009. Un Mondiale che, per lo sci azzurro, si è concluso con due medaglie, un argento (Peter Fill in Super-G) e un bronzo (Nadia Fanchini in discesa). `Sono soddisfatto del comportamento complessivo della squadra italiana - ha spiegato Morzenti sul sito della Fisi - che è stata competitiva ad altissimo livello in tutte le gare di questo Mondiale. Certo, è mancata qualche medaglia che avrebbe reso tutti più felici, però se analizziamo il numero di quarti e quinti posti avremo la misura di quanto lo sci azzurro sia importante nel panorama mondiale`.
Il massimo dirigente dello sci azzurro poi guarda al futuro: `A fine stagione bisognerà ragionare con tecnici e atleti sul da farsi per il futuro. Sicuramente molte cose buone sono state fatte, è altrettanto vero che qualcosa bisognerà rivedere. Penso, in particolare, all`aspetto mentale e psicologico dell`approccio alla gara. Bisognerà strutturare un progetto che consenta ad atleti e tecnici di presentarsi agli appuntamenti più importanti con la consapevolezza del proprio valore e la giusta aggressività in pista: bisogna fare tutto il possibile per trasformare i quarti e i quinti posti in medaglie`. Il prossimo obiettivo di prestigio è rappresentato dalle Olimpiadi del 2010: `La Federazione lavorerà sin da subito in prospettiva Vancouver 2010 e si muoverà compatta verso l`appuntamento più importante della prossima stagione. Sono certo che il Coni sosterrà gli sport invernali in modo che tutto lo staff federale possa migliorare e portare gli atleti a mostrare tutto il loro potenziale, che è altissimo`. (Fonte: Datasport & Luca Tittoni)

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