29.3.09

Coraggio Carolina!


_Il Mondiale di Carolina Kostner finisce con un autentico fallimento. L’azzurra, quinta dopo il programma corto, al termine di una controprestazione come raramente capita di vedere, finisce addirittura dodicesima. Il Dumskio Trio del suo programma libero, che lo scorso anno l’accompagnò fino all’argento iridato, stavolta si trasforma in un incubo. Difficile dire cosa sia successo: più semplice, per riassumere, spiegare che la gardenese non è praticamente riuscita a centrare nessun elemento di salto di quelli previsti. Un pianto, un’agonia. Cominciata sulla combinazione iniziale: sul triplo flip, come nella prima parte di gara, in uscita c’è una mano sul ghiaccio e il triplo toeloop che dovrebbe seguire diventa semplice. Da lì in poi Carolina non c’è più. Entra in un tunnel senza vie d’uscita. Diventa un fantasma, incapace di tutto. Per paradossale che possa essere, cade soltanto una volta, sul triplo toeloop della terza combinazione. Ma prima e dopo, in balia di se stessa, fuori tempo, non riesce a concretizzare alcunché. L’allieva di Michael Huth è travolta da una valanga, non reagisce. La musica, incalzante, diventa una serie di pugnalate. Quando le note terminano, Carolina, affranta, fatica a trattenere le lacrime. Il punteggio, un misero 90.38, il quindicesimo della serata, è tanto basso quanto tristemente corrispondente alla prova offerta.
"Non no spiegarmi cosa sia successo - dice con un filo di voce - forse l’aver sbagliato in apertura lo stesso salto del giorno prima mi ha condizionata. Certo avrei voluto far di più... E dire che stavo bene, non avevo problemi, nè fisici nè mentali. Mi spiace per i miei tifosi e per chi, in Italia, è rimasto sveglio nel cuore della notte per seguirmi in televisione. Ora, con calma, dovrò mettermi a un tavolo col mio allenatore e cominciare a pensare ai programmi per la prossima stagione, agli stage estivi di allenamento. Fino a un minuto fa ero concentrata solo su questo Mondiale, non ho avuto modo di pensare a altro". Prima di guardare al futuro, probabilmente, ci sarà da capire con esattezza cosa sia successo in pista. Magari si dovranno prendere decisioni drastiche. In vista della stagione olimpica, il flop - non il primo della carriera - dev’essere molto più di un campanello d’allarme. Intanto, insieme a una possibile medaglia (e alla partecipazione al Gala) sfumano anche delle belle cifre per premi, bonus e indotti vari.
La gara, quella vera, è dominata da una straordinaria Yu-Na Kim. La sudcoreana, dopo quello del corto, centra anche il record del mondo del libero e del totale. E’ la prima donna nella storia a superare i 200 punti complessivi. La sua prestazione è nuovamente da brividi. La 18enne trapiantata in Canada alla corte di Brian Orser è magica, sensazionale. Fa molto più di quello che le servirebbe per l’oro. E il pubblico ringrazia. Raramente s’è vista un’esibizione così intensa. Salvo sorprese, la ragazza detterà legge per anni. In una competizione al vertici di altissimo livello, l’argento è per la canadese Joannie Rochette e il bronzo per la giapponese Miki Ando. (Fonte: Gazzetta dello Sport)

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