29.3.09

Lippi: "Ora allunghiamo"


_Il nuovo personaggio è lui, il ragazzo di Monsummano Terme, nato giovane promessa e poi perduto nel calcio che cerca solo grandi firme e big stranieri. Mentre il fenomeno invece lo hai già in casa... Da metà gennaio a Giampaolo Pazzini sta succedendo tutto. Gol, gloria e soprattutto un futuro che torna a sorridere. "E' incredibile ma vero, in due mesi mi è cambiata la vita", ha detto appena finita la partita della nazionale a Podgorica. Un suo colpo di testa ha messo definitivamente ko il Montenegro permettendo alla nazionale di vincere 2-0, di staccare l'Irlanda fermata in casa dalla Bulgaria, e di avviarsi così alla sfida di mercoledì contro la nazionale di Trapattoni con molta tranquillità in più e possibilità perfino di gestire il risultato. Tante grazie da mister Lippi, e non solo. Non era stata un'Italia perfetta fino al gol di Pazzini, tutt'altro, abbastanza indecisa e ferma nel primo tempo, poco convincente in attacco, anche a causa del gravissimo infortunio di Di Natale che alla nazionale ha immolato un ginocchio. Pazzini, che due anni fa con la maglia dell'Under 21 segnò una tripletta all'Inghilterra nel giorno dell'inaugurazione del nuovo Wembley, è entrato al posto di uno zoppicante Iaquinta, e con un bel colpo di testa ha sistemato le cose. Confermando di essere in un periodo di grandissima ispirazione. Come dice Lippi "quando tocca palla la mette dentro". Ora bisogna insistere, per sfruttare la grande vena ispiratrice. Toscano, esploso fin da giovane nell'Atalanta, la Fiorentina lo aveva acquistato nel gennaio 2005 per 6,5 milioni di euro quando aveva appena vent'anni. Non sempre il suo rendimento era apparso convincente, ma aveva cominciato a segnare sempre di più. Fino a quest'anno... Giampaolo, 25 anni da compiere ad agosto, ha dovuto lasciare la Fiorentina perché chiuso da Gilardino e Mutu. E probabilmente anche a causa di un rapporto non buono con Prandelli, che aveva preso a tenerlo spesso, troppo spesso, in panchina. Appena liberato dalla Fiorentina, appena arrivato alla Sampdoria, per 9 nove milioni di euro più il prestito di Bonazzoli, è esploso in una sequenza di gol impressionante. Otto reti in campionato, 12 in tredici partite giocate con la maglia blucerchiata, un'intesa praticamente perfetta con Cassano, diventato il suo personale assistman. La Samp ha cominciato anche a risollevarsi dalla sua stagione grigia. "Ho un bel rapporto con tutti in nazionale - ha detto alla fine - adesso non è il momento di parlare del passato".
Già, non è il momento, ma la sua è una vera e propria rivincita personale. E certo alla Fiorentina non deve far piacere vedersi dimostrare pubblicamente di aver sbagliato, di non aver saputo ritagliare uno spazio per un attaccante così. Adesso, con l'infortunio di Di Natale, Pazzini dovrebbe anche diventare titolare nella gara con l'Irlanda. L'Italia fatica a trovare, di questi tempi, un assetto efficiente in attacco. Contro il Montenegro Iaquinta e Quagliarella non hanno fatto granché e l'inserimento di Pepe è servito a poco. Le armi migliori la nazionale sembra averle nelle retrovie della panchina dove ci sono appunto Giampaolo Pazzini e Giuseppe Rossi. Infortunati Toni e Gilardino - che per altro non hanno mai avuto il ruolo di leader - basterebbe forse trovare un attaccante dal rendimento più continuo per restituire alla nazionale campione del mondo quella forza che sembra aver perduto strada facendo. Può Pazzini assumere un ruolo del genere? Forse no, ma certo è meglio farlo giocare il più possibile. Considerato che a centrocampo la coppia De Rossi-Pirlo ha sfiorato quasi la perfezione, i ritocchi da fare non sembrerebbero poi molti. Risultato positivo a parte la partita di Podgorica ha fatto però provare qualche brivido di troppo. Un primo tempo abbastanza grigio - risolto solo per un mani in area che ci ha regalato il rigore di Pirlo - la mancata espulsione di Cannavaro, l'intervento di Buffon nella ripresa che ha salvato gli azzurri dal pareggio. Lippi se ne è reso perfettamente conto, tanto da aver fortemente scosso la squadra nell'intervallo. "Sono contento della prestazione della squadra e sono contento per i ragazzi che si meritavano questo successo. Adesso abbiamo due punti sull'Irlanda e la possibilità mercoledì di costruirci un buon vantaggio in classifica". Intanto pensiamo alla qualificazione, gioco e spettacolo dopo. Si sta anche lavorando per evitare spiacevoli incidenti o contestazioni sul caso Cassano, ormai a dir la verità abbastanza stemperato anche dal buon andamento della nazionale. "Siamo tutti sicuri - ha detto Lippi - che il pubblico di Bari saprà accogliere gli azzurri come meritano". No, si può essere in disaccordo sulla mancata convocazione di Cassano, ma non c'è alcun motivo per contestare gli azzurri.
(Fonte: La Repubblica)

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