20.5.09

Cavendish padrone, pareggia con Petacchi

_Mark Cavendish ha vinto l’undicesima tappa del Giro d’Italia del centenario, da Torino ad Arenzano per 214 chilometri. Il 23enne britannico della Columbia-High Road ha regolato facilmente in volata l’americano Tyler Farrar (Garmin), facendo il bis del successo di Milano. E’ il quarto successo al Giro per Cavendish, dopo quelli di Catanzaro e Cittadella nel 2008, il 10° di una stagione in cui ha vinto al debutto la Milano-Sanremo. Terzo Alessandro Petacchi, che si è lamentato ai microfoni Rai per le scorrettezze di Farrar, poi Davis e Hinault. Così tra Petacchi e Cavendish il bilancio in questo Giro è di 2-2. Il via alle 12.17, non parte l’americano Horner (Astana) e dopo una cinquantina di chilometri si ritira lo spagnolo Joaquim Rodriguez (Caisse d’Epargne). Corsa veloce: dopo tre orela media è di 45. Al km 82 cadono Pozzato e Gatto, ma si rialzano. Stessa cosa per Leipheimer (km 109). Una fuga a quattro – Donati, Meyer, Cesar, Grabovskyy – non trova spazio. Allora ci prova Isaichev, sul quale si riportano Marzano che tenta a sua volta l’azione solitaria. Sul Turchino però pure lui viene ripreso dal gruppo: al Gpm transita in testa Stefano Garzelli, poi Armstrong. I big sono tutti lì. In discesa è Armstrong a tirare il gruppo, mentre un problema meccanico mette fuori gioco Pozzato. Diversi tentativi nel finale, ma non impediscono la volata. essuna variazione di rilievo in classifica generale: Danilo Di Luca – arrivato a 25 maglie rose in carriera, record tra i corridori in attivita - guida con 1’20” su Menchov, 1’33” su Rogers, 1’40” su Leipheimer. Quinto Pellizotti a 1’53”, sesto Sastre a 1’54”, settimo Basso a 2’03”, ottavo Lovkvist a 2’12”. Arroyo è nono a 2’35”, decimo Simoni a 2’58”. Gli altri big: Bruseghin 14° a 4’29”, Armstrong 18° a 5’28”, Cunego 19° a 5’31”. Uno dei giorni più importanti del Giro, a detta di alcuni il più importante: la dodicesima tappa è infatti una lunghissima cronometro individuale, da Sestri Levante a Riomaggiore. Sono 60,6 chilometri molto mossi con due salite, il Passo del Bracco e quello del Termine. La classifica generale non rimarrà invariata. Anzi. (Fonte: Gazzetta dello Sport)

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