_Lo scontro sulle nuove regole della F.1 tra Luca Montezemolo e la Federazione internazionale dell'automobile è ormai totale. Venerdì scade l'ultimatum per ratificare le iscrizioni al campionato 2010 cui i team della Fota (tranne Williams e Force India) guidati dalla Ferrari si sono iscritti con riserva, cioè la condizione che i regolamenti restino quelli del 2009 e in particolare il tetto al budget sparisca. E ogni giorno che porta a quella data c'è una scarica di artiglieria da un campo all'altro.Oggi Montezemolo ha replicato al comunicato di ieri con cui la Fia ha accusato qualcuno (il riferimento a lui era abbastanza esplicito; n.d.r.) di non volere l'accordo. "Dal Cda di inizio maggio la nostra posizione non è cambiata - ha chiarito il presidente della Ferrari - ma non ritengo utile continuare le polemiche. Ognuno prenderà le sue decisioni. Qualcuno rema contro? Non commento nella maniera più assoluta. Piuttosto la gente non capisce quello che sta succedendo e non capiamo neppure noi perché si voglia rovinare così questa F.1. In questo momento - ha continuato - da parte nostra non possiamo che ripetere la nostra posizione: abbiamo già posto delle condizioni chiare per partecipare al campionato e la nostra posizione non è cambiata".Ma anche la Fia tiene alto il livello dello scontro. È proprio di oggi un altro comunicato in cui l'ente presieduto da Max Mosley conferma di non voler fare alcun passo indietro sul tetto al budget, il cosidetto budget cap, fissato a 45 milioni di euro. Nella nota la Fia fa riferimento all'incontro di ieri fra gli esperti in materia economica della Federazione e della Fota. "Come concordato nella riunione dell'11 giugno - si legge nel comunicato - gli esperti finanziari della Fia hanno incontrato ieri gli esperti designati dalla Fota. Purtroppo i rappresentanti Fota hanno annunciato di non avere il mandato per discutere il regolamento economico della Fia per il 2010. Infatti, non erano affatto disposti a discutere il regolamento. Di conseguenza non è stato possibile raggiungere il fine della riunione, che era quello di confrontare le regole Fia con le proposte della Fota per trovare una posizione comune. In mancanza di un vero e proprio dialogo, le proposte economiche della Fota sono state discusse, ma è apparso evidente che queste non sarebbero in grado di limitare le spese di un team in possesso delle risorse per battere la concorrenza. Un'altra escalation delle spese sarebbe dunque inevitabile". Da qui, la conclusione: "Le regole in materia economica della Fia restano pertanto quelle pubblicate". (Fonte: Gazzetta.it).
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L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.
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