Dopo il delirio per Federica Pellegrini, che ha sbancato nei 400 sl con un fenomenale record da 3’59"15, la seconda giornata dei Mondiali si è aperta nel segno di Alessia Filippi, che nella batteria dei 1500 sl ha cominciato a costruire una possibile medaglia per la quale, però, bisogna attendere martedì. La romana ha chiuso in 16’04"84, il quarto tempo dopo quello della danese Lotte Friis (15’58"23), della sorprendente cilena Kobrich (15’58"75) e della romena Potec (16’02"21). Dopo la gara la vicecampionessa olimpica azzurra è apparsa tranquilla e soddisfatta: "Ho fatto la gara che avevo pianificato col mio allenatore Cesare Butini, e vedrete in finale un’altra Filippi. Sono migliorata in tutti gli aspetti, soprattutto sotto il profilo psicologico e punterò decisamente all’oro". Mirco Di Tora ha realizzato - Pellegrini a parte - il primo record italiano del gruppo azzurro nei 100 dorso in 53"77 (25"95 il passaggio), tempo che è l’undicesimo della batteria e con il quale ha raggiunto le semifinali, in programma stasera. Il precedente primato apparteneva allo stesso bolognese in 54"05 e che risaliva all’Olimpiade di Pechino. Un ottimo riscontro per uno dei talenti emergenti del nuoto. Solo 29° Damiano Lestingi, che è più un duecentista, autore di 54"77. Il più veloce è stato lo spagnolo ed ex primatista Aschwin Wildeboer in 52"93, col record dei campionati, davanti a Ryosuke Irie, a 7 centesimi; seguono in tre con lo stesso 53"08: l’inglese Tanckock, l’altro giapponese Koga e il primatista americano Aaron Peirsol. La sedicenne Ilaria Scarcella vince l’emozione dell’impatto e ottiene l’ottavo crono della batteria dei 100 rana in 1’07"23: la genovese che ha un personale di 1’06"86 può dunque migliorare ancora in semifinale. Le più veloci sono state l’americana Rebecca Soni in 1’05"66, record dei campionati, seguita dalla russa Yulya Efimova (1’06"42) e dall’austriaca Mirna Jukic, medagliata olimpica, autrice di 1’06"58. Anche l’altra azzurra in gara, Chiara Boggiatto, si qualifica con il 12° tempo in 1’07"42. Nei 200 stile libero, Paul Biedermann, reduce dall’oro con record mondiale nei 400 sl col quale ha messo fine al regno di Thorpe in 3’40"07, ha ottenuto il primo tempo in 1’45"30, davanti al mitico Micheal Phelps, che ha nuotato in 1’45"60 e all’emergente russo Izotov in 1’45"86. Si qualifica col 13° tempo Emiliano Brembilla tornato a nuotare per un centesimo sotto l’1’47", ma potrebbe optare per la rinuncia dovendo gestire le forze in vista della 4x200. Solo 19° Gianluca Maglia, autore di 1’47"64: una buona indicazione comunque in vista della staffetta. Entrambe eliminate le due dorsiste azzurre dei 100: Elena Gemo è 19ª in 1’01"10 (serviva il record italiano di 1’00"10 per qualificarsi), Valentina De Nardi è 21ª in 1’01"46. La migliore è stata l’inglese Spofforth in 58"78, davanti alla russa Zueva (59"01) e all’olimpionica dello Zimbabwe Kirsty Coventry (58"78). (Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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L'identità e la forza di una piazza tipicamente italiana. Riproduzione mediatica di una passione che cominciò a vivere e a liberarsi grazie al battito dello sciamano Chechi, guru metropolitano in una notte olimpica. Immateriale, "fittizia", contrariamente a quella di ogni nostro paese, ma che trascenda la rete e dia voce ai ricordi. Un blog didascalico ove ripercorrere attimo per attimo le istantanee dei nostri Giochi. Idea di nicchia, un tributo ad una città, alla sua gente e a tutti gli sportivi. Poi noi, i volontari. I ricordi del post olimpiade sono lieti e vivi come la trepidante attesa per la chiamata. Non si cancellano, rimangono scolpiti nelle menti e offrono un significato intenso, comprensibile ai più ma sconosciuto a molti. La Passione vive ancora qui! "Abita" nelle nostre immagini, in quelle di altri ex volontari e di semplici appassionati. La Torino Olimpica come non l'avete mai vista, per chi c'era e (soprattutto) per chi non c'era. Una galleria fotografica, umana e sportiva dove condividere istantanee di vita, venue e gare. Lo spirito olimpico non finisce con lo spegnimento del braciere, un'Olimpiade non può scorrere come acqua sul vetro nella memoria sportiva di un paese. Fermarsi lì, a quei sedici giorni, potrebbe essere l'errore più grande. Da qui l'idea... tenere in vita quello spirito e liberarlo altrove, per la rete. Qui, in noi, la passione di chi quei giochi li ha costruiti e vissuti. Di chi non vuole togliersi dalla testa quei ricordi, quelle musiche e quell'atmosfera unica. Riviverli con nostalgia nel quotidiano come una propria pausa olimpica. Amori nati all'ombra della Mole, amicizie, rapporti umani che travalicano ogni generazione ed ogni bandiera o religione. Si accende nuovamente il sorriso, sentire ancora quell'incedere... passione, cuore, delirio di emozioni. Torino 2006: 41.500 richieste, 26.000 volontari, 46 anni di attesa, 80 nazioni, 3149 atleti, 1122 donne, 2027 uomini, 509 medaglie, una città, un paese, il mondo, 1 blog. Passion Still Lives Here.
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