27.9.09

Guderzo e Cantele, l'Italia canta

La medaglia di bronzo a Pechino 2008 si è confermata a solo un anno di distanza arrivando all'oro iridato, trionfo completato dal podio di una maiuscola Noemi Cantele. La squadra del C.t. Savoldi si è mossa impeccabilmente per tutto l'arco della prova concluso magistralmente grazie anche ad un'ottima condizione complessiva. Non bene quest'oggi i ragazzi di Ballerini, a caccia del leggendario quarto oro mondiale consecutivo. La prova in linea è stata vinta con una imperiosa prova di forza da Cadel Evans. La locomotiva di Berna, Cancellara, si è fermata sul più bello mentre Damiano Cunego ha chiuso in ottava posizione.
Tatiana Guderzo oro, Noemi Cantele bronzo. L’Italia trionfa nella gara femminile che ha aperto stamattina le prove in linea del Mondiale 2009. Prima e terza, come a Stoccarda 2007, quando vinse Marta Bastianelli e Giorgia Bronzini centrò il bronzo. L’anno scorso, ai Giochi di Pechino, la Guderzo aveva centrato il terzo posto nella prova in linea. L’Italia femminile chiude così i Mondiali di Mendrisio con tre medaglie: l’oro della Guderzo, l’argento (a cronometro) e il bronzo della Cantele. La Nazionale del c.t. Edoardo Salvoldi, che è il vero artefice del fenomeno rosa in bicicletta e oggi ha conquistato la 79a medaglia dal 2001, da quando è c.t., ha dominato la corsa, resa molto dura dal percorso e dalla pioggia caduta nella notte. Ne ha fatto le spese una delle favorite, la campionessa di Varese 2008, Nicole Cooke, caduta pesantemente al secondo giro nella discesa di Acquafresca e poi costretta al ritiro. Noemi Cantele ha attaccato a tre giri dalla fine, ha costretto le avversarie a inseguire: è stata ripresa a 23 km dalla conclusione, ma la sua azione è stata determinante per indurire le gambe delle rivali. All’ultimo dei nove giri, restano davanti 19 atlete, tutte le migliori a eccezione della Cooke. L’Italia ha le due leader, Guderzo e Cantele. Sulla salita di Acquafresca, 1600 metri che cominciano già a Mendrisio, l’azione che risolve la corsa. Guderzo, 25 anni, vicentina di Marostica, è più scalatrice della Cantele, e parte nel tratto al 12% della salita. Fa subito il vuoto, alle sue spalle rispondono l’olandese Vos e l’americana Armstrong, oro nella crono, più la Cantele. La Guderzo ha 4", poi viene ripresa. Ci prova subito in contropiede la Cantele: raggiunta. E riparte allora la Guderzo, nel tratto finale della salita, meno impegnativo. Dietro tirano la Vos e la Armstrong: all’inizio dell’ultima difficoltà, il Novazzano, la vicentina ha solo 3", sembra che l’azione debba finire, ma la Guderzo rilancia in modo eccezionale. Le avversarie si piegano, in cima ha 18" di vantaggio che le sono sufficienti per trionfare a braccia alzate. Per la medaglia d’argento, la Vos batte la Cantele. "La prima dedica va alla squadra per quello che ha fatto - ha detto la Guderzo, seguita a Mendrisio da circa 40 membri del suo fan club, compreso il fidanzato -. In più ci sono poche altre persone a cui dedicherei questa maglia: sul traguardo ho fatto il gesto di battermi il cuore, avranno capito che pensavo a loro". Sull'ultima salita si è voltata più volte, tanto che molti hanno pensato fosse "al gancio", esausta per lo sforzo. "In realtà non sentivo il c.t. via radio perché l'incitamento della gente era troppo forte, mi sono voltata un paio di volte per questo, non perché temessi di non farcela. Del resto ero sicura che Noemi stesse facendo un lavoro eccezionale dietro di me e sapevo bene che l'ultima salita era il punto dove buttare l'anima con le ultime energie rimaste per fare selezione". A un paio d'ore dalla fine della corsa Tatiana scherza, raggiante. L'adrenalina è scesa. Le mani stringono la maglia con l'iride. Le unghie colorate d'azzurro danno un tocco d'originalità ancora più acceso. "Lo faccio dal 2002 e molte hanno seguito questa mia 'moda' portafortuna- aggiunge Tatiana, che corre per le Fiamme Azzurre/Michela Fanini Record Rox. E’ al quinto Mondiale in linea. Da junior ha vinto l’argento in linea a Verona 2004. In questa stagione si era imposta nel Giro del Friuli. Intanto nel ritiro della Nazionale professionisti a Gazzada, gli azzurri di Franco Ballerini affrontano l’ultimo allenamento prima della domenica Mondiale. L’uscita programmata per le 10 di questa mattina rappresenta l’ultimo collaudo per Damiano Cunego e il resta della squadra. Per il veronese si tratta della prima partecipazione da capitano al fianco di Ballan, detentore del titolo. "Vado forte dall’inizio dell’anno, quindi la pressione non rappresenta un problema - ha detto il veronese -. Mi fa paura la Spagna perché ha la squadra più forte".

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