20.2.10

E' il momeno di Giorgio Di Centa

Lui ce l'ha già, un dolcetto canadese da portare a casa. «Però ho ancora fame» ammette. Pietro Piller Cottrer, dopo la medaglia d'argento nella 15 km, ha spazio libero in valigia. E nello stomaco. Anche se, assicura, stavolta tocca a Di Centa fare un bel boccone sulle nevi di Whistler. «Negli ultimi quattro anni - ricorda - io e Giorgio ci siamo sempre alternati sul podio». Perché perdere le buone abitudini, dunque? Gli azzurri si presentano al via della 30 km pursuit convinti di poter fare bene e apparecchiare un'altra bella tavola olimpica (nonostante il piccolo intoppo della vigilia: Valerio Checchi, alle prese con un problema alla coscia destra, sarà sostituito da David Hofer che completerà il quartetto italiano assieme a Thomas Moriggl). «La forma c'è, il fondo della pista non è così bello come si potrebbe immaginare - spiega Piller Cottrer - ci saranno delle condizioni di neve molto bagnata. Per quanto riguarda l'alternato sembra non ci siano grossi problemi, non ho ancora trovato il giusto sci per il pattinato ma c'è tempo per farlo. Il percorso presenta parecchie insidie, come dimostra l'infortunio accaduto alla Majdic. Stare in mezzo al gruppo diventa complicato perché sarà una gara combattuta, ho ancora fame e quando c'è da battagliare sono sempre pronto».

IL PORTABANDIERA - Di Centa è alle prese con un fastidioso mal di gola, ma il peggio dovrebbe essere passato: «Sto facendo tre giorni di antibiotici, magari soffrirò qualcosina nella pursuit ma sarò al massimo dal punto di vista della respirazione per staffetta e 50 km». E l'inseguimento? «Arrivare quarto e quinto in una gara olimpica non conta. Mi auguro sia una gara dura, altrimenti arrivare in tanti alla fine diventerà problematico. Bauer proverà a fare nel classico un po' di selezione, è l'unico modo per mettere Northug in difficoltà, anche perché non mi sembra al top della forma».

IL CT - Silvio Fauner, commissario tecnico azzurro, suona la carica: «Lo stato di salute generale dei ragazzi è buono. Abbiamo cominciato subito con una medaglia di Piller Cottrer e un buon piazzamento di Di Centa, e sono bei risultati. Nella sprint è andata molto bene grazie alla bella prestazione della Genuin. In queste Olimpiadi è difficile fare una programmazione precisa, occorre procedere gara per gara, ma sono soddisfatto». E poi, come insegna CaterPiller, l'appetito vien sciando. (corriere.it)

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