13.2.10

Fabris e Zoeggeler pronti al via!


Veloce, Italia. La squadra azzurra mette in pista i suoi assi: Enrico Fabris e Armin Zoeggeler. Nella prima giornata di gare, alle Olimpiadi di Vancouver, scatta già la caccia alle medaglie. Tocca al Commendatore (al merito) del pattinaggio e al Cannibale dello slittino, mentre i nostri discesisti Peter Fill e Werner Heel dovranno aspettare un paio di giorni prima di mettersi all'opera, visto che la libera maschile è stata posticipata di due giorni per le avverse condizioni atmosferiche. Obiettivo della spedizione italiana è di avvicinare - raggiungere o migliorare sembra oltremodo improbabile - gli 11 podi di Torino.

DISCESA - Pioggia e neve hanno rovinato la pista di Whistler e per questo gli organizzatori hanno rinviato la gara L'Italia si affida a Peter Fill, Werner Heel, Christof Innerhofer e Patrick Staudacher. Pronostici? «Se il tempo sarà buono - assicura il ct azzurro Claudio Ravetto - tutti e quattro i nostri atleti hanno possibiltà di fare una grande gara. Altrimenti quello su cui puntare è soprattutto Werner Heel». L'azzurro di Merano è fiducioso: «Ho tre podi alle spalle in questa stagione, una condizione fisica buona, materiali a posto e una gran voglia di fare la mia parte: darò il massimo e anche di più». Per Fill, invece, essere qui è già una vittoria: «Dopo il grave infortunio di agosto non ci speravo. Invece ci sono e questo mi dà una grandissima fiducia. Se avrò un po' di fortuna, con pettorale basso e visibilità decente, posso fare qualche bella sorpresa».

PATTINAGGIO - Quasi in contemporanea alla gara di discesa, gli uomini del pattinaggio di velocità affileranno le lame al Richmond Olympic Oval: a mezzogiorno in punto (le 21 in Italia, prima serata tv) ci sono i 5000 metri. Enrico Fabris riparte dal bronzo di Torino 2006 (che gli diede la spinta per vincere poi i due ori nei 1500 e nella staffetta). «Parto con la stessa mentalità di Torino - dice l'azzurro - non avevo promesso le medaglie e poi sono arrivate. Certo, ora c'è più responsabilità e occhi puntati addosso, ma non si può tornare indietro. Vengo qui come uno dei potenziali medagliati e mi fa piacere, perché significa che alle spalle ho fatto cose importanti».

SLITTINO - E poi c'è lo slittino. Dopo la tragica morte in prova del georgiano Nodar Kumaritashvili, che ha segnato in maniera indelebile la giornata inaugurale dei Giochi, la lotta per le medaglie passa inevitabilmente in secondo piano. In ogni caso, Armin Zoeggeler, l'uomo dei nove titoli mondiali e dei quattro podi olimpici, proverà a conquistare il terzo oro consecutivo, dopo quelli di Salt Lake City e Torino. Le prime due manche (in programma nella notte italiana; le altre due si svolgeranno domenica, a meno di decisioni dell'ultim'ora) serviranno a capire se davvero il favorito stavolta è Demtschenko.

GLI ALTRI - Una sorpresa potrebbe arrivare dagli azzurri dello short track: Nicolas Bean, Yuri Confortola e Nicola Rodigari saranno in gara nei 1500. La concorrenza fa paura (canadesi e sudcoreani su tutti), ma le gare del Pacific Coliseum saranno una specie di lotteria. A volte vince semplicemente chi resta in piedi: è capitato. Poche possibilità, invece, per gli altri italiani: Sebastian Colloredo e Andrea Morassi nel salto individuale; Roberta Fiandino, Katia Haller, Karin Oberhofer e Michela Ponza nella 7,5 km sprint del biathlon; Deborah Scanzio nel freestyle. Per chi rimanesse a secco, resta valido il motto olimpico: l'importante è partecipare. (Antonucci - corriere.it)

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