17.2.10

Plushenko si riconferma zar e punta all'oro


Fantastico: non ci sono altre definizioni per sottolineare la prestazione di Evgeny Plushenko. Cui i giudici chiedono nientemeno che la perfezione, se è vero che il punteggio finale del suo programma corto, 90.85, è addirittura inferiore alle aspettative e forse al dovuto, pur essendo a un niente dal primato mondiale che appartiene allo stesso Plushenko.

Il quale, non contento di aver conquistato tutte le pagine dei giornali specializzati e dei magazine sportivi russi e americani, non soddisfatto di essere giudicato il potenziale protagonista assoluto di questa edizione dei giochi, non si risparmia di certo: il programma richiedeva combinazioni molto impegnative che hanno spedito sul ghiaccio a uno a uno tutti i suoi avversari. Tranne lui ovviamente, l'unico a non cadere, l'unico a sfidare con successo dinamica e gravità. Alle sue spalle l'americano Evan Lysacek, campione del mondo in carica costretto a recuperare 55 centesimi di punto, e il giapponese Takahashi, terzo con 60 centesimi di ritardo.

Plushenko, non contento neppure del punteggio (l'unica cosa della quale forse pieno diritto di lamentarsi), attende con ansia di chiudere la pratica. Ma senza ostentare nervosismo: "Non esistono competizioni facili nello sport, e a maggior ragione non esistono gare facili nel pattinaggio artistico - dice Plushenko ai giornalisti - quindi non scrivete che ho pattinato bene, o facilmente, o senza nervosismo; perché posso garantire che sono stanco e teso".

Anche se la sensazione che solo Plushenko possa perdere questa medaglia è palpabile: al punto che il pubblico canadese ha già deciso che rispetto alle prospettive di Lambiel, atleta di casa amatissimo e sostenuto a gran voce, o a quelle dell'ex campione del mondo Brian Joubert o della giovane promessa Patrick Chan (19 anni), la vittoria di Plushenko sarebbe il male minore. Qualcosa da applaudire comunque a scena aperta. Lambiel al momento è quinto, seguito da dal tre volte campione americano Johnny Weir e proprio da Chan.

"Non mi interessa di transition e scoring system - conclude Plushenko mandando un messaggio ai giudici, perfezionisti o forse semplicemente rompini - ho eseguito il mio programma in modo preciso e per me questo è abbastanza. Sono alla mia terza olimpiade e credo di essere andato bene".

Impressionanti i salti e le combinazioni di Plushenko, straordinario il suo controllo ma la cosa che esprime la sua grandezza è la sua 'aura' come la definiscono gli americani: Plushenko sul ghiaccio dimostra un'autorevolezza impressionante. L'aura di un vero e grandissimo artista che sotto i riflettori riesce a brillare di luce propria.

Per quanto riguarda invece gli azzurri, un po' al di sotto delle aspettative Samuel Contesti che chiude 14esimo (70.60), dopo una caduta sul triplo flip, su un programma che conosce e che esegue da tempo. Il suo scuotimento di testa durante il verdetto della giuria ha fatto capire che lui stesso ha capito di aver commesso un errore forse evitabile. Discreto il 20esimo piazzamento di Paolo Bacchini. (Eurosport.com)

4 commenti:

Solitudine dei numeri primi ha detto...

Ohhhhhhh......credevo di non poter più sentire l'emozione dopo le gare maschili a Torino......ma Evgeni è unico, è semplicemente uno GRANDE.....dopo una notte insonne, affronto una giornata dura, ma non rimpiango le ore del sonno mancante - le gare di questo livello, per chi ama il pattinaggio, si vivono con questa intensità poche volte nella vita.....

Passion Still Lives Here ha detto...

Ciao Adela. Hai ragione, Plushenko è grande e sa regalare tante emozioni. Le notti insonni, certe volte, fanno bene, soprattutto quando uno spettacolo simile ti riempie il cuore!
continua a seguirci e grazie del commento!
a presto
Antonella

Solitudine dei numeri primi ha detto...

Ohhhhh...:-) è la GIORNATA di SOSPIRI QUESTA :-)
Grazie, Antonella, la tua risposta mi regala gioia, certo che continuerò a seguirvi, ci sarò ai Mondiali di Torino, ero già pronta, ma stanotte Evgeni ha confermato la sua presenza - intervistato da Barbara Fusar Poli - quindi sono ancor più FELICE!!!
Il vostro portale rievoca dei bellissimi ricordi, la passione è davvero ancora a Torino - continuate a mantenerla viva! A presto.

Passion Still Lives Here ha detto...

Vedi, giornata fortunata allora!!!
Grazie per ciò che hai detto, il nostro scopo è proprio quello di cercare di proseguire con quanto abbiamo vissuto a Torino 4 anni or sono. Rivivere tutti insieme le emozioni, le gioie, a volte le sofferenze per una caduta, una medaglia mancata. Riviverlo tutti insieme e trasmetterlo a chi, per i motivi più svariati, non è potuto esserci! in fin dei conti ... Passion STILL lives here! un abbraccio e a presto Anto